«I banchieri distruggono tutto» di Guido Tiberga
«I banchieri distruggono tutto» «I banchieri distruggono tutto» Emilio Colombo: ipolitici devono reagire a parlare. A spiegare certe cose ai cittadini». Quali cose, onorevole? «Ad esempio che il nostro prestigio europeo è sempre stato molto grande. E che dall'ingresso nell'Unione dipendono il nostro futuro e il nostro destino. Se tutto il popolo italiano sarà consapevole di questo, allora saremo in grado di superare le difficoltà con il coraggio e la consapevolezza propri di un grande Paese. Perché noi siamo un grande Paese». Un «grande Paese» che i tedeschi giudicano una «bomba a tempo» innescata dentro l'Unione. O no? «Guardi, ai tedeschi parlo con il rispetto e l'amicizia di sempre. Ma la Germania, proprio per il molo di leader che la storia le conferisce in questa fase, non può proporre una politica di divisione. Né lo può fare la Francia, che tra l'altro dovrebbe essere più vicina ai Paesi latini...». Onorevole Colombo, ma davvero basta «spiegare» ai cittadini l'importanza dell'Europa per riportare la questione dai banchieri ai politici? «No. Bisogna che maggioranza e opposizione comincino a dialogare, a tener conto che la nostra partecipazione all'unità monetaria non può essere la conseguenza di un'eventuale alternanza politica. Nessun governo italiano può essere legittimato a rinviare volontariamente al 2002 il nostro ingresso tra i Paesi fondatori della moneta comune». Beh, non tutti la pensano così. L'ex ministro degli DALL'OLANDA netta ostilità dei comunisti, ma la superammo sul piano politico. Senza delegare tutto ai banchieri. In passato i Paesi dell'unione, i sei fondatori e gli altri che si aggiunsero, hanno dovuto superare crisi economiche e politiche ben più gravi delle divergenze e delle paure che provocano oggi i parametri di Maastricht». Già, ma noi ce la faremo a rientrare in quei parametri? «L'Italia ha degli obblighi e deve rispettarli senza farsi distrarre. E senza farsi intimorire dai disfattisti e da chi lancia infauste previsioni di morte anticipata». L'ex ministro Emilio Colombo recente. Proprio lui, il figlio di Gaetano Martino, uno dei promotori della comunità europea... Credo che comunque debba iniziare un dibattito: anche noi ci trovammo di fronte alla Guido Tiberga
Persone citate: Emilio Colombo, Gaetano Martino
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