Patrizia, il colore dei soldi

«Per colpa del nome il mio Maurizio ha collezionato solo sconfìtte» «Per colpa del nome il mio Maurizio ha collezionato solo sconfìtte» Patrizio, il colore dei soldi Una vita ipnotizzata dalla ricchezza AMILANO Natale aveva sfoggiato il suo ultimo acquisto, un cuore di brillanti da 15 carati. «Carissima, che splendore!». Una" pietra grande, purissima, vistosa, quindi perfetta per la piccola e prepotente signora dallo zibellino, azzurro, soprannominata la «Joan Collins di Montenapo». Champagne e auguri per l'anno nuovo. Ma da quando ieri mattina nella Milano dei grandi soldi, tra i suoi amici, tutta gente che porta il cognome di una marca fa- icidio trizio a Saint Moritz, nel piccolo cimitero del Suvretta, Patrizia non aveva fatto nulla per nascondere né ciò che pensava dell'ex marito («Ha collezionato soltanto sconfitte, per colpa di quel nome», «Si considerava il De Benedetti del futuro, ma era solo un megalomane», «Viveva in un'esaltazione paranoica da potere», sono alcune delle sue sprezzanti dichiarazioni) né il suo obiettivo: riprendersi tutto. E per tutto s'intende ciò che il generoso Maurizio aveva riservato alla vita con Paola: a detta dei tanti avvocati che lavorarono alla separazione, non aveva lesinato né sui gioielli né sul vitalizio da un miliardo e 300 milioni l'anno. agli arabi. Tutto finito, l'aveva accusata un giorno lui: «Sai perché è andato a rotoli il nostro matrimonio? Perché volevi fare tu la presidentessa della Gucci, mentre qui di presidenti ce n' è uno sole e sono io». Per incapacità di Maurizio, ribatteva lei. E aveva convinto del fallimento paterno anche le figlie tanto che la giovane Allegra aveva scritto a Maurizio una lettera in cui l'accusava di averle tolto l'eredità del nonno. Pochi mesi dalla sua morte e di tante sconfitte non restava più traccia. Cancellata anche l'ombra della nuova vita di Maurizio, il marito che un giorno del maggio '85, dopo 13 anni di matrimonio, se n'era andato di casa senza una parola. Paola Franchi rimasta senza nessuna carta in mano per difendere i suoi diritti di iHliil convivente, con tutte le proprietà Gucci intestate alle due figlie minorenni, aveva dovuto lasciare corso Venezia, trovando solo l'aiuto dell'ex marito, ora compagno dell'attrice Debora Caprioglio. «Sono desolata che ci possano essere dei familiari coinvolti nella morte di Maurizio», è stato il suo solo commento dopo l'arresto della rivale. E in quella Milano che non aveva certo solidarizzato ora si sprecano le lodi per lo stile dell'ultima compagna di Gucci. «In questi anni il clima è stato molto pesante per la signora Franchi, molte porte le sono state chiuse», racconta il suo avvocato Roberto Giustiniani. Del resto chi osava sfidare l'ira di Patrizia? Perché inimicarsi una cliente generosa per i grandi sarti, gioiellieri, galleristi e antiquari (la sua L'obietutto:e pers passione era lo stile liberty) non meno avidi di lei? Messa in vendita per 8 miliardi la reggia di piazza San Babila, che era stata la casa di Corrado Agusta e della moglie Francesca Vacca, anche lei ora in guai giudiziari per le tangenti socialiste, Patrizia aveva ricominciato la sua vita di sempre. Le sedute dal parrucchiere Coppola, la passione per le maghe, le cene con le amiche ingioiellate come e più di lei (a Terry, l'amica del cuore, è caduto tempo fa un brillante da un palco

Luoghi citati: Milano