SCHUBERT ALL'OPERA Piccolo Regio:due mercoledi'celebrano il compositore
SCHUBERT ALL'OPERA SCHUBERT ALL'OPERA Piccolo Regio: due mercoledì celebrano il compositore ■ L Piccolo Regio, in occasione I del bicentenario di Franz H Schubert (il grande musicista nasce appunto il 31 gennaio 1797), ha deciso di rivisitare - in due puntate (ore 17,30 di mercoledì 5 e 12 febbraio, ingresso Ubero) che segneranno il ritorno di Lidia Palomba quale curatrice del breve ciclo - un aspetto assai poco conosciuto della produzione schubeitiana, quello operistico. Anche Schubert infatti si lasciò sedurre dal teatro, per il quale, a parte molte iniziative rimaste allo stato di abbozzo o largamente incomplete, scrisse alcuni Singspiele (fra cui il più valido è sicuramente «Die Verschworenen», ovvero «I cospiratori») e un paio di opere che preannunciano chiaramente i futuri sviluppi dell'opera tedesca. Si tratta di «Alfonso ed Estrella», di argomento spagnolo - rappresentata postuma a Weimar nel 1854, ma eseguita, anche in Italia, due volte ai microfoni della Rai, rispettivamente nell'ottobre 1956 (dir. Nino Sanzogno) e nel marzo 1978 (dir. Mario Gusella) -, e «Fier(r)abras». Rappresentata esattamente un secolo fa, il 9 febbraio 1897, a Karlsruhe, quest'opera, di argo¬ mento cavalleresco (sono i tempi di Carlo Magno e dei Paladini di Francia), è tornata di attualità nell'ultimo ventennio. Dapprima eseguita alla Sagra Musicale Umbra in forma di concerto nel settembre 1978 (dir. Gabriel Chmura), essa ha conosciuto gli onori della scena sia a Vienna nel maggio 1988 (magnifica esecuzione diretta da Claudio Abbado, subito riversata in CD), sia al Maggio Fiorentino del 1995 (dir. Semyon Bichkov). [gi. gu.] PROSEGUE con due titoli in una sola serata - la «Cavalleria rusticana» di Mascagni e il raro «Medico suo malgrado» del compositore palermitano Salvatore Allegra - la stagione lirica del teatro Massaia (via Cardinal Massaia, 104). Sabato 1° e domenica 2 febbraio, rispettivamente alle 21 e alle 16, gli artisti della società lirica Francesco Tamagno proporanno i due capolavori: il primo, unanimemente considerato il manifesto del verismo musicale italiano; l'altro, una garbata rielaborazione di atmosfere molieriane condotta con sensibilità e tecnica moderna. Completamente differenti i cast delle due opere: protagonisti della «Cavalleria» sono infatti il soprano Go Mi Jin (Santuzza), il tenore Alberto Bernareggi (Turiddu), il mezzosoprano Graziella Mola (Lola) e il baritono Silvio De Paoli (Alfio); mentre a Cosimo Arpino, Maria Cristina Berardo, Dante Muro, Daniela Pilotto, Franco Berto, Riccardo Berruto e Michele Piccirillo è affi-
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