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Rasetti, i fiori contro la bomba Rasetti, i fiori contro la bomba I FIORI DELLE ALPI Franco Rasetti Se/com in collaborazione con l'Accademia dei Lincei pp. 222 L 55.000. RANCO Rasetti, l'ultimo sopravvissuto degli scienziati di via Panisperna, è qualche cosa di più di un grande fisico: è un sapiente. Quando si accorse che le ricerche sull'atomo avrebbero condotto alla costruzione di ordigni apocalittici, arretrò inorridito e non ne volle più sapere. In un'intervista alla Nazione del 2 gennaio 1996 dichiarò: «Ho evitato come la peste qualsiasi utilizzazione delle mie ricerche a fini militari e oggi posso dire, per mia fortuna, che gli studi che ho condotto non hanno mai ammazzato nessuno». La scienza senza la sapienza è cieca. Il mondo lui lo voleva studiare, non distruggere. Durante la guerra, si trovava in America; ma non volle collaborare alla costruzione della bomba atomica, come invece fecero ì suoi amici Enrico Fermi e Robert Oppenheimer. Preferì dedicarsi agb studi I FIORI DELLE ALPI Franco Rasetti Se/com in collaborazione con l'Accademia dei Lincei pp. 222 L 55.000. naturalistici, sua vecchia passione, anche se occupò mia cattedra di fisica prima nel Canada e poi alla John Hopkins University di Baltimora. Fuori della fisica, infatti, i suoi principali interessi sono sempre stati gli insetti, specialmente i coleotteri, la geologia, la paleontologia, in modo particolare i trilobiti del periodo cambriano, l'alpinismo e infine la botanica. Concentriamoci sull'ultimo aspetto e sentiamo come ne parla lo stesso Rasetti: «Per quanto riguarda la botanica, mia collezione di oltre 8000 diapositive a colori delle specie di antofite, che crescono nel¬ le regioni elevate delle Alpi (di solito oltre i 2000 ni), è stata accumulata in venti estati consecutive, impiegate a percorrere tutte le zone interessanti delle Alpi italiane, francesi, svizzere, tedesche e austriache». Fu verso la metà degli Anni Cinquanta che egli incommciò a percorrere le Alpi in lungo e in largo, «coprendo ogni estate qualche migliaio di chilometri in automobile e più di un migliaio a piedi» La moglie la lasciava nel fondovalle e lui, armato di sofisticati apparecchi fotografici, saliva in alto, sempre più in alto, per studiare e foto¬