«Governo troppo ottimista» di R. I.

«Governo troppo ottimista» «Governo troppo ottimista» Il Poh: rilanci piuttosto l'economia do e si tagba la spesa pubblica. Da noi si continua a fare auspici e non si interviene con una decisione che è necessaria». Rincara l'europarlamentare di Forza Italia Antonio Tajani: «Il governo Prodi continua ad avere un rapporto conflittuale con l'Europa. Non serve, per nascondere le proprie responsabilità, prendersela una volta con la Francia, un'altra con la Germania per poi andare a cercare impossibili e poco dignitosi accordi sottobanco con la Spagna. La verità è che il governo di sinistra non è in grado di farci entrare nella serie A d'Europa e, qualora ce la facessimo, di farci rimanere. Per raggiungere l'obiettivo non servono le manovrine dell'eurotassa ma una politica che rilanci l'economia ed una riforma strutturale che eroda l'enorme montagna del debito pubblico. Purtroppo con Prodi l'Italia ha visto ridurre sul palcoscenico europeo il suo ruolo politico di protagonista nel Mediterraneo, sostituita dalla Spagna di Aznar che con un'offensiva politico-diplomatica ha conquistato Pierferdinando Casini moltissimi posti chiave nelle istituzioni comunitarie, ultima la presidenza del Parlamento europeo». E «i dati dell'economia reale rappresentano un aspetto non meno importante rispetto al raggiungimento dei parametri di Maastricht», sottolinea il responsabile economico di FI Antonio Marzano. «Comunque non riusciremo a ri¬ spettare i parametri dopo che il governo ha, tra l'altro, varato una manovra economica che non vale più di 35 mila miliardi. Per quanto riguarda l'economia reale, da un lato esiste una Italia delle piccole e medie imprese capace e indipendente, dall'altro c'è un Paese scarsamente competitivo come sistema pubblico, con un mercato del lavoro rigido che dà poche possibilità di inserimento ai giovani, con la mancanza di infrastrutture, con uno Stato sociale da riformare. Se l'Italia riuscirà a raggiungere questo obiettivo bisognerà poi vedere se sarà in grado di mantenerlo e se reggerà alla concorrenza degli altri Paesi europei». Infine per il leader dell'unione di centro, Raffaele Costa, sull'Europa c'è bisogno di un referendum popolare. «Il dibattito svoltosi ad Aspen ricorda tanto i vertici deU'Olimpo dove si decideva fra divinità le sorti dei comuni mortali». Secondo Costa, «si costruisce per la tv l'edificio, il santuario europeo partendo dalla cupola, mentre necessita invece un referendum popolare». [r. i.]

Persone citate: Antonio Marzano, Antonio Tajani, Aznar, Pierferdinando Casini, Prodi, Raffaele Costa

Luoghi citati: Europa, Francia, Germania, Italia, Spagna