L'UNIVERSIADE DEL '66 di Cristiano Chiavegato
L'UNIVERSIADE DEL '66 L'UNIVERSIADE DEL '66 Sestriere invasa dai giovani nella rassegna di 31 anni fa CHI era presente non può non ricordare l'ambiente. C'era la neve, tanta neve: e i giovani avevano invaso Sestriere. Era il febbraio del 1966, trentun anni fa, quando il Colle ospitò le Universiadi Invernali, volute da Primo Nebiolo a quei tempi astro emergente dello sport mondiale. «Giuriamo di partecipare con lealtà e generosità ai Giochi Mondiali della Fédération Mondiale du Sport Universitaire - disse Robi Baglioni, torinese della facoltà di Economia e Commercio, portacolori azzurro - nel rispetto delle norme stabilite per la gloria dello sport goliardico, per l'onore dei nostri Paesi». Subito dopo suonarono le note del Gaudeamus Igitur, l'inno degli studenti. Le gare si svolsero in un clima di serena competitività. Lo sci alpino a Sestrie¬ GROS PRESENTA LE TRE PISTE: KANDAHAR SLALOM, SISES E KANDAHAR BANCHETTA Pierino Gros, uno dei protagonisti della prima «Valanga Azzurra», vincitore di una Coppa del mondo di sci, presenta le tre piste sulle quali si disputeranno i campionati mondiali di sci del Sestriere. Su una di queste piste, quella dello slalom, il campione valsusino ha gareggiato ed ha vinto qualche anno fa, le altre lena frequentate come turista di lusso, in grado di giudicarle con la competenza che distingue un discesista provetto come lui. Slalom speciale - Pista «Kandahar Slalom»: è un vero stadio dello slalom, teatro negli ultimi dieci anni di molte sfide tra i migliori specialisti. Più volte ha visto il nostro Tomba cogliervi spettacolari affermazioni. La pista è attrezzata con un modernissimo impianto di illuminazione, grazie al quale Sestriere è stata sede del primo slalom speciale di Coppa del Mondo in notturna ed anche, il 6 dicembre scorso, del primo slalom gigante di snowboard in notturna. Io ho smesso di gareggiare nel 1982, ma ho fatto in tempo a vincere sulla Kandahar Slalom una prova dei campionati italiani. Si tratta di una pista sicuramente bella grazie al fatto che gli atleti devono affrontare un tratto molto ripido adatto a chi ha grandi capacità tecniche. La partenza per la gara maschile è situata a quota m 2240 con un primo tratto di media pendenza che porta alla partenza della prova femminile e dello slalom della combinata maschile (m 2210). Si entra poi in un tratto ripido e tecnico, quello a cui mi riferivo, a metà del quale verrà situata la partenza dello slalom della combinata femminile (m 2170) e verrà rilevato l'intermedio. La pista con un nuovo cambio di pendenza si immette poi nella zona finale con l'arrivo a quota m 2030. prenderà un 15/20 porte, si entra in un breve pianoro dove si esaltano le doti di scorrevolezza degli atleti con il primo intermedio. Superata la prima zona si passa ad un tratto di diagonale che immette, con una curva verso sinistra, su di un tratto molto vario, caratterizzato da diversi cambi di pendenza che la rendono tecnica ed interessante. Dopo il tratto più ripido c'è il secondo intermedio. Il tratto finale, caratterizzato da due dossi marcati ed ancora da un tratto in diagonale che conduce allo stadio d'arrivo sistemato a m 2030 di altitudine. Discesa libera - Pista Kandahar Banchetta: a m 2800 di altitudine, dove parte la discesa maschile. Primo tratto molto ripido (pendenza 55%), caratterizzato dalla Esse Arcobaleno e dal Salto dell'Angelo. A m 2686 partenza della discesa femminile e della combinata maschile. Si entra poi nello Schuss Banchetta dove in un ripido canalino è fissata la partenza della prova della combinata femminile. E' una pista che vide i trionfi di Killy nel '68, ma si può considerare nuova perché è stata rivoluzionata in base alle esigenze dello sci moderno. Se la neve sarà ghiacciata maggiori saranno le difficoltà. Punti spettacolari: il Salto Motta che porta alla Diagonale Rosa, punto di incontro con la pista di Super G (m 2536 per i maschi e 2436 per le donne). Prima di affrontare il Salto del Torrone, due dossi consecutivi da superare in volo, una serie di curve tecniche chiamate Esse Azzurra. Quindi si entra nello Schuss Anfiteatro, seguito dal Piano Paradiso e inizia subito dopo un tratto molto tecnico nel bosco con la Esse Nube, la curva Acque Minerali e il Salto Blu. La parte finale (pendenza 50%) immette in maniera spettacolare nello Schuss d'arrivo. Piero Gros re, il fondo e il salto dal trampolino a Claviere, le accesissime partite del torneo di hockey a Torino. Sono passati in fondo solo trent'anni, ma erano altri tempi. La pressione non esisteva e ragazzi e ragazze che di giorno si battevano in pista allo spasimo per una medaglia, facevano notte fonda in baldoria. Le torri erano animate da mille voci, da musiche magiche e fra gli atleti si favoleggiava di quattro bellissime olandesine. E alla fine si andava ancora a passeggiare nel silenzio, per le strade ammantate di bianco. Divertimenti sani, spensierati. Le Universiadi furono una delle più belle tappe per lo sport a Sestriere, destinata a diventare una capitale dello sport. Cristiano Chiavegato
Persone citate: Baglioni, Motta, Pierino Gros, Piero Gros, Primo Nebiolo
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