la Samp calpesta le macerie del Milan

In dieci per oltre un'ora la squadra di Eriksson rimonta e mette in ginocchio il Diavolo In dieci per oltre un'ora la squadra di Eriksson rimonta e mette in ginocchio il Diavolo la Samp calpesta le macerie del Milan / regali della difesa rendono inutile la doppietta di Weah 3 MILAN (4 4 2) Jfe SAMPDORIA (4 4 2) PAGOTTO 4 dfiSft FERRON s.v. COCO 5.5 BALLERI 6 COSTACURTA 4.5 DIENG 6.5 BARESI 5.5 MIHAJLOVIC 6.5 MALDINI 6 PESARESI 6.5 (35'p.t. BLOMQVIST) 5 KAREMBEU 7 SAVICEVIC 6.5 VERON 6 ALBERTINI 5 (15'S.t. CARPARELLI) 7 DESAILLY 5.5 FRANCESCHETTI 6 BOBAN 5 (41's.t. INVERNIZZI) s.v. (9' s.t. DAVIDS) 5 LAIGLE 7 WEAH 8 MONTELLA s.v. (28's.t. REIZIGER) s.v. (23' p.t. SERENI) 7 BAGGIOR. 6 MANCINI 7.5 All.: SACCHI 5 All.: ERIKSSON 7 MILANO DAL NOSTRO INVIATO La Sampdoria resiste al ciclone Weah e, in dieci contro undici per oltre un'ora, manda agli inferi un Milan rimasto senza appigli ai quali aggrapparsi per abbozzare una linea di difesa che consenta di trovare attenuanti valide a questa disastrosa stagione. Da Tabarez a Sacchi, la caduta sta diventando verticale. Quali ripieghi, ora, Berlusconi? Vola la Sampdoria, dunque, in meno di due mesi scopertasi vera squadra rivelazione. Da San Siro a San Siro. Era il 15 dicembre quando la Samp corsara di Eriksson sconfisse l'Inter. Da allora, e con ieri, sei vittorie e un pareggio. Una serie travolgente. E la Juventus si avvicina: ora sono solo due i punti di distacco. «Vinceremo il tricolore» intona la curva blucerchiata in festa. Mancini re a Milano: più goledor di Djorkaeff, più decisivo di Baggio. Tredicesima rete, capocannoniere del torneo, Mando dà corpo ai sogni di gloria. Sprofonda il Milan, quinta sconfitta (in nove partite) della gestione Sacchi se si conta anche la fatale Rosenborg. E' troppo, anche le lacrime ormai scarseggiano. Sia- MILANO. Le fasi salienti a S. Siro. Arbitro: BAZZOLI 6 Roti: p.t.: 1 ' Mancini, 37' Weah, s.t.: 12' Weah, 28' Mihajlovic, 34' Carparelli. Ammoniti: Pesaresi, Baresi, Mancini, Franceschetti, Savicevic. Espulsi: p.t.: 22' Ferron. Spettatori: paganti 9.412, incasso 356.844.000, abbonati 45.355, quota abbonati 1.305.002.832. mo all'ironia, al sarcasmo sulle scelte di Sacchi, sulla rovinosa caduta di quelli che erano rimasti gli dei rispettati dal campionato a dispetto dei risultati. Da dove partiamo? Dai fischi al nome di Rossi, relegato in panchina e ritenuto frettolosamente da Sacchi un ex portiere soltanto per alcuni gol subiti incautamente nel calcio a sei di Amsterdam? Fra i caldi pali ros¬ soneri torna Pagotto e in neppure un minuto è già bruciato. Dal compagno che arrischia il retropassaggio (stavolta Coco, accadde lo stesso per Rossi con Reiziger a Piacenza), dalla sua dabbenaggine nel cercare un difficile controllo pressato com'era da Montella, dalla freddezza di Mancini, implacabile esecutore. Una frittata. Il prato di San Siro è una grati¬ UNA SCALATA IRRESiSTE BILE AMILANO NDAVA esattamente ai 100 all'ora il tiro di Carparelli che ha consentito alla Sampdoria di violare San Siro per la seconda volta nell'ultimo mese e mezzo. Ed è finita con i giocatori blucerchiati a lanciare le maghe in curva ed i tifosi che li salutavano intonando quel coro da brividi, «Vinceremo, vinceremo, vinceremo il tricolor». Perché la Juventus adesso ha solamente due punti di vantaggio e quello che sembrava un sogno sta assumendo, domenica dopo domenica, contorni più nitidi e reali. Solo nel cuore, però, perché a parole la musica non cambia. L'obiettivo rimane l'Europa. E' vero, mister Eriksson? «Sono contento di questo successo, però finora tutte le cose ci stanno andando bene. Anzi, è già da qualche mese che continuano ad andarci bene, ma il nostro obiettivo non è cambiato, è la zona Uefa». Il tecnico blucerchiato, insomma, fa il pompiere, con tanti ringraziamenti alla dea bendata; «Oggi siamo stati un po' fortunati, ma i miei ragazzi sono stati eccezionali, hanno creduto nella vittoria fino alla fine, pur trovandosi ad un certo punto in svantaggio di un gol e pur giocando con un uomo in meno per un'ora. Siamo stati fortunati. E lo ripeto, però vorrei anche segnalare quel rigore negato a Montella al 7' del primo tempo: poteva essere per noi il gol del 2-0 e chissà a quel punto che partita avremmo visto». Eriksson fa i complimenti proprio a tutti: a Carparelli che «appena rientrato negli spogliatoi mi ha detto "mister, ho sempre sognato di segnare a San Siro". La sua forza fisica ha creato parecchi guai al Milan. Sereni ha salvato il risultato compiendo almeno due grandi parate, soprattutto quella LA CRONACA DA SA I'. Retropassaggio, Pagotto tenta un dribbling su Montella che conquista palla e serve Mancini, facile gol: 0-1. 7'. Montella giù in area, forse spinto da Desailly. L'arbitro sorvola. 13'. Savicevic centra, di controbalzo Weah colpisce il palo. 20'. Baggio per Weah, il liberiano conclude da posizione angolata, Dieng salva sulla linea, Baggio riprende ma alza alle stelle. 22'. Ancora Baggio per Weah, Ferron aggancia il liberiano fuori area. Espulsione per il portiere. Sereni, subentrato a Montella, respinge in tuffo la punizione di Baggio. 37'. Savicevic dà palla a Weah che indovina l'angolino: 1-1. 43'. Pagotto svirgola un rinvio, Laigle, da 25 m, colpisce il palo. 12' st. Segna Weah, con un bolide calcolato a 112 km orari: 2-1. 28'. Punizione di Mihajlovic che scavalca Pagotto: 2-2. 34'. Mancini salta tra Costacurta e Blomqvist, palla a Carparelli che fulmina Pagotto: 2-3. 42'. Sereni salva la vittoria deviando un missile di Desailly. 47'. Ultimo assalto di Savicevic, palla in corner. [f. bad.l cola. Savicecic perde tre palloni consecutivi, Baggio non ne tocca uno per quasi 10'. Desailly frana su Montella in area ma Bazzoli, forse coperto, non se ne avvede. Il Milan ha Coco a destra, Eriksson ritrova Ferron e rilancia Dieng. La difesa in linea dei liguri è un invito a nozze per Weah, al rientro dopo 45 giorni per infortunio. Il liberiano esce dagli schemi di Sacchi e ispira, con le N SIRO sue percussioni, i dosati passaggi di Savicevic e Baggio che, dall'alto della loro classe, arrischiano alfine i colpi giusti per mettere in difficoltà i blucerchiati. Weah è un ciclone che si abbatte sul prato di San Siro e spegne a poco a poco i fuochi accesi con insperato anticipo da Mancini e compagni. Ferron frana sul liberiano, l'espulsione del numero uno ligure è una svolta Il capitano «L'incosciegiochiamo San Siro è stato eIl portiere milanisil dribbling su Moancora trascorso inattesa. Persino Sacchi capisce che si può osare di più e, dopo 12' di attesa, richiama il malaticcio Maldini e sguinzaglia Blomqvist. Difesa a tre, centrocampo a cinque con Savicevic che, da destra, innesta la quinta. Weah ringrazia per l'assist delizioso e pareggia. Quando, al 12' della ripresa, il liberiano fa partire dal suo destro un pallone che, a 112 km orari, infila l'angolino alla sinistra di Sereni, nessuno, proprio nessuno scommetterebbe qualcosa sulla vittoria della Samp. Ma il ciclone si allontana dal campo (infortunio al ginocchio) e Sacchi usa cartucce bagnate (perché Reiziger e non uno fra Dugarry o Simone?) per riarmare i suoi. Così la Sampdoria - rimessa in carreggiata anche dall'inserimento di Carparelli - non solo pareggia con la complicità di Pagotto sorpreso dalla parabola di Mihajlovic, ma scopre che il Diavolo è più logoro nonostante il vantaggio numerico. E Mancmi confeziona, fra la disperazione di capitan Baresi, proprio lui tiene in gioco Carparelli, il colpaccio che affossa il Diavolo. Franco Battolato blucerchiato felice: enza è la nostra forza sempre all'attacco» spugnato, i doriam fanno festa ta Pagotto (sotto) azzarda ntella e regala così, quando non è I', il primo gol alla Sampdoria no, mi dispiace piuttosto per il cartellino giallo che non meritavo»), sul suo futuro («Non ho neanche più voglia di parlarne, deciderò a fine anno»), sulla Nazionale («Maldini è stato molto chiaro, certo se mi convoca ci vado») e interviene con discrezione sui mali del Milan: «Mi sembra che gli stia andando tutto male, anche se qualche problemmo io deve avere. Sacchi ha detto che il primo tempo doveva (mire 3-0 per i rossoneri? E' proprio vero, allora, che dalla panchina evidentemente non si vede molto bene». Damiano Basso LE PAGELLE PAGOTTO 4. Due gol sulla coscienza. Quello eh Mancini per un ingenuo tentativo di dribbling. La punizione di Mihajlovic, poi, lo trova impreparato. COCO 5,5. Inizio sofferto, si rianima quando passa a sinistra. COSTACURTA 4,5. Fuori condizione da tempo, consegna a Mancini, in concorso con Blomqvist, la palla per l'assist del 2-3. BARESI 5,5. Tampona quel che può, quando può. ma è rimasto sulo e persino l'arbitro ne ha pietà evitandogli un cartellino «rosso» pochi minuti dopo il «giallo» per un diverbio con Mancini. MALDINI 6. Regge poco, debilitato dall'influenza. (Dal 35' pi Blomqvist 5, si smart isce nel disagio generale). SAVICEVIC 6,5. Of't re un paio di deliziose palle gol e confeziona per ultimo l'azione travolgente del possibile pareggio, e uno dei pochi che l'avrebbero meritato. ALBERTINI 5. Non incide mai, la ! sua involuzione preoccupa ant che in chiave azzurra. DESAILLY 5,5. Il coraggio non gli ; inanca, le gambe pero non gira| no come dovrebbero. ; B0BAN 5. Fuori fase, sempre ! messo in difficoltà. (Da) 9' st Dai vids 5 non è certamente l'elemento ideale per mettere ordine ! nel caos rossonero). . WEAH 8. Un ciclone: due reti, i splendida la seconda, un palo e I la devastante azione che costringe Ferron al fallo da espulsione. (Dal 28' st Reiziger svi. BAGGIO 6. Come Savicevic. ma con meno continuità, entra nelle cose migliori del Milan. Getta al vento, anche se non era facile, l'occasione per pareggiare subi| lo lo 0-1. ! FERRON sv. Si immola uscendo a I valanga su Weah, inutilmente I implora Baz^nli di dare il rigore I (quindi fallo in area) che gli avrebbe evitato l'espulsione. BALLERI 6. Minor potenza che in altre occasioni ma più ordine e sacrificio tattico. DIENG 6,5. Implacabile sui palloni alti, patisce Weah (e chi non l'avrebbe sofferto) ma è sempre presente nelle situazioni più intricate. MIHAJLOVIC 6,5. Sua la punizione che segna la riscossa doriana al culmine del periodo migliore del Milan. PESARESI 6,5. Dalle sue parti è difficile passare. La crescita di questo ragazzo è costante. KAREMBEU 7. Si mette al servizio dei compagni tirando fuori oltre alla grinta alcuni colpi di grande efficacia: era ora VERON 6. Meno disinvolto che in altre occasioni, tDal 15' st Carparelli 7, firma la rete del successo, la quinta stagionale). FRANCESCHETTI 6. Fa, '-urne sempre, quanto basta a dare sicurezza al reparto centrale dei liguri. (Dal 41' st inverni?.: i svi LAIGLE 7, Dirompente, inarrestabile, una grande conferma. MONTELLA sv. lìsce eh scena per ovviare all'espulsione di Ferron (Dal 23' pt Sereni 7, due parate decisive, subito, a freddo, su Baggio, quindi d'istinto, in mischia, davanti a Desailly'. MANCINI 7fi. Una rete da opportunista e l'assist per Cantarelli. Dopo aver «deminato» Djorkaeff fa il bis a San Siro vincendo pure il duello con Baggio. Lo stadio milanese e ormai il suo teatro d'opera preferito. !f. bad] Impietrito Berlusconi assiste alla nuova disfatta milanista carica per ripartire. La classifica? Non ci fa paura, anche se i punti che abbiamo sono lo specchio dei nostri meriti». Blomqvist piange per l'errore che ha favorito il gol del vantaggio doriano, Weah si lamenta: «Due gol inutili. Sono tanto giti di morale che se potessi mi nasconderei sotto terra. Ho il mal di testa per la delusione». E Pagotto sussurra: «Non sono stato all'altezza. Ho giocato male. Sono talmente nervoso che vorrei spaccare il mondo. Chiedo scusa ai tifosi. Voglio tornare subito a lavorare». Nino Sorniani

Luoghi citati: Amsterdam, Europa, Milano, Montella, Piacenza