l'Inter dorme, Scala non la sveglia
a Perugia vince la paura: né emozioni né gol, due squadre senza idee a Perugia vince la paura: né emozioni né gol, due squadre senza idee I/Inter dorme, Scala non la sveglia Un 'unica occasione e Djorkaeff la spreca 0 0 dosi coprire le spalle, Scala ha lasciato in attacco il solo Negri, che ha provato ad inserirsi nel cuore della difesa nerazzurra e proprio all'attaccante solitario è capitata l'unica opportunità, alla fine del primo tempo: sul cross da destra di Gautieri, Negri anticipava Galante, ma il suo tiro ravvicinatissimo veniva respinto da Pagliuca con il corpo. Nella ripresa il gioco saliva di tono (non ci voleva molto), qualche marcatura non era più rigida come prima e si creavano ipotesi di gol. Winter (10') realizzava a gioco fermo, avendo Collina rilevato un fallo di Galante ai danni di Cottini. Con l'Inter in crescita a centrocampo, Djorkaeff (22') sciupava l'occasione più nitida della partita tentando un pallonetto. Il pubblico dal 25' comincia a prendere di mira Angioma: invitato dall'arbitro Collina a stringere la mano a Materazzi dopo uno scontro a centrocampo, il giocatore della Guadalupa non accettava la soluzione, voltando le spalle infastidito al giovane avversario. Il rush finale serviva unicamente per intravedere se il brasiliano Muller, che aveva esordito domenica scorsa a Marassi contro la Sampdoria, potrà rappresentare la carta decisiva per Scala per riguadagnare posti in classifica. L'attaccante prelevato dal San Paolo andava vicinissimo al gol proprio nell'ultimo minuto di recupero girando un cross da destra di Rapaijc, anche lui subentrato nel quarto d'ora finale. Ma Paganin salvava sulla linea di porta. Quanto alle recriminazioni, una per parte: Ganz (35') sostiene di non aver effettuato alcuna trattenuta ai danni di Castellini in occasione del gol annullato da Collina; il Perugia è convinto, invece, che il fallo di mano di Angloma sul cross di Kreek, giusto allo scadere del tempo regolamentare, dovesse essere punito con il penalty. Ma la direzione di Collina è apparsa sicura, autorevole. ►►► Mario Mariano ►►►►►►►►►►►►►M <4^««<< PINERÒLO ' S. SECON <44<«<<4#444U<M4«4<( DO PERUGIA (5-3-2) BUCCI 6.5 GORETTI 6 (45' s.t. GATTUSO) s.v. COTTINI 6 CASTELLINI 5.5 MATERAZZI 6.5 Dl CHIARA 6 GAUTIERI 5 GIUNTI 6.5 KREEK 6 PiZZI 5 (34- s.t. MULLER) s.v. NEGRI 6 (34' s.t. RAPAJC) s.v. All.: SCALA 6 PAGLIUCA 6.5 ANGLOMA 5 PAGANIN M. 6 GALANTE 6 BERGOMI 6.5 ZANETTI 5.5 (29' S.t. BERTI) s.v. SFORZA 5.5 FRESI 6 WINTER 5.5 (29' s.t. GANZ) s.v. DJORKAEFF 6 ZAMORANO 5 All.: HODGSON 5.5 Arbitro: COLLINA 7 Ammoniti: Paganin M., Winter, Sforza, Goretti. Spettatori: paganti 13.962, incasso 645.960.000, abbonati 13.274, quota abbonati 390.877.000. Spagna, vince il Real con un gol di Panucci MADRID. Il Milan e Sacchi perdono due volte. A San Siro contro la Sampdoria e, indirettamente, al Bernabeu. L'imbattuto Real Madrid di Fabio Capello rimonta il Deportivo La Coruna, da 0-1 e 1-2 a 3-2, con il primo gol «spagnolo» dell'epurato Christian Panucci. A segno anche Hierro e Suker. In classifica, grazie al 2-2 fra Barcellona e Oviedo, Real primo con cinque punti di margine sui catalani (52 a 47) dopo ventidue partite. INTER (4-4-2)
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