La vasca dei pesci trappola mortale

La vasca dei pesci trappola mortale La vasca dei pesci trappola mortale Reagisce alla rapina Finanziere uccisa Poliziotti corrotti Questore nel mirino VERONA. Un bimbo di due anni, Mattia Zocca, è annegato dopo essere caduto in una vasca per i pesci che si trova nel giardino di casa. Il fatto è avvenuto a Gargagnago, una frazione di Sant'Ambrogio di Valpolicella (Verona). Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri il bambino stava giocando con la madre, Caroline Majr, 30 anni, di origine austriaca, nel giardino della sua abitazione, una villetta. Ad un certo punto la donna si sarebbe allontanata rientrando in casa, ed è stato allora che il bimbo si è avvicinato alla piccola vasca artificiale che si trova in giardino, utilizzata per far abbeverare alcuni animali da cortile. Il piccolo probàbilmente è scivolato e, nonostante nella vasca si trovasse non più di mezzo metro d'acqua, è annegato. La madre, che l'ha estratto esanime dalla vasca, ha subito chiamato un'ambulanza, ma per Mattia non c'è stato nulla da fare. [Ansa) CHIAVARI. Rapina con un morto ieri sera a Ferrada di Moconesi, piccolo centro dell'entroterra di Chiavari. Tre banditi armati di pistole sono entrati in una gioielleria e hanno ammazzato il marito della proprietaria, un finanziere. E' successo poco prima delle 20. Mario Bleve, che presta servizio nelle Fiamme gialle a Rapallo, 40 anni, era prossimo a chiudere il negozio della moglie Annamaria D'Amico. Si era attardato per accontentare due clienti, due sorelle, che stavano scegliendo alcuni preziosi. Una di queste, Antonella Casassa, è incinta di sette mesi. I tre banditi entrano con il volto coperto dal passamontagna, le armi spianate, danno ordini secchi. Vogliono l'incasso, «e tutto finirà bene». Il finanziere reagisce. Allunga la mano al cassetto sotto il banco, dove tiene la pistola d'ordinanza. I rapinatori se ne accorgono, e sparano. L'uomo viene colpito al collo e a una spalla. Morirà al pronto soccorso di Lavagna. [f. p.] NAPOLI. Il questore di Reggio Calabria, Franco Malvano, è indagato nell'inchiesta che l'altro ieri ha portato all'arresto a Napoli di 19 poliziotti, accusati di collusione con i clan. Il suo coinvolgimento riguarda l'incarico di dirigente del commissariato di Portici-Ercolano, dove 16 «mele marce» sono state scoperte dai magistrati. Il dirigente è stato al vertice di quell'ufficio dall'88 al '91, periodo al quale risalgono la maggior parte degli episodi di corruzione. A chiamarlo in causa sono stati alcuni pentiti: uno in particolare, Simone Cozzolino, ha detto che il clan Ascione era in contatto con Malvano tramite il proprio avvocato, Cesare Bruno, arrestato anch'egli giovedì scorso. Malvano, il cui telefono è stato intercettato per alcuni mesi, è stato già interrogato durante le indagini e ha respinto le accuse. Nel 1991, il dirigente fu autore di un rapporto sui casi sospetti all'interno del commissariato. [e. 1.1.)

Luoghi citati: Chiavari, Lavagna, Moconesi, Napoli, Rapallo, Reggio Calabria, Sant'ambrogio Di Valpolicella, Verona