Cinque giorni coi grandi del mondo

Cinque giorni coi grandi del mondo Cinque giorni coi grandi del mondo nunciato ieri. Le ispezioni saranno fatte da tre società internazionali di revisione. «Nulla potrà riparare l'orribile perdita dell'Olocausto ha dichiarato Netanyahu - ma la Svizzera è pronta a lavorare pienamente coi comitati esistenti. E' uno sviluppo importante e crea una nuova atmosfera». Egli ha ricevuto assicurazioni che i due comitati concluderanno il lavoro in tempi ragionevolmente brevi, affinché i sopravvissuti dell'Olocausto possano usufruire degli ingenti fondi finora bloccati. Koller, esprimendo «profondo rammarico per l'Olocausto», ha confermato l'impegno a stabilire la verità «in atmosfera di cooperazione, non di contrapposizione». Oltre che presidente, Koller è ministro della Giustizia, quindi dotato di competenze specifiche su questo campo. no, il nuovo segretario dell'Orni, Kofi Annan; Arafat e Netanyahu per un vertice col presidente egiziano Mubarak; i presidenti del Sud Africa, della Polonia, della Romania, dell'Ungheria, dell'Ucraina, del Kazakistan; il premier russo, Chernomyrdin, e Chubais, l'eminenza grigia del Cremlino; Lawrence Summer, sottosegretario Usa al Tesoro, Malcolm Rifkind, ministro degli Esteri inglese; il segretario della Nato, Solana, il presidente della Commissione europea, Santer, il segretario dell'Organizzazione mondiale del commercio, Ruggiero; capi di banche centrali. E poi, appunto, imprenditori, scienziati e pensatori, in un turbinio di incontri e dibattiti: 236 in 5 giorni. [f. m.] Il presidente israeliano Benjamin Netanyahu e, nell'altra fotografia, le cassette di sicurezza nel caveau di una banca svizzera i vi.ali Favorito dall'ambiente informale in cui tanti contatti politici si svolgono nell'ambito del World Economie Forum senza impedimenti protocollari, l'incontro rasserena i rapporti tra Svizzera e Israele, e con gli Stati Uniti, negli ultimi mesi entrati in crisi per il fatto che, scaduti i 50 anni dalla fine della guerra, tanti archivi finora segreti si aprono. Il presidente Weizr in, recentemente, aveva declinato un invito a Basilea per il centenario della fondazione del sionismo, avvenuta in quella città. Le polemiche sui fondi di ebrei nei forzieri svizzeri da