Fede: «Sì, sono stato io a presentarlo a Silvio»
Fede: «Sì, sono stato io a presentarlo a Silvio» Fede: «Sì, sono stato io a presentarlo a Silvio» Inchiesta archiviata ESTO BRESCLA. Il gip Anna Di Martino ha archiviato il procedimento che vedeva indagati, con l'accusa di attentato ai diritti politici del cittadino e tentata estorsione ai danni di Di Pietro, Silvio Berlusconi, suo fratello Paolo, l'ex prefetto di Napoli Umberto Improta e il costruttore Antonio D'Adamo. L'inchiesta, condotta dal pm Bonfigli, era nata nal 1995 da alcune intercettazioni telefoniche, da cui, secondo l'accusa, si evinceva un tentativo da parte di Berlusconi di impedire l'ingresso in politica di Di Pietro, in quanto «pregiudizievole» agli interessi di Forza Italia. Nel rapporto della Digos di Brescia, alla base dell'inchiesta, si sosteneva inoltre che, dalle telefonate, risultava che la persona più accreditata per effettuare «l'intervento risolutorio» su Di Pietro sarebbe stato Impiota. (Ansa) «In nessun modo, gli dissi semplicemente di rivolgersi alla magistratura». E lui? «Mi disse: "Sai, io vorrei essere ricevuto da Silvio Berlusconi". Allora io ho chiamato la segreteria di Silvio dicendo che c'era questo carabiniere che voleva essere ricevuto. Poi me ne sono disinteressato». Ma l'incontro è avvenuto? «Beh, più avanti ho incontrato Berlusconi e gli ho chiesto: "E' Panneila in piazza RSIONE poi venuto quel signore?" E lui mi ha risposto: "Sì, sì, ma gli ho detto di non dirle a me queste cose, ma di rivolgersi alla magistratura"». E quando sarebbe successo? «Ali, non me lo ricordo. Cioè non lo so nemmeno esattamente, davvero, non ero un granché interessato». Quindi, in un certo senso, è stato lei ha organizzare l'incontro? Al tribunale di Prato «Non è il mio mestiere. Certoquesto voleva parlare con un politico, il capo dell'opposizione e io gli dico di no? L'avrei fatto per chiunque. Cioè, chiunque abbia un ruolo. Questo qui era un sottufficiale dei carabinieri, avova ricevuto encomi solenni, lo conoscevo. Che gli dicevo, di no? La segreteria di Berlusconi riceverà trecento richieste al giorno d'incontri e io ho fatto la mia. Però non so nemmeno quanto Corticchia avrà atteso per essere ricevuto». Quando ha conosciuto Felice Corticchia? «Quando era nella compagnia dei carabinieri di Segrate. Veniva qui a Milano 2 per la vigilanza. Non posso dire di essere un suo amico, perché per me con gli amici ci si esce a cena. Però abbiamo bevuto insieme qualche caffè. A me sembrava una persona a posto. Poi è stato trasferito a palazzo di giù- stizia, tra gli uomini del pool, mi sembra fosse assistente di tale Ramondini, un pm. L'ho rincontrato una sera a casa di Brosio, durante una festa: c'e- rano anche Di Pietro, Colombo, altri magistrati, un sacco di giornalisti...». [p. col.] Sindaco di Venezia
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