L'inno dei Mondiali

L'inno dei Mondiali L'inno dei Mondiali gi, con riferimento specifico alle fortune sportive di Sestriere». Prevede una grande orchestra e l'alternarsi di immagini d'antan e moderne, comparse, sciatori in veste coreografica, giochi di luci. All'inaugurazione l'esecuzione sonora sarà quella registrata dall'Orchestra di Lubiana diretta da Anton Nanut, essendo impossibile presentarlo dal vivo alle temperature polari del colle. Su un testo di Sergio Bestente che fa rivivere le emozioni di una discesa agonistica sulla neve vista anche come rapporto con la natura, la partitura rivela l'amore di Lorenzo Ferrerò «per la musica irlandese, celtica, le cui radici sono affini alla cultura piemontese». L'inno conclude trionfalmente l'opera e nei Campionati, quando sarà previsto, verrà rieseguito dalla Banda degli Alpini della Caserma Montegrappa di Torino. [1. o.] PER 15 gioini risuonerà al Sestriere e riecheggerà attraverso le tv di tutto il mondo. E' l'Inno ufficiale dei Campionati di Sci Alpino, che porta la firma del torinese Lorenzo Ferrerò (nella foto), autore di opere e balletti, di creazioni sinfoniche e cameristiche, attivo anche come direttore artistico dell'Arena di Verona. L'Inno è il finale di un ampio lavoro di mezz'ora, edito da Ricordi, che sarà rappresentato la sera delrmaugurazione. «Musicalmente spiega Ferrerò"- si può definire un insieme di brevi poemi sinfonici, di cui ognuno tratteggia un momento di storia dello sci dagli albori a og¬

Persone citate: Anton Nanut, Lorenzo Ferrerò, Sergio Bestente

Luoghi citati: Lubiana, Sestriere, Torino, Verona