In nome dell'Inghilterra che non c'è più

In nome dell'Inghilterra che non c'è più In nome dell'Inghilterra che non c'è più uerra solitaria contro la moneta unica u Kohl interruppe l'incontro con un ministro di Londra sbottando: «Sento parlare soltanto di botteghe» Major ha scritto: «Lo spirito della nostra nazione sono i mari e il roast-beef, come per i tedeschi sono le foreste» attr n alto, una guardia della Regina attraversa una strada della capitale Qui sotto un'immagine della Borsa di Londra e, accanto, l'ex premier Margaret Thatcher a chi l'identità sta già perdendola, o l'ha già persa: è segno di malessere intenso, e toma sempre, con insistenza, nelle conversazioni che ho nel Regno Unito. Mentre i giornali si scatenavano contro la Germania sui bovini pazzi, e l'accusavano addirittura di voler punire la nazione vincitrice dell'ultima guerra, John Maior dedicava la sua attenzione proprio a questo: alla minacciata brìtishness, all'offesa ma fiera Britannicità o Inglesità della nazione. Un'identità che non è apparsa mai tanto rimpicciolita, e intimamente bottegaia: Un intero edificio di certezze si è così infranto, in pochi minuti. Non è dunque del tutto vero quel che Major e i conservatori thatcheriani ripetono, non è del tutto vero che gli investimenti stranieri prediligono l'Inghilterra perché quest'ultima ò svincolata dalle leggi europee sulla moneta, soprattutto sulla protezione sociale. Gli investitori cercano regioni in Europa dove il lavoratore sia asiati zzato, sia a buon mercato nonché licenziabile - questo è sicuro - ma non cercano solo questo, e non preferiscono l'Inghilterra solo per quella che si chiama, eufe__________ misticamente, Drake o la gloriosa resistenza britannica a Hitler. Lord Gilmour che incontriamo nelle ieratiche magnificenze della Camera dei Lord è scoraggiato: «Chi ha combattuto davvero l'ultima guerra non potrebbe mai usare simile linguaggio». La parola che ricorre con più frequenza, nella nostra breve inchiesta, è non solo Identità ma Sovranità. Parlano di sovranità i conservatori fedeli a Margaret Thatcher, per meglio avversare l'imperialismo europeo o tedesco. Jimmy Goldsmith vuole un referendum sull'ingresso nell'Euro per _________ gna sono senza rapporto con la realtà, come tante cosu che si ascoltano di questi tempi nel Regno Unito. Una vera e propria doccia gelata è venuta mercoledì scorso, quando la compagnia giapponese Toyota ha deciso di mettere in guardia le classi dirigenti britanniche: «Anche se le condizioni salariali sono buone in Inghilterra non in vestiremo più nel vostro Paese - ha minacciato in sostanza Hiroshi Okuda, presidente dell'industria automobilistica nipponica - se rimarrete fuori dalla Moneta Europea». Moneta Unica. Sa benissimo che esiste un forte rapporto tra Francia e Germania di Kohl, e che nemmeno il Cancelliere vuol sacrificare del tutto il modello renano di economia sociale di mercato, per lasciarsi eventualmente stregare dall'esempio britannico. La Toyota sembra scommettere sull'Inghilterra ma sull'Europa innanzitutto, e sa che il modello thatcheriano non è obbligatoriamente l'unico vincitore nel vecchio continente. Anche l'Olanda riduce i suoi disoccupati, senza sacrificare in blocco lo Stato sociale. Anche l'Irlanda ha flessibilità del mercato del lavoro. Scelgono l'Inghilterra cone zona meno garantita socialmente ma anche come piattaforma per accedere ai mercati europei, come porta aperta sul vecchio continente. Toyota in particolare non sembra paventare oltre misura gli aspetti più sociali dell'Unione di Maastricht. Hiroshi Okuda sa perfettamente che i francesi o gli olandesi tentano di render compatibili i propri modelli sociali con la metter fine all'«erosione della sovranità nazionale». John Redwood conservatore di destra accusa i laboristi di voler svendere la nazione, e consegnarla alle istituzioni non elette di Francofone e Bruxelles. Michael Howard ministro degli Interni annuncia che farà campagna - nelle imminenti elezioni «per l'indipendenza britannica». Ma chiunque osservi i fatti inglesi si renderà conto che anche questa parola e questa campa¬ E zoppica il mito del Regno Unito con le crescenti ansie d'autonomia di Scozia e Galles un'economia in forte crescita molto più forte dell'inglese - e le due ricette non appaiono identiche. Ma la vicenda della Toyota scredita in prima linea i discorsi sul presunto sovrano politico britannico, regnante in piena indipendente sufficienza. Sovrano che si rivela falso, sconnesso dai fatti, menzognero con le proprie genti, i propri elettori. Sovrano singolare in questi torbidi tempi d'Europa, dove tutte le sovranità s'infrangono, periscono, e solo apparentemente la sovranità inglese si salva. E ha ragione Anthony Giddens, direttore filoeuropeo della London School of Economics, quando mi dice che l'Europa della Moneta è «Nessuno Stato membro potrebbe tollerare che un interesse nazionale di estrema importanza sia semplicemente ignorato», disse il Primo ministro in un articolo su La Stampa del 20 giugno scorso, per aggiungere che «in gioco è una parte dello spirito della nostra nazione. Per la Germania sono le foreste a riempire un ruolo speciale, nella vita nazionale. Per la Francia sono la sua lingua e le sue tradizioni culturali. Per l'Inghilterra, sono i mari ed è il roast beef» (il corsivo è nostro). In nome del roast beef si parte oggi in guerra contro l'Unione Europea, e contro la nazione più sospetta che è la Germania. In nome del roast beef si evocano Churchill e Wellington, Sir Francis