SUPERSPAGNOL VA ALL'ASSALTO NASCE IL POOL DEL TASCABILE

SUPERSPAGNOL VA ALL'ASSALTO NASCE IL POOL DEL TASCABILE SUPERSPAGNOL VA ALL'ASSALTO NASCE IL POOL DEL TASCABILE Dieci editori si alleano per sfidare i «Miti» Mondadori ANTARE e portare la croce» questo è il mestiere dell'editore. Ha passato più sabati e domeniche, più estati lui, Mario Spagnol, a leggere, correggere controllare bozze di libri prima di affidarli alla stampa della sua casa editrice, di quante forse ne abbiano passate i suoi autori a scrivere i loro libri. Così ha fatto, ancora pochissimi anni fa con H mondo di Sofia: «Luglio e agosto a Milano, perché lì avevo i libri di filosofia da consultare». E c'è anche un ricordo, che va al di là delle parole: «Perfino mio figlio, che era medico, mi ha aiutato cercando per me su Internet il testo del giuramento di lppocrate, altrove introvabile». Un'altra intera vacanza gli rubò, ma con che totale piacere, il primo Wilbur Smith di Come il mare, sua assoluta scoperta. E, forse non a caso, questo è imo tra i quattro titoli con i quali è nata in questi giorni, Segrate sul INSCHIALLAH Oriana fallaci COME IL MARE Wilbur Smith IL NOME DELLA ROSA Umberto Eco CONGO Michael Crichton ognuno L. 6500 Giane MILANO Mario Spagnol A destra: Gian Arturo Ferrari e Livio Garzanti Quattro titoli al mese, in edicola e in libreria ognuno a 6500 lire: si comincia con Eco Oriana Fallaci. Wilbur Smith ( 'richlon chi va là, i Miti non sono più soli, la collana SuperPocket che propone bestseller, tutti di autori «sotto diritti», quindi attualissimi, da Eco a King, dalla Fallaci a Crichton, al ritmo di 4 al mese, in libreria come in edicola, con un prezzo di qualche centinaio di lire inferiore alla premiatissima (dal pubblico) «sorellastra» mondadoriana e creatura di Gian Arturo Ferrari. Ma l'evento va oltre a prezzi, titoli, campagna promozionale miliardaria, delizioso spot tv. Perché sancisce, anche se (e guai non fosse così) per questa sola avventura, un'unione mai vista prima d'ora nell'editoria italiana, dieci testate tutte importanti che, fifty fifty, rappresentano due gruppi storici: Rizzoli (con Bompiani, Fabbri, Sonzogno, Sansoni) e Longanesi (con Guanda, Corbaccio, Salani, e un po' anomala, Garzanti), conduzione completamente in tandem, nella quale però è impossibile non vedere in Spagnol il demiurgo, anche perché da lui stesso tentata più d'una volta nel suo quarantennio e oltre di militanza editoriale, tra Feltrinelli e Mondadori, tra vertice Rizzoli e approdo societario in Longanesi. «All'epoca della nascita degli Oscar, vedendo il risclùo di un'eccessiva frammentazione nel mercato del tascabile, bussammo con Feltrinelli alla porta dei Fabbri, fu un incontro divertente quanto inconcludente. Tentammo poi con Romano della Garzanti, l'accordo pareva vicino, ma alla fine fallì. Allora successe che ogni editore italiano fece il suo tascabile. Raschiando il fondo delle proprie risorse. Invece una collana di mass market richiede prima di tutto un catalogo molto nutrito e fornito di titoli popolari, magari anche raffinatissimi ma capaci di attirare un largo pubblico, quello che sino ad oggi solo Mondadori, la casa editrice "par exellence" può vantare (la Longanesi, negli Amù 60, bruciò il suo nella corsa verso il tascabile) e poi una produzione in grado di sorreggerlo nel tempo. A meno di non accontentarsi di sparare quattro cartucce e poi ritirare subito le munizioni». Oggi il pool Rizzoli-Longa- dfield e i Gaarder e anni più quieti, ha raggiunto nel '96 oltre 90 miliardi di fatturato con mia crescita tra '90 e oggi nel settore della «varia», narrativa e saggistica di 63 miliardi rispetto ai 111 dell'incremento nazionale.

Luoghi citati: Congo, Milano, Segrate, Sofia