«E' una truffa di Roma Non spostate i trattori» di Giovanni Cerruti

«P una truffa di Roma Non spostate i trattori» «P una truffa di Roma Non spostate i trattori» dinatore Aldo Bettinelli, già consigliere regionale lombardo, a Renato Scarpa, già assessore all'Agricoltura in Friuli. Ieri, a Verona, nella quasi rissa con la polizia, gli allevatori erano guidati dal parlamentare Stefano Signorini. E a Venezia, stessa scena, dal senatore Antonio Serena e dal segretario della Liga Veneta Fabrizio Comencini. Chi in queste due settimane è salito sul trattore, chi si è steso per la strada, sapeva di avere una sponda nella Lega. Ma da ieri sera, dalla conferenza stampa di Maroni, hanno deciso di giocare allo scoperto la loro partita «padana». Resistere! Così, quando al Tg3 è comparso il faccione di Giovanni Robusti («le manifestazioni dure e forti sono finite»), nella sede di via Bellerio le sue parole non sono piaciute. «Riconosciamo la buona volontà di chi ha condotto la battaglia - commenta Maroni - però manca la vittoria». Manca, manchereb- Il pentito Totuccio Contorno PROMA OTREBBE decidersi già oggi il destino del pentito Totuccio Contorno, arrestato mercoledì con l'accusa di traffico di droga. La commissione ministeriale che si occupa dei collaboratori di giustizia è convocata come tutte le settimane e il «caso Contorno» non è all'ordine del giorno, ma potrebbe essere inserito all'ultimo momento. Qualcuno, come il magistrato Piero Grasso, che ha fatto parte fino a poco tempo fa della commissione, dice che, se i reati contestati al pentito sono stati commessi mentre viveva sotto protezione, «il programma sarà sospeso, perché in questi casi la revoca è automatica». «Siamo pronti a marciare su Bruxelles» «E dopo la guerra del latte toccherà al vino» be, lo scontro tra Padania e Roma. «Questo non è un conflitto politico, è un conflitto sociale. Andremo a Bruxelles - è ancora Maroni - dicendo di essere i legittimi rappresentanti di una terra penalizzata. E' un conflitto sociale che fa parte dell'insolubile conflitto tra la Padania e Roma. L'unica agricoltura riconosciuta dallo Stato italiano è quella calabra, pugliese e campana. Con il decreto Prodi si offrono incentivi per l'abbattimento delle vacche. Bene, vuol dire che per risolvere il problema delle quote latte si vuole eliminare la nostra produzione». Bossi, dalla conferenza stampa, si tiene lontano. Ma l'annuncio, sempre di Maroni, Caselli: «Tropp che il 20 aprile si terrà il referendum sull'indipendenza della Padania fa capire che la Lega ha tutto l'interesse a tenere alta la temperatura. «Dopo il latte ci sarà il vino», è sicuro Enrico Cavaliere. Con la stessa tattica, un po' maoista, dell'appoggiare le rivendicazioni senza troppo esporsi. Anzi, accreditarsi come gli unici difensori della categoria. «Noi partiamo dal presupposto che è stata commessa una grave ingiustizia ai danni della terra che rappresentiamo, e il governo italiano insiste nell'errore», chiude Maroni. Bossi, nel suo uffi- II leghista II leghista Roberto Maroni ciò, concede un «forse c'è stata mancanza di coraggio, dovevano andare fino in t'ondo». E se oggi dovessero decidere di andare in fondo, di tornare sui trattori, nessuna paura. «La guardia padana sarà lì. Resistenza passiva». Giovanni Cerruti pe banalità sui collaboranti, ma il bilancio è positivo. H

Luoghi citati: Bruxelles, Friuli, Roma, Venezia, Verona