Berlusconi: andiamo a Lourdes

Berlusconi: andiamo a Lourdes Berlusconi: andiamo a Lourdes «Che sfortuna, dobbiamo farci benedire tutti» MOVIOLA: MALE COLLINA Cagliari-Juventus. Boggi espelle giustamente Monterò che stende Muzzi al limite ed è ultimo uomo. Fiorentina-Atalanta. Rustico su Oliveira che sembra proprio buttarsi: Beschin dà il rigore. Milan-Sampdoria. Bazzoli ignora le ripetute proteste e gli insulti di Baresi, poi non vede una gomitata di Desailly a Karembeu. Intervento di Costacurta su Montella: era un possibile rigore. Desailly entra scorrettamente su Pesaresi, giustamente annullato il gol di Savicevic. Inevitabile l'espulsione di Ferron, che placca Weah appena fuori area. Nella ripresa Savicevic chiede il gol, ma l'intervento congiunto di Dieng e Balleri è nettamente prima della linea. Perugia-Inter. Paganin entra su Negri che chiede a Collina il penalty, ma l'intervento sembra sul pallone. Winter segna e l'arbitro annulla per un precedente fallo di Galante: giusto. Molti dubbi invece per la rete annullata a Ganz: l'interista entra in area e non pare proprio commettere fallo su Castellini. Era da rigore il mani di Angioma sul traversone di Kreek. Udinese-Lazio. C'è il rigore su Favalli, agganciato appena dentro l'area. Farina poi espelle Favalli per un intervento da ultimo uomo (spinta) su Foggi. Penalty fischiato per il contrasto irregolare di Chamot su Amoroso in palleggio: ci può stare. Ma era da rigore, nel finale, anche il fallo di Marcolin su Poggi. MILANO. «Non sparate sull'ambulanza milanista». Berlusconi e Sacchi fanno quadrato. Per loro, l'unico vero colpevole della nuova sconfitta casalinga, la seconda rimediata con l'ex et in panchina (la precedente con il Parma di Ancelotti) è la sfortuna. Dice il presidente: «Mai visto una fortuna così sfacciata per la Samp. Al di là dell'errore iniziale di Pagotto meritavamo di chiudere con tre gol di vantaggio perché abbiamo fatto due reti favolose e creato altre quattro o cinque occasioni favolose. Non ci resta che andare a Lourdes in pellegrinaggio e farci benedire». Il presidente non nasconde Eriksson felice L'esultanza di Weah (sotto) al secondo gol comunque qualche rimprovero a Sacchi: «Quando Weah ha chiesto di uscire per una contusione alla gamba sinistra, io avrei messo un altro attaccante. Pagotto? Se il tecnico l'ha preferito a Rossi avrà avuto le sue ragioni. Toccherà all'allenatore spiegare le ragioni delle scelte prima e durante la partita. Ad ogni modo, questo Milan non è una compagine distrutta o in situazione pessima. Sta solo attraversando un ciclo negativo. Adesso diventa importante ritrovare coesione e morale. Coco a destra? E' un destro naturale. La cessione di Panucci? Quante volte è stato detto e scritto che non sapeva marcare bene l'avversario. Sacchi? Non ha colpe. Come vedete, per tutti questi argomenti ci sono spiegazioni logiche. L'unica cosa illogica della giornata resta il risultato. Il Milan, come Prodi, rischia di non arrivare in Europa? Spero arrivino tutti e due per il bene nostro e dell'Italia». Il Cavaliere se ne va facendo le corna a chi gli mostra che il Milan è sempre più vicino alla bassa classifica. Sacchi esordisce parlando di «partita strana», accampa la scusa della iella e s'uniforma all'affermazione berlusconiana «Meritavamo di chiudere il primo tempo sul 3-0 per noi» poi spiega la sostituzione di Weah con un difensore: «Volevo riequilibrare la squadra che era partita con tre attaccanti. Ma proprio al momento della sostituzione è arrivato il gol imprevisto del pareggio. Maldini? Aveva sofferto in nottata un attacco influenzale e non stava ancora bene. Pagotto per Rossi? Ho scelto il primo perché durante la settimana, come mi aveva fatto rilevare anche il suo preparatore, stava molto bene, mentre Rossi era apparso con una concentrazione non ottimale. Le colpe sono di tutti. Adesso, però, non perdiamo il senso della misura, cerchiamo di ritrovare subito autocritica e

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