Agrigento: il giorno dopo la sentenza scandalo, l'accusa annuncia il ricorso di F. R.

Agrigento: il giorno dopo la sentenza scandalo, l'accusa annuncia il ricorso Agrigento: il giorno dopo la sentenza scandalo, l'accusa annuncia il ricorso A Verona Travolto e ucciso V giallo Alcune immagini dell'ospedale di Agrigento, prese da un servizio realizzato da Franco Zecchin Al centro Domenico Modugno all'epoca deputato radicale che aveva denunciato lo scandalo VERONA. Spietato regolamento dei conti nella zona collinare di Tregnago, al confine tra le province di Verona e di Vicenza. Ieri mattina è stato trovato in località Forni il cadavere di un giovane sconosciuto, tutto insanguinato, con evidenti ferite dovute a una furibonda lite e i segni di un successivo passaggio sopra al corpo con una vettura. Riempito di botte, quindi, e poi arrotato. Non si sa ancora se la vittima fosse già morta dopo la colluttazione o non siano stati invece i ripetuti schiacciamenti con le ruote a provocarne il decesso. La prima ipotesi è quella di uno scontro della vittima con i suoi aggressori avvenuta durante la notte. Gente che lui doveva conoscere bene, forse un regolamento di conti fra spacciatori di droga o all'interno di qualche comunità di extracomunitari. Il corpo era stato trovato tutto insanguinato da un raccoglitore di rottami lungo la strada sterrata parallela alla provinciale del Progno Secco, nel centro di Tregnago. Secondo il medico legale, la vittima avrebbe una trentina d'anni, è di razza bianca, con i capelli castano scuri e la faccia maciullata dalle mote che hanno schiacciato il torace. Segno anche questo che l'uomo è stato arrotato mentre si trovava esamine a terra. In precedenza, in base appunto alle ferite, doveva aver avuto una violenta colluttazione con i suoi aggressori, che l'hanno prelevato da casa e convinto a uscire così com'era. Indossava infatti soltanto una tuta da ginnastica e aveva ai piedi scarponcini marrone chiaro. Altri accertamenti mirano a identificare il tipo di pneumatici dell'auto usato dalla banda per finire il giovane. I segni delle gomme sono ben evidenti sulla strada e testimoniano che l'auto è passata più volte lungo la carreggiata con varie sgommate. Certamente è un delitto all'interno della malavita veneta. Potrebbe essere maturato nell'ambiente della prostituzione, dell'immigrazione clandestina, della droga, ma anche del traffico di materiale radioattivo. Proprio nella zona due anni fa c'era stato un morto a causa di un'operazione di introduzione illegale in Italia di sostanze radioattive dalla Bulgaria. [f. r.]

Persone citate: Domenico Modugno, Forni, Franco Zecchin

Luoghi citati: Agrigento, Bulgaria, Italia, Tregnago, Verona, Vicenza