Un Keynes classista e razzista

Un Keynes classista e ranista Un Keynes classista e ranista «La classe operaia? Solo ubriaconi e ignoranti» LONDRA Il professor Toye, di fronte a quello che definisce «un carattere riprovevole», parla di «arroganza e superficialità». Considerato ai suoi tempi un radicale per la sua critica del libero mercato, e riverito dai tempi della Depressione per il suo approccio interventista nel creare migliori condizioni di vita, Keynes aveva abbracciato politicamente il partito liberale che a suo avviso condivideva gli stessi obiettivi. «Osservazioni di quel genere - insiste Toye - nel 1974 costarono a Sir Keith Joseph la leadership del partito conservatore». Nel saggio Keynes afferma che un aitante «Lumpenproletariat» sarebbe diventato un peso per l'economia nazionale: «Porre ostacoli all'uso dei contraccettivi artificiali accresce la proporzione della popolazione nata da coloro che, per ubriachezza o ignoranza o estrema mancanza di prudenza, non sono soltanto incapaci di virtù, ma anche incapaci del livello di prudenza legato all'uso di quei mezzi». Keynes DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

Persone citate: Keith Joseph, Keynes

Luoghi citati: Londra