«Voleva farlo uccidere già nel'90» di Giovanni Bianconi

«Voleva farlo uccidere già nel '90» «Voleva farlo uccidere già nel '90» Le accuse dell'ex governante alla dark lady che faceva, lei voleva vedere Gucci morto». L'anno successivo, 1991, l'aspirante vedova tornò alla carica. «Soprattutto nel periodo in cui era in gravi difficoltà economiche, Patrizia mi rinnovò la richiesta di trovare un killer, dicendosi disposta a pagare quello che serviva. Dalle sue parole percepivo che aveva veramente intenzione di uccidere Maurizio, la cui morte le avrebbe risolto tutti i problemi». Alda e il suo futuro marito si preoccuparono seriamente, «al punto che dissi ai miei genitori e a Luciano che era il caso di avvisare il dottor Gucci di quanto pensava di fare Patrizia». Gucci fu avvisato, ma solo tre anni più tardi, nel 1994. Ci pensò il suo avvocato, Fa¬ RITORNO DAL PASSATO LA CONFESSIONE L'OFFERTA «Mi chiese se tramite il mio fidanzato potevo trovare un killer: disse che non scherzava e che avrebbe pagato tutto quanto serviva» «Dopo il delitto le telefonai spiegando che se mi avessero interrogato avrei detto la verità. Lei rispose: se vuole mettersi nei guai faccia pure» Il corpo di Maurizio Gucci viene portato all'obitorio bio Franchini, il quale aveva ricevuto le confidenze del legale di Patrizia, Cosimo Auletta. Confidenze che lo stesso Auletta riferì ai magistrati pochi giorni dopo il delitto, il 6 aprile 1995: «Agli inizi di ottobre 1994 Patrizia mi chiese, sostanzialmente, che cosa sarebbe successo, sul piano penale, qualora avesse fatto fuori Maurizio. Ricordo che fui infastidito da questi discorsi, che però considerai frutto di un movimento ondivago psichico». Da un avvocato all'altro, la voce arrivò fino a Gucci, il quale non se ne preoccupò più di tanto. La sua ultima compagna, Paola Franchi, racconta al giudice: «Gli suggerii di far pedinare Patrizia da un investigatore privato, ma non se ne fece nulla perché Maurizio non diede eccessivo peso alla cosa». Tuttavia, qualche precauzione la futura vittima la prendeva. «La baby sitter Giovanna - ricorda ancora Alda Rizzi - mi aveva segnalato che Patrizia faceva "siringare" le bottiglie di champagne, e questa cosa la conosceva anche Maurizio, il quale voleva infatti che le bottiglie venissero stappate davanti a lui». Ma la mattina del 27 marzo '95, Maurizio Gucci non potè laro nulla contro il killer che l'uccise con quattro colpi di pistola. La sera l'ex-domestica Alda e suo marito Luciano, che già da tre anni avevano abbandonato la Reggiani, telefonarono alla vedova. Dopo le condoglianze di rito, Alda andò subito al nocciolo dei suoi pensieri: «Le chiesi cosa avrei dovuto dire nel caso fossi stata interrogata. Patrizia mi rispose tranquillamente che dovevo dire la verità, e cioè che il dottor Gucci aveva dei nemici. Io ribadii che questo non era vero, che intendevo i discorsi fatti tra me e lei tempo prima. Patrizia mi rispose che non ricordava tali discorsi. Le dissi ancora: "E se anche Luciano dice la verità?". Patrizia rispose di fare pure, che prima di tutto ci volevano le prove, e aggiunse che se Luciano voleva mettersi nei guai facesse pure». Qualche mese più tardi, preoccupato che i carabinieri potessero arrivare a lui e sua moglie, Luciano chiamò la Reggiani a Saint Moritz. Le disse dei suoi sospetti: «Como ho letto sid giornale che hanno ammazzato Gucci ho pensato: "La signora ce l'ha fatta"». Patrizia replicò: «Eh, ma ci ha lasciato nei casini». Luciano msisté, voleva capire se doveva riferire o meno ai carabinieri la storia dell'omicidio su commissione. «Lei mi chiese - ha raccontato ai giudici - dove volevo arrivare. Le risposi che non volevo arrivare da nessuna parte, e che la verità andava detta, ricordandole che più volte lei nù aveva chiesto di trovare un killer per uccidere Maurizio. Patrizia mi rispose: "Vorrà dire che sarò io contro di lei e lei contro di me, e che ci vorranno le prove. Faccia lei, Luciano, se si vuole mettere nei casini". A questa frase io risposi: "Va bene signora", e terminai la comunicazione». L'interrogatorio di Luciano Punta risale al 2 dicembre '95. L'uomo riferì nei dettagli le proposte di Patrizia Reggiani: fai uccidere Maurizio, vi pagherò bene. «Le feci presente che non se la sarebbe cavata con 5 o 10 milioni, e lei mi rispose che quello era l'ultimo dei problemi. La cosa che le premeva realmente era che (ossi io ad occuparmi di tutto, lasciandola dietro le quinte a beneficiare di tutto. Non abbiamo mai toccato il tasto di un mio possibile arresto o legame con gli esecutori, questo per lei era marginale». Giovanni Bianconi In carcere 6 strozzini del Sorrentino E la Bonfìetti critica l'Aeronautica Ex militante del Fronte comunista combattente, deve scontare una pena residua

Luoghi citati: Como