«Non ho la patente, lasciatemi l'auto blu»
«Non ho la patente, lasciatemi lauto blu» «Non ho la patente, lasciatemi lauto blu» ROMA. E' da qualche giorno che Ciriaco De Mita va scherzando in Transatlantico su questa storia del ritiro dell'auto blu alle ex cariche dello Stato. Ma a sentirgli fare quei discorsi tra il serio e il faceto si capisce che la novità non gli deve essere piaciuta. «Io non sono come Cossiga - dice ridendoci su - che se la prende perché dice di averle restituite, mentre si sa che ha diritto ad altre due. Io penso solo al problema irrisolvibile che ho di fronte: non ho mai preso la patente». In soccorso di De Mita interviene un personaggio con cui l'ex segretario de ha stretto altri». Inutile scomodare la legge per regolamentare questa materia: basta «la capacità, all'interno, di difendere il prestigio, la dignità, la solennità; l'indispensabilità della categoria». E il rimbrotto quirinalizio passa dagli articoli ingannevoli ai titoli che, a volte, non aderiscono al testo: «So che, spesso, amicizia in questi mesi, Lucio Colletti. Inutile dire che su un argomento del genere il professore di Forza Italia - che non risparmierebbe una battuta perfino sui morti - ci va a nozze. Infatti, Colletti si chiede: «Ma di che si preoccupa Ciriaco?», fa una pausa e riprende: «Lui abita vicino a Montecitorio. Eppoi potrebbe risolvere i suoi problemi in un altro modo. Lui è nativo di Nusco, no? Secondo me gli ci vorrebbe poco a trovare un nuschese disposto a portarlo in giro, per dirla alla romana, a "cavacecio", cioè a cavalcioni sulle spalle». [au. min.] non dipendono da quelli che scrivono il pezzo», ma dovrebbero essere proprio loro, gli autori, «a sentire l'esigenza di tutelare la propria merce» facendo osservare che si possono fare «titoli più vivaci» ma che non distorcano il senso del proprio lavoro. Al fondo di un tunnel di errori («due, tre, dieci») sta pro¬ prio la «svalutazione» di un mestiere «che ha come primo compito il rispetto della verità su cui si fonda la libertà». Divisi i giudizi di giornalisti e politici sulla presa di posizione presidenziale. Nel coro dei «favorevoli», tra gli altri, Vittorio Orefice, Luigi Contu, segretario della stampa parlamentare
Persone citate: Ciriaco De Mita, Colletti, Cossiga, De Mita, Lucio Colletti, Luigi Contu, Vittorio Orefice
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