Pioggia di critiche sulla Consulta
Ammessi soltanto un terzo dei referendum proposti, alle urne nella tarda primavera Ammessi soltanto un terzo dei referendum proposti, alle urne nella tarda primavera Pioggia eli critiche sullo Consulte! Protesta il Polo, pds deluso. Pannello,: giudici fuorilegge LA PAROLA ORA PASSA ALLA POLITICA UNDICI i referendum ammessi, diciannove gli esclusi. Resta, per il momento, difficile poter valutare, senza rischiare giudizi sommari, un risultato come questo, in assenza delle motivazioni che stanno alla base delle singole pronunce adottate dalla Corte, motivazioni che saranno rese note soltanto tra una decina di giorni. Si può, peraltro, tentare di ricostruire il percorso che sembra avere orientato le scelte del nostro organo di giustizia costituzionale. Una prima valutazione investe il semplice dato quantitativo. Nelle ultime tre tornate referendarie (quelle del 1993, del 1994 e del 1995) la Corte aveva ammesso 24 referendum sui 35 proposti, con un rapporto a favore dell'ammissibilità che superava i due terzi delle richieste avanzate. Oggi questo rapporto si è sostanzialmente rovesciato. Come molti avevano da tempo pronosticato, la Corte, di fronte alla crescita geometrica dei quesiti referendari, ha ritenuto di stringere i freni e di ispirarsi a criteri più selettivi di quelli seguiti in passato. Percorrendo questa strada, la Corte sembra aver voluto rafforzare in primo luogo la «consapevolezza» delle scelte referendarie, cioè l'esigenza che il corpo elettorale, in ciascuna tornata, sia posto nelle condizioni di valutare il significato non solo dei singoli quesiti proposti, ma anche dell'operazione referendaria considerata nel suo complesso. Dunque, sfavore per i referendum plurimi, quando la molteplicità dei quesiti sia venuta a superare determinate soglie, creando effetti di «oscuramento» nel disegno complessivo Enzo Cheli CONTINUA A PAG. 6 SETTIMA COLONNA [""berlusconiI ROMA. Finalmente, dopo la più lunga camera di consiglio mai registrata alla Corte Costituzionale (oltre cento ore di discussione) è arrivata ieri pomeriggio la decisione ufficiale sui trenta referendum (18 proposti da Pannella, dodici dalle Regioni). Come annunciato dalle indiscrezioni, la Consulta ha falcidiato le proposte. Alla fine, solo 11 quesiti sono stati ammessi. Di questi, poi, almeno 7 potrebbero essere superati dal Parlamento con l'approvazione di alcune leggi già in marcia. Le motivazioni si conosceranno tra una settimana. Durissima la replica di Marco Pannella, che accusa Scalfaro, che definisce un «usurpatore» e che «ha invitato la Corte a violare la legge uccidendo i quesiti. Pacciani fa molto meno male al Paese di questi giudici e di questi presidenti della Repubblica. Questi sono peggio del fascismo, che almeno era legale, ma questi sono dei fuorilegge e dovrebbero finire in una corte di giustizia». Costanzo, Grignetti, Martini e Meli ALLE PAG. 2, 3 E 6 intervista con sartori GLI UNDICI SI' DELLA CORTE ■ CARRIERA DEI MAGISTRATI. Il referendum propone di vincolare gli scarti di carriera dei magistrati a un concorso. Oggi si tiene conto dell'anzianità di servizio. Il INCARICHI DEI MAGISTRATI. Vietati incarichi extragiudiziari ai magistrati (arbitrati e collaudi di opere pubbliche). ■ GOLDEN SHAKE. Si propone di abolire la possibilità dello Stato di esercitare il controllo sulle aziende privatizzate. ■ OBIEZIONE DI COSCIENZA. I giovani di leva potrebbeio accedere all'obiezione di coscienza mediante autocertificazione. Verrebbe così abolito il parere vincolante della commissione di valutazione. ■ CACCIA. Divieto ai cacciatori di accedere ai fondi privati senza l'autorizzazione di proprietari e coltivatori. ■ ORDINE DEI GIORNALISTI. Abolizione dell'Ordine dei giornalisti e della legge che permette soltanto agli iscritti di dirigere una pubblicazione. ■ MINISTERO RISORSE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI. Il referendum ne propone l'abrogazione. ■ CONTROLLI STATALI. Abrogazione del sistema dei controlli statali sugli atti amministrativi delle Regioni. ■ CONTROLLI REGIONALI. Si chiede di abrogare i controlli di legittimità del Coreco sugli atti amministrativi di Comuni e Province. ■ SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI. Cancellazione di questa figura. H CONCORSI UNICI. Abrogazione degli articoli di legge che impediscono di assumere personale attraverso concorsi banditi dalle singole amministrazioni.
Persone citate: Della Corte, Enzo Cheli, Grignetti, Marco Pannella, Meli, Pacciani, Pannella, Scalfaro
Luoghi citati: Roma
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