Manconi-D'Alema, polemica

Manconi-D 'Alema, polemica Manconi-D 'Alema, polemica ROMA. I Verdi lanciano tre campagne ambientaliste sul dissesto idrogeologico, il ciclo dei rifiuti, i trasporti. Lo ha deciso il consiglio federale del movimento, che ha approvato la relazione del portavoce Luigi Manconi, dopo una replica in cui Manconi ha anche polemizzato con D'Alema il quale ieri aveva affermato che nel pds ci sarebbe la maggior parte dei militanti ambientalisti. Sulla controversa candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2004, su proposta di Manconi è stato convocato per il prossimo 21 febbraio un seminario nazionale di approfondimento. Il portavoce ha inoltre proposto di costituire un ufficio politico e un coordinamento dei portavoce regionari. Nella replica al segretario del pds Manconi ha detto: «Ho massima stima per D'Alema. Ma certe volte mi sorprende. Sinceramente non ci eravamo accorti che nel pds ci fossero tanti ambientalisti. Più che in sonno, quest'anima del pds ci sembra defunta». [Ansa] Su queste si itenze è intervenuto ieri anche l'on. Pietro Folena, della direzione nazionale del pds. «Siamo un Paese in cui - ha detto Folena - chi è responsabile di torture come quelle fatte nel manicomio di Agrigento viene assolto ed Adriano Sofri, invece, va in galera. Io mi domando - ha continuato Folena - quali sentimenti e quali giudizi l'opinione pubblica può ricavare da questi fatti. Noi vogliamo rilanciare la nostra iniziativa per la giustizia per superare una situazione che a mio parere, se dovesse perdurare, minerebbe le basi dello Stato democratico». Folena, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha parlato anche della vicenda relativa all'arresto dei due ex carabinieri per calunnia contro il pool Mani Pulite di Mi¬ le accuse (diventate calunnie) contro Di Pietro e il Pool milanese, ma aveva pure annunciato di essere pronto a rivolgersi al Csm: un modo, hanno valutato i magistrati, per continuare l'opera di venificatore iniziata lo scorso autunno alla procura di Brescia insieme a Strazzeri, con il quale Corticchia avrebbe avuto anche scambi di soldi. Tutte le storie raccontate dai due sono state smontate: dalla vicenda del giornalista del Corriere che avrebbe ricevuto di persona dalla segretaria di Davigo la soffiata su Berlusconi indagato (quel GENOVA. S'è conclusa, con una archiviazione a quattro anni dall'apertura dell'inchiesta perché non sono emersi elementi di reato, la complessa vicenda della perquisizione dell'ufficio dell'avvocato Pietro Muscolo, calabrese di nascita ma genovese d'adozione, allora Gran Maestro del «Grande Oriente Italiano» (Obbedienza Piazza del Gesù), una delle associazioni massoniche italiane. I carabinieri, agli ordini dell'allora procuratore capo di Palmi, Agostino Cordova e dei suoi sostituti, si presentarono la mattina del 29 ottobre 1992 in via Caffaro 4, nel centro di Genova, presso l'ufficio dell'avv. Muscolo e sequestrarono gli elenchi degli iscritti che peraltro gli furono forniti spontaneamente dallo stesso legale. L'inchiesta sul momento fece scalpore perché, oltre alla sede centrale della massoneria facente capo a Muscolo, Cordova lano. «Guardo a questi episodi con estrema prudenza e con grande rispetto - ha detto Folena - La politica non deve strumentalizzare queste vicende. Ho la personalissima convinzione, comunque, che episodi come questo dimostrino che c'è un rischio di autodistruzione del meccanismo della giustizia nel nostro paese. Per evitare questo rischio è opportuno andare rapidamente a quelle riforme che rendano più separata la giustizia dalla politica, più indipendente e più responsabile delle proprie azioni la magistratura e più controllata l'attività della polizia giudiziaria». La vicenda Sofri ha fatto la sua comparsa perfino nella seconda sfilata del carnevale di Viareggio. Tra una folla di oltre 150 mila persone, sono

Luoghi citati: Agrigento, Brescia, Genova, Palmi, Roma, Viareggio