NOTTURNO CON ANFIBI di Silvia Francia

NOTTURNO CON ANFIBI NOTTURNO CON ANFIBI Luca Fagioli all'Agnelli Cardellino allo Juvarra CABARET, teatro comico (e non solo) nel programma di varie sale di Torino e dintomi. Venerdì 31, in scena all'Agnelli di via Sarpi 111, Luca Fagioli e Totino Setsi con «Anfibi», spettacolo firmato dallo stesso Fagioli e da Angelo Cacelli, in collaborazione con Riccardo Piferi. Ambientazione notturna e metropolitana per quest'allestimento: l'azione si svolge in un'immaginaria «città dei rifiuti», dove il protagonista Luca e la sua «Ombra da sera» si recano ad un appuntamento. Un rendez-vous surreale con curiose creature, esseri anfibi che nuotano in una quotidianità soffocante, cercando una via d'uscita in sogni tanto avventurosi quanto improbabili. E' una comicità malinconica, quella di Fagioli, un'ironia governata dal senso dell'assurdo, ma anche dal segno della metafora che s'imprime su quelle creature «anfibie», sospese tra due mondi: tra le necessità materiali e i sogni cui è affidata la loro anima. Di qui, la dedica ideale dello spettacolo, dichiarato «omaggio agli anfibi di tutto il mondo». Ovvero alle persone in cerca di uno spiraglio per scivolare in una dimensione più autentica. A Moncalieri, nella sede di Teatranza-Artedrama (via Palestra 9„ tel. 645.740), l'I e 2 febbraio alle 21 sarà in scena «Notti» di e con Marco Lei. Un gioco guida la dinamica dello spettacolo: ossia il capovolgimento della realtà diurna, affannosa e spesso deludente. Calato il sipario del buio,-si apre il mondo della notte: un riflesso fiabesco e paradossale della realtà, abitato da un «popolo» inconsueto. L'attore e mimo Franco Cardellino è protagonista, dal 4 al 9 febbraio allo Juvarra de «Il tempo e i buchi». Lo spettacolo, di cui è autore lo stesso Cardellino, declina, nei modi e tempi del teatro-cabaret un tema curioso. E' proprio il rapporto tra il «tempo» e i «buchi» quel che genera una sequenza di esilaranti situazioni. Si passa dall'uomo costretto in «una casa che è un buco» al tizio ossessionato da un rapporto feticistico con le serrature, dai gemelli dentisti che curano le carie in modo diverso, al tipo oppresso da un buco di memoria. Al Café Procope, dal 4 al 6 febbraio, il Centro Teatrale Bresciano presenta «Schifo» dell'austriaco Robert Schneider. Il monologo, interpretato da Graziano Piazza, indaga sulle dinamiche che governano il diffuso meccanismo per cui la società attribuisce spesso ad altri - a coloro che non le appartengono - la colpa della propria decadenza. Silvia Francia

Luoghi citati: Moncalieri, Torino