II Safri Duo giovani virtuosi in scena mercoledì 5 febbraio

UNIONE MUSICALE IL nome Safri Duo deriva dal1 - sillabe iniziali dei cognomi - oc 'ery e Friis - dei musicisti che lo compongono; è insomma quello che gli esperti enigmisti chiamano sciarada. I due ragazzi (nella foto), con le loro formidabili percussioni, sono ospiti all'Auditorium Rai dell'Unione Musicale (serie dispari, mercoledì 5 febbraio, ore 21). Avvezzi al migliore repertorio cameristico, i frequentatori abituali dell'Unione potrebbero provare un senso di disorientamento vedendo il palco ingombro di percussioni di vario tipo, a cominciare dalle marimbe che essendo strumenti intonati e quindi capaci di riprodurre qualsiasi melodia - sono le protagoniste di tutta la serata; e il fatto di leggere nel programma i nomi di Bach, Mendelssohn e Ravel cioè di autori che l'habitué di sale da concerto ama sentire eseguiti con tutti i crismi dell'ufficialità - potrebbe aumentare la sensazione di sgomento. Niente paura: il Safri Duo ha un curriculum di tutto rispetto sia per quanto riguarda gli studi, condotti al Royal Danish Conservatory of Music, sia per quanto attiene alla carriera concertistica, svolta ai massimi livelli nelle più importanti sedi musicali. Il che significa, in sostanza, che Uffe Savery e Morten Friis a dispetto dell'età sono abituati a ben ponderare le scelte artistiche e che le pagine proposte al pubblico, nella versione originale oppure nella elegante trascrizione, offrono tali e tanti elementi di ammirazione che vale davvero la pena di venirle a sentire. Primo fra questi elementi, il virtuosismo: sotteso, giustamente, ma mai dimenticato, perché l'abilità diabolica necessaria per coordinare i discorsi polifonici e gli impulsi ritmici provenienti dai due distinti sistemi percussivi va mostrato fino in fondo, senza falsi pudori. Quindi, il senso della misura nella riproposizione del repertorio antico: fermo restando la evidente preclusione nei confronti della ariosa cantabilità di archi e fiati, la stessa letteratura clavicembalistica e pianistica - che pure contiene al suo interno un elemento di natura percussiva necessita di una accurata scelta e di una ancora più accurata traslitterazione, per evitare le secche e per esaltare il germe di originalità che permea l'intera operazione. Infine, l'interesse per la contemporaneità: perché xilofoni, gong, marimbe e tamburi hanno un cuore arcaico, che si perde con gli albori dell'umanità; ma aprono all'osservatore attento nuove prospettive sul mondo sonoro attuale e futuro. E' da notare, a questo punto, l'osservazione che i due interpreti hanno scritto per l'«Alborada del Gracioso» di Ravel, il terzo titolo in programma: «Ravel stesso amava trascrivere musica. Lo considerava una grande sfida per mettere in evidenza le qualità dei diversi strumenti per i quali arrangiava; così il risultato non era solo una trascrizione ma si evolveva in un nuovo brano con qualità diversa». Il concerto è completato da tre composizioni contemporanee: «Clapping music» di Steve Reich, «Goldrush» di Jacobter Veldhuis e l'ormai celebre «Marimba Spiritual II» del giapponese Minoru Miki. I biglietti costano 35.000 lire; gli ingressi, in vendita mezz'ora prima dello spettacolo, 25.000. Informazioni al 54.45.23. Al 9 9 spa Alfredo Ferrerò alizzazioni UNIONE MUSICALE BACH, GONG E MARIMBE II Safri Duo, giovani virtuosi in scena mercoledì 5 febbraio □ □

Persone citate: Bach, Friis, Mendelssohn, Minoru Miki, Morten Friis, Ravel, Steve Reich, Veldhuis