«Con i bianconeri in dieci i sardi hanno osato poco»
«Con i bianconeri in dieci i sardi hanno osato poco» «Con i bianconeri in dieci i sardi hanno osato poco» CAGLIARI. Mancano pochi minuti all'inzio della partita. C'è fermento sulle tribune del Sant'Elia, la gente applaude. Arriva Giovanni Trapattoni, con i giocatori del suo Bayern Monaco: resteranno sull'isola fino a mercoledì prossimo, in attesa di affrontare il girone di ritorno della Bundesliga. Il Trap ha capelli sempre più sottili, radi e bianchi, il volto abbronzato dal sole della Sardegna. L'Associazione Talassemici gli offre una targa con tanto di dedica. L'allenatore lombardo si commuove: «Sono felice per questa accoglienza calorosa, sintomo di stima e di affetto, superiori senza dubbio ai risultati da me ottenuti a Cagliari. Non sono qui per fare passerella, ma per imparare. Nel calcio, c'è sempre da imparare». Il Trap è attorniato da giornalisti e troupe televisive, entra nel cuore del match con grande discrezione, con il tatto di chi deve dividere il cuore in due: «Sì, per me è la partita degli affetti, ma non posso che stare dalla parte della Juventus, visto che con i bianconeri ho ottenuto sucecessi fantstici. Però sono legato anche al Cagliari, a un terra generosa. La Sardegna è povera, per cui anche nel calcio non può sopportare grosse esposizioni economiche per costruire una squadra competitiva ad altissimo livello». Pausa, continue richieste di autografi e interviste. Poi l'allenatore del Bayern completa il suo pensiero: «Il primo tempo ha fatto registrare un sostanziale equilibrio, con due occasioni per parte. Non c'è tensione ma grande attenzione, essendo il match molto importante per le due squadre» E la conclusione: «Penso che il Cagliari, con la Juventus in inferiorità numerica, avrebbe dovuto osare di più». la. car.]
Persone citate: Giovanni Trapattoni, Pausa
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Telegramma al Duce
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- OGGI IN TV
- Processo per direttissima a Salvatore Farre Figueras
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Sola ed etiope la stuprano in venti
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- Un'altra Beretta nel misteri dì Firenze
- Ghidella si Ú dimesso
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Grazie Juve, grazie Brady
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Internet, istruzioni per l'uso
- Tre domande a Capanna
- Nascita di Marconi
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- un po'di fantascienza
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy