Una dolce Signora ritira gli artigli di Ro. Be

Le barricate del Cagliari fermano la Juventus, in dieci dal 34' per l'espulsione di Monterò Le barricate del Cagliari fermano la Juventus, in dieci dal 34' per l'espulsione di Monterò Una dolce Signora ritira gli artigli Del Piero scompare subito, il più vivace è Di Livio 0 Una punta in più contro un avversario ridotto in dieci: elementare, Watson. Ma Silva è Silva, la parodia del bomber. Piuttosto, nei panni di don Carlo, avremmo lasciato Pancaro dov'era, a destra. Il dirottamento sul versante opposto si risolve in un colpo di freno, e non di frusta. Il secondo tempo è noioso e velleitario. Del Piero e Padovano sono soffocati. Zidane, ogni tanto, alza la testa. La Juve controlla le operazioni con un agio fin lì sconosciuto. Attenzione, però: tiri nello specchio, zero; emozioni, idem. Le staffette tra Padovano e Amoruso, e fra Del Piero e Vieri, seguono il mesto corso degli eventi. Di Livio e Deschamps non tollerano intrusi. La Juve non può sempre andare ai cento all'o- UNA SQUADRA A DUE FACCE PCAGLIARI ADOVANO e Del Piero, fucili senza pallottole. I loro sono innocui colpi a salve. Ed è per questa ragione che Lippi non riesce a trasformare i suoi bomber in esorcisti capaci di abbattere un tabù: il Sant'Elia, da quando dirige le operazioni bianconere, per Marcello è una cittadella che non si espugna. «Pazienza, sarà per la prossima volta», attacca con tono tutt'altro che rassegnato. Dopodiché scova «nella concretezza del Cagliari, nella sua attenzione e nella prontezza a ripartire in contropiede le ragioni del nostro stop. L'espulsione di Monterò ci ha condizionati. Accettiamo il punto e andiamo avanti. Anche perché la Samp che vince col Milan è in stato di grazia. Segna 3-4 gol a partita e dimostra che il blasone non c'entra. A questo punto andrà avanti chi avrà più birra». A Cagliari la Juve presenta un volto dolce e docile nel primo tempo e una fioniomomia severa nel secondo. Una specie di sdoppiamento dell'anima, che Lippi spiega con «la concentrazione e il gruppo compatto che Mazzone ha messo insieme. Questa è gente abituata a lottare. In effetti, all'inizio siamo stati troppo morbidi, dolci come zucchero filato, poi abbiamo ritrovato autorità e abbiamo dominato». Monterò, solito guerriero dall'aspetto truce , è capace di offrirci un sorriso quando accetta, con la sincerità di un bambino sorpreso a rubare la marmellata, «il verdetto di Boggi come sacrosanto, perché ho visto Mussi sprintare due volte, ho pensato che Peruzzi corresse pericoli seri e ho dato una spallata all'avversario. Fallo giusto nelle vesti di doppio ex ra: e quando non ci va, per un motivo o per l'altro, eccola costretta a scendere a patti. Il Cagliari se ne infischia delle lingue di fuoco che sprigionano dalla sua terrificante classifica, e si adegua alle paciose scaramucce. La palla buona capita, in flagrante contropiede, proprio a Silva: il meno indicato, il più imbranato. Gli ingressi di Cozza e Lonstrup sanno di drittate rubasecondi. Sembra, la Juve, un gattone sazio dei tanti topi divorati. Un gattone che fa la siesta, e non una tigre in agguato, famelica, onnivora. Quanto basta per far paura ai tremebondi soldatini di Mazzone, ma non ai fieri e implacabili corsari di Eriksson. Roberto Beccantini Un contrasto tra Padovano e Minotti in CAGLIARI (5 4 1) H JUVENTUS (4 4 2) STERCHELE 6.5 ^gpP PERUZZI 6 PANCARO 6.5 TORRICELLI 6 VILLA 6.5 FERRARA 6 MINOTTI 6 MONTERO 5 SCUGUGIA 6 PORRINI 5.5 BETTARINI 5.5 Dl LIVIO 7 (1's.t. DARIOSILVA) 4 DESCHAMPS 6.5 MUZZI 7 ZIDANE 6.5 (48's.t. LONSTRUP) S.v. JUGOVIC 6 BERRETTA 6 PADOVANO 5 SANNA 6 (24' s.t. AMORUSO N.) s.v. O'NEILL 6.5 DEL PIERO 4.5 TOVALIERI 5 (36's.t. VIERI) s.v. (40' s.t. COZZA) s.v. All.: MAZZONE 6 All.: LIPPI 6 Arbitro: BOGGI 6.5 Ammoniti: Tovalieri, Minotti, O'Neill. Espulsi: p.t.: 34' Montero. Spettatori: paganti 21.189, incasso 757.435.000, abbonati 9.463, quota abbonati 215.682.000. area rossoblu: il bianconero non si è ripetuto a Cagliari nelle vesti di bomber LA CRONACA DAL SA CAGLIARI. Le fasi salienti della partita del Sant'Elia. 2'. Muzzi-Pancaro-Muzzi, cross, Tovalieri non ci arriva. 3'. Montero dal limite, Sterchele blocca. 6'. Di Livio «taglia» per Jugovic, rimedia Sterchele. 17'. Pancaro-O'Neill, parabola, svetta Tovalieri di testa, palla a fil di montante. Pericolo. 34'. Muzzi-Tovalieri-Muzzi, pasticcio di Ferrara e Torricelli, Muzzi fila verso la porta. Montero, ultimo uomo, lo stende con una manata all'ingresso dell'area: espulso. 43'. Azione Jugovic-Del Piero-Zidane, solo, tiraccio del francese. Che spreco. 44'. Punizione di O'Neill, Peruzzi ci mette i pugni. 17' st. Parabola di Zidane, girata di Padovano, altissima. 22'. Palla tranciarne di Zidane ma Jugovic non artiglia. ' l g33'. Scintille fra Amoruso e Scugugia, a terra. 41'. Di Livio-Zidane-Vieri, incornata fiacca, centrale. 44'. Contropiede d'antan, Silva partsu se stesso al momento del passagg NT'ELIA ' e in quarta, salvo incespicare io. [ro. be.] STERCfóilf 6,5. Si guaJagna la pagnotta nascondendo per ben due volte la porta all'arrembante Jugovic. PANCARO 6,5. Nel primo tempo, sembra un intercity. Nel secondo, un «locale». Anche perché Mazzone lo trasferisce da destra a sinistra. VILIA 6,5. Si occupa, a turno, di Del Piero e Padovano, Vieri e Amoruso. Li limita entrambi, in capo a un'opposizione molto «inglese». MINOTTI 6. Ora in linea, ora staccato, un libero concreto e malizioso. SCUGUGIA 6. Dalla fitta boscaglia che è la difesa del Cagliari, emerge il suo ruvido machete. Del Piero, Padovano: non è giornata. BETTARIHI 5,5. Al guinzaglio di Di Livio, il migliore della Juve. (Dal 1' st Silva 4. Doveva essere l'uomo in più. Doveva). MUZZI 7. La Juventus lo eccita. Gioca a tutto campo e sfodera una partitona. Procura anche l'espulsione di Montero. Soltanto Di Livio, nel finale, riesce a placarne l'impeto. (Dal 48' st Lonshvp sv. Giusto un assaggino). BERRETTA 6. Tiene d'occhio Zidane, dà una mano sulla fascia. Prezioso. SANNA 6. Non è facile sradicare palloni dalle fauci di Deschamps Ci prova, e, ogni tanto, ci riesce. O'NEILL 6,5. Sprazzi ardenti, inclusa una morbida parabola per la testa di Tovalieri. Impari a essere più continuo. TOVALIERI 5. Una velenosissima incornata, e stop. Troppo poco, per un Cobra. (Dal 40' st Cozza sv. Aderisce di buon grado all'armistizio). PERUZZI 6. Visto che gli avversari non lo stuzzicano, si diverte a fare il libero: di testa, di piede. Una pacchia. ?0RRIC2LLI 6. Esterno destro, diligente e, qui e là, provvidenziale. FERRARA 6. Lo sculettante Tovalieri ne mette a durissima pro- I va nervi e tentacoli. Così così. MONTERO 5. Aveva cominciato con apprezzabile vigore. Sor- ■ preso da Muzzi (ma non solo lui: anche Ferrara e Torricelli), j non si fida di Peruzzi e si immo- | la di persona. PORRIHi 5,5. Sostituisce Pessotto, afflitto da problemi intestinali. La fascia sinistra non è il suo pane. Soffre le accelerate di Pancaro. Meglio nella ripresa, quando slitta al centro. DI LIVIO 7. Il suo timbro e la sua duttilità lo segnalano fra i più incisivi. Un tempo a destra, l'altro a sinistra. Gran palla a Jugovic. E quando va su Muzzi, Muzzi stacca la spina. DESCHAMPS 6,5. Non sempre ispirato, ma sempre roccioso. ZIDANE 6,5. Alterna tocchi felpati e sapienti a momenti di sommo impaccio. Il francese crea e spreca un'occasione di rara bellezza. Non al massimo, ma quasi mai al minimo. JUGOVIC 6. A sinistra, poi a destra. E' il solo juventino a presentarsi davanti a Sterchele. PADOVANO 5. Accerchiato e soverchiato, non centra mai la porta. E per una volta, più che Gabetto, ricorda Geppetto. (Dal 24' st Amoruso sv. Segue la corrente, senza lampi). DEL PIERO 4,5. Vuole il Pallone d'Oro? Pedali. Non ci siamo. (Dal 36' st Vieri sv. Fa il pivot, a fuochi spenti). L'arbitra BOCCI 6,5. Il cartellino rosso che ha mostrato a Montero è ineccepibile. Per il resto, un po' fiscale, ma mai negligente, [ro. be]

Luoghi citati: Cagliari, Ferrara