«Seicento milioni per uccidere Gucci

L'omicidio deciso per l'eredità: in cella sono finiti una maga (cercò i killer L'omicidio deciso per l'eredità: in cella sono finiti una maga (cercò i killer «Seicento milioni per uccidere Gocci Arrestata l'ex moglie: è la mandante fa sapere l'avvocato di Paola Franchi, Roberto Giustiniani. E Carlo Bruno, amico e collaboratore di Maurizio, dice: «Non commento le notizie di oggi. Ma se devo trovare un motivo di soddisfazione sta nella rivalutazione della figura di Maurizio, sia come imprenditore sia come uomo dalla vita trasparente». «Fate presto, fate presto perché se no lui scappa, ha le barche, va all'estero», avrebbe detto Patrizia Reggiani, secondo le confessioni di Ivano Savioni, portiere all'hotel Adry di via Lulli 18, albergo a una stella, poche camere e di grande passaggio, per il via vai di prostitute. Savioni confessa, entra nei dettagli, ricorda le date e i versamenti, 100 milioni in contanti al¬ INCASTRATI DAL TELEFONO la firma del «contratto», altri 500 - sempre cash - da dividere con gli altri, dopo. Savioni confessa, ma in realtà è come se avesse già detto tutto. Venti giorni fa, indagando su un traffico di droga, gli inquirenti avevano intercettato svariate telefonate di pregiudicati e non. In una c'erano dei riferimenti anche a una «signora bene che deve ancora finire di pagare chi l'ha aiutata ad uccidere il marito». La frase Savioni la ripete senza saperlo ad un informatore della polizia - Gabriele C. - inserito nel gruppo. Che prima raccoglie le confidenze poi, d'accordo con i magistrati, lo registra e gli infila tre microspie in auto. Il resto diventa un gioco da ragazzi. Il capo della Criminalpol mila¬ nese Filippo Ninni annuncia: «Il caso è chiuso». «Ci siamo», replica Carlo Nocerino, il magistrato che da venti mesi dà la caccia per mezzo mondo agli assassini di Gucci. «Siamo riusciti ad evitare la fuga di notizie», conclude visibilmente soddisfatto il gip Maurizio Grigo. Che poi si infila negli uffici della Criminalpol per l'unico interrogatorio in programma, quello di Savioni. Che va avanti fino a notte e che tutti dicono essere dettagliato, preciso fin nei minimi particolari. A sera arriva anche Giuseppina Auriemma, scortata e blindata su un'auto della polizia. Dagli uffici di piazza San Sepolcro erano usciti in mattinata, per finire in carcere, Benedetto LE PULIZIE UGGENDO. E FERITO DA UN Ceraulo - mani sul volto è riuscito a prendere a calci un fotografo più Patrizia Reggiani Martinelli. Occhiali da sole tondi Web, twin set di cachemire azzurro, un giubbotto prestato da un poliziotto sulle spalle, Patrizia Gucci si fa trascinare via dagli agenti. Non dice una parola, solo una smorfia le segna il viso mentre tra le mani tiene l'ordine di custodia e una rivista. Prima di infilarsi nella Hyundai Sonica verde metallizzata fa in tempo a guardare davanti a sé, dall'altra parte della piazza, la chiesa del Santo Sepolcro, con la facciata ristrutturata un secolo fa. Dove il 28 ottobre del '72, aveva detto «sì» a Maurizio Gucci. ani riun fa sé, la n la olo ve. tti Fabio Potetti L'avvocato Marco De Luca, difensore di Patrizia Reggiani Martinelli, arrestata come presunta mandante dell'omicidio dell'ex marito Maurizio Gucci Maurizio Gucci, ucciso il 27 marzo di due anni fa appena uscito di casa per andare in ufficio quidazione tre milioni al mese, questa muore all'improvviso... può succedere qualsiasi cosa... oppure questa dice non ti voglio più dare i tre mihoni al mese, io che faccio?». Per convincere la presunta mandante a sganciare altri soldi, si pianificano le minacce. «Quando lei dice no, non vi do più niente io... beh, basta chiuso... allora a quel punto... cara mia...». Che si fa? Si fa intervenire «il colombiano», dicono i due, senza sospettare che in realtà si tratta di un poliziotto. Ma Pina raccomanda di essere cauti. «Ivano - dice "la maga" - state attenti... si deve vedere con le buone... prima ancora bisogna guardare come sono i fatti... ancora con l'inchiesta hanno chiesto sei mesi di proroga... Può darsi che quella è guardata a vista... però avvisatemi che io me ne vado all'estero, che andiamo in galera tutti quanti... Se non finiscono di fare queste indagini... Laura (un'amica della Auriemma e anche della Reggiani Martinelli, ndr) c'ha il terrore che una stronzata nostra... Eh, sai che Laura ha il sesto senso, dice che non vi scopriranno mai, però se voi fate una 1 GUCCIO G O A EN O RODOLFO SPOSA ALESSANDRA WINKELHAUSEN MAURIZIO SPOSA PATRIZIA REGGIANI — a* Lei si difende] «Chi può aver preso sul serio le mie parole di minaccia?>j stronzata, una cazzata, una più lieve, qua succede il patatrac». A sentire la Auriemma, Laura ha ha dato dei consigli su come lei doveva .comportarsi con la Reggiani, chiedendo il saldo del conto economico: «Tu quanto mi vuoi dare, duecento, trecento, cento, cinquanta... Io con te non voglio più rapporti, e mi devi dare tutto perché io e te abbiamo fatto un affare insieme». Ma poi, continua Pina, l'amica ha fatto marcia indietro: «Quando è uscita la notizia sul giornale... ha detto che non è il momento... perché non sappiamo cosa c'hanno questi qua in mano, e se lei è sotto u mirino... Con queste notizie che arrivano sui giornali voi non la potete avvicinare». La sera prima, Pina aveva telefonato alla Reggiani, ma si era raccomandata «di non parlare per telefono, bensì a voce». E a Ivano confida: «Io a un certo punto mi sono cioncata,... non ho chiamato più perché mi sbobbinano in continuazione». Ma non è bastato. Anche in quel momento, a Giuseppina Auriemma detta Pina, la stavano «sbobbinando». Giovanni Bianconi UCCI SPOSA AIDA CALVELLI no Giorgio a star dalla sua parte. Ma qui si scopre che sono false le girate apposte da Maurizio sulle azioni ereditate da papà Rodolfo e i giudici le fanno sequestrare: è ricercato, rischia il carcere e lui scappa a Lugano. Nel frattempo, Giorgio e Roberto si riprendono il controllo della Gucci per un anno esatto, fino all'assoluzione di Maurizio che torna in sella. Più deciso di prima a far sua la società. A que-

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