Contorno, una protezione ormai in bilico

Contorno, una prolezione ormai in bilico Contorno, una prolezione ormai in bilico La commissione decide sul futuro del pentito finito in manette Altri sostengono che in realtà non esistono automatismi, che nel caso specifico va verificato se c'è contemporaneità tra protezione e reati, che comunque non si può togliere la tutela ai familiari del pentito. Il caso, insomma, va analizzato sotto vari aspetti e potrebbe trovare una soluzione già oggi oppure avere bisogno di una miniistruttoria amministrativa. Nel frattempo, Contorno aspetta in carcere di incontrare nuovamente i magistrati che l'accusano di aver trafficato in eroina e cocaina, mentre i familiari che vivevano con lui sarebbero già stati trasferiti altrove. Sotto protezione infatti - e cioè con identità nuove, in loca¬ pentito ci sarà la prossima settimana, i pm romani Saviotti e Pira vogliono conoscere altri dettagli da «Coriolano» e soprattutto avere spiegazioni più convincenti di quelle fornite finora. L'inchiesta, inoltre, ha fatto sì che la procura di Roma riaprisse un vecchio fascicolo, a suo tempo archiviato, nei confronti del trafficante colombiano Nicolas De Jesus Molina Cadena, collegato agli uomini del «cartello di Medellìn». Molina è stato ucciso alcuni anni fa, ma in quell'inchiesta comparivano altri personaggi italiani che invece sono vivi e vegeti; all'epoca della prima indagine se la cavarono con l'archiviazione, ma ora - dopo le dichiarazioni della sorella di Molina, che ha tirato in ballo Contorno - quell'inchiesta si potrebbe portare a nuovi sviluppi. lità ritenute sicure, e con sussidi - vivono una decina di familiari del pentito: la moglie e il figlio, i suoceri, due fratelli con le rispettive famiglie. Tutte persone inserite nel programma perché in passato la vendetta mafiosa non ha risparmiato i parenti di Contorno. E il pericolo di ritorsioni da parte di Cosa Nostra è stata ribadita dallo stesso giudice che ha firmato l'ordine di arresto di «Coriolano della Floresta». Come ha ricordato il procuratore animafia Vigna, Contorno è sfuggito per caso ad un attentato mafioso nell'aprile '94. Anche per questo non è detto, che, se pure lui dovesse essere escluso da alcuni benefici come ad esempio lo stipendio mensile, ciò accadrà anche per i familiari protetti. Il nuovo interrogatorio del «5 Come c'era da aspettarsi, l'arresto di Contorno ha riaperto le polemiche sull'uso dei pentiti. Il presidente dell'Antimafia Del Turco ricorda che «è un errore trasformare i collaboranti in personaggi esemplari». La deputata di Forza Italia Tiziana Maiolo ipotizza addirittura che la recente notizia di un progetto di attentato al procuratore di Palermo Caselli sia stata diffusa per smorzare in anticipo le prevedibili diatribe sul caso Contorno. E lo stesso Giancarlo Caselli ha difeso in diretta tv, a «Tg3 prima serata», il ruolo dei pentiti: «Su di loro ho sentito molte banalità. Eppure il bilancio è positivo: hanno evitato nuovi lutti. Senza i collaboratori non saremmo qui a fare dibattiti sulla mafia, ma i conti con nuove stragi, altri morti». Igio. bia.j Fabio Potetti 4

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