Soffocati dai privilegi fiscali e dalle gozzoviglie del Carnevale di Fabrizio Rondolino

Soffocati dai privilegi fiscali e dalle gozzoviglie del Carnevale Soffocati dai privilegi fiscali e dalle gozzoviglie del Carnevale dalla giungla retributiva, tagliando le mensilità extra la tredicesima, i doppi stipendi ai parlamentari, i viaggi gratuiti per i ferrovieri e per l'Alitalia, ripristmando le normali tariffe elettriche e telefoniche ai dipendenti Enel e Telecom, revocando il fondo speciale dei dipendenti del Tesoro, ecc., considerato, tra l'altro che, nessuno di questi dipendenti, alla pari dei colleghi meno fortunati, rinuncia agli scioperi per conseguire normali miglioramenti retributivi. Dal dopoguerra ad oggi è passato più di mezzo secolo, non è quindi più giustificabile che privilegi, forse giustificabili ieri, possano perpertuarsi con danno per la pace sociale, con pregiudizio per la dignità professionale, e soprattutto con conseguenze pesanti per il bilancio dello Stato. Fortunato Tiretti, Padova Senza latte non si vince la guerra A cosa serve avere un esercito ed un mmistero della Difesa, quando la carne, il latte, il conùoustibile arrivano dall'estero? Perdiamo la guerra solo a farci mancare queste cose. I trasporti devono tornare nel loro ambito di costo improduttivo, da ridurre al massimo. Quindi la produzione di ciò che è necessario per vivere va situata il più vicino possibile alle città. Infine se non produciamo a sufficienza latte per noi, significa che non possiamo esportarne nei Paesi extraeuropei. E perché? Angelo Mosso Baccanali e sfrenatezze per quattro stagioni «Carnevale»: dal latino camera levare, «levare la carne», secondo le prescrizioni del digiuno della quaresima, di cui la mezzanotte del Martedì grasso segna l'inizio; o carrus navalis, carro del mare, il veicolo a forma d'imbarcazione, montato su ruote, in uso nelle antiche processioni ateniesi in onore di Dionisio: mascherate, promiscue e LA LETTERA DI O.d.B. amo imali natismi dini e pastori, difficilmente avrebbe potuto insegnargli l'amore disinteressato per i loro animali: servivano e basta. Però Gesù si è preoccupato di evitare inutili sofferenze insegnando agli uomini ad amare Dio con il proprio cuore e non con sacrifici di quantità di animali. E che dire di Noè? Perché mai avrebbe avuto da Dio l'ordine di salvare dalle acque una coppia di ogni tipo di animali (e non soltanto di quelli a lui più utili?). Come vede non ho nemmeno parlato di San Francesco che pure insegnò agli abitanti di Gubbio come ammansire il lupo portandogli essi stessi il necessario per sfamarsi. Fatta eccezione per il pensiero, ci somigliamo tanto noi e gli animali: sia che discendiamo da un unico antenato, sia che Dio ci abbia creato entrambi separatamente! Dovremmo, quindi, sentirci tutti uniti nell'amore di Dio per tutte le sue creature, evitando fanatismi di ogni genere. Con i più cordiali saluti, e un grazie per l'attenzione...». Sono io che devo ringraziare lei, gentilissima Signora Durando, e la sua amica per la collaborazione. Non si sbaglia mai a riflettere. Stimatissimo Signor Del Buono, ancora una volta le scrivo a proposito di un fatto di qualche giorno fa: la nota omelia del parroco di San Secondo. Ne abbiamo parlato con una amica, ed abbiamo fatto alcune considerazioni. L'homo habilis, e l'homo sapiens, si è servito per millenni degli animali, li ha utilizzati per il suo benessere, li ha addomesticati quando gli erano utili. Poi l'homo sapiens sapiens, in possesso delle armi fornitegli dalla chimica, dalla biologia ecc. ecc., di alcuni non ha più avuto bisogno pur continuando a servirsi per i suoi usi di altri... Mariacarla Durando, Torino GENTILE Signora Durando, tutto lo spazio di questa rubrica è suo. «Nel frattempo», lei dice, «aveva anche distrutto, per le proprie esigenze, gli habitat di questi animali. Ed ora vuole che muoiano di fame e malattie gli esemplari che, da lui stesso abbandonati negli anni, si sono adattati a vivergli in qualche modo accanto! Vorrei sottolineare un altro aspetto della questione: il grande dolore che esiste nel mondo, per uomini e animali. Se vogliamo, questo dolore sarebbe giustificato solo per gli uomini (dal peccato originale) mentre gli animali soffrono (tanto!) in piena innocenza. Potremmo pensare anche per loro ad una forma di sopravvivenza dopo la morte? A risarcimento dei più sfortunati... Gesù visse in una società di conta- Amigli ansenza fa mondo romano. Si dice che da qualche anno il Fasching di Monaco sia in decadenza, come del resto qui da noi il Carnevale. La tradizione si va perdendo perché ormai non c'è più bisogno di un particolare tempo dell'anno per abbandonare costumi e convenzioni. Modi di vivere, di ballare, di vestire si sono impadroniti della nostra società, immergendoci in un universale, gigantesco, gaudente Carnevale a quattro stagioni. Alberto Bertone, Moncalieri L'Iran condanna le armi chimiche L'Ufficio stampa dell'ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran a Roma, in relazione all'intervista con l'ambasciatore del regime occupante di Qods, intitolata: «Europa, pazienta e la pace crescerà», smentisce categoricamente le accuse rivolte dalla suddetta persona alla Repubblica Islamica dell'Iran ed informa che il governo iraniano ha sempre condannato qualsiasi atto di produzione, immagazzinamento ed uso delle armi biologiche e chimiche e le considera una grande minaccia rivolta alla pace globale. L'Iran figura tra i primi firmatari del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari nonché della Convenzione internazionale di non proliferazione delle armi chimiche ed ha anche incoraggiato altri Paesi ad aderire ai suddetti trattati. L'accusa dell'ambasciatore del regime occupante di Qods rivolta al nostro Paese giunge mentre il detto regime si è sempre rifiutato di firmare questi trattati internazionali e con le sue azioni, esempi lampanti della violazione delle leggi internazionali, minaccia seriamente la pace e la sicurezza mediorientali e globali. Per quanto riguarda l'accusa dell'antisemitismo rivolta al nostro Paese da parte della suddetta persona, si rammenta che in Iran tutte le minoranze religiose, specialmente gli ebrei, non solo godono degù stessi diritti degli altri ma sono anche rappresentati in Parlamento, mentre il regime sionistico è un esempio del razzismo in tutto il mondo. In fine, anche La lampa saprà che Iran e Italia sono rrivati ad una tale crescita politicala basare i loro rapporti bilateralunicamente sui propri interessi nzionab e pertanto l'intervistato nn è assolutamente aualificato i commentare tali rapporti. Ufficio Stampa Amhsciata della Repuhbica Isamica dell'Irai Roma Giappone, i partiti al governo Nel resocontare l'interverto dell'on. D'Alema in occasioe della presentazione del libro di Guseppe Vacca Vent'anni dopo, Monella Rampino su La Stampa diiri riferisce dello «sconcerto» che .vrebbe percorso la sala allorché l'ai. D'Alema ha spiegato che i pariti aderenti all'Internazionale scialista «governano un nùliardo diiersone in tutto il mondo, dall'Idia al Giappone». «Ma in Giappeie - si chiede la signora Rampino- al governo non c'è la destra?». No, in Giappone non governa la detra. Lo scorso 7 novembre, infatti,Ryutaro Hashimoto, leader del Prtito liberaldemocratico, è state eletto primo ministro con i voti lei suo partito, del piccolo partito Jakigake e del Partito socialdemcratico giapponese (membro dell'fcternazionale socialista) sulla bas di un accordo programmatico cheprevede in particolare una profcida riforma amministrativa già nsssa in cantiere e che dovrà esserejpprovata dalla Dieta giapponesel'anno prossimo. Il Partito socialdemocratico giapponese, dunque, p>r non esprimendo propri ministri, parte organica della maggioranza he governa il Giappone. Fabrizio Rondolino,Roma AddettOitampa di Massimo TAIema Ringrazio Fabrizio Rondolùo per la precisazione. Massimo D'ulema ha ragione: al sostegno estero) di Hashimoto ci sono i sociabÌEi. Ma si tratta di socialisti di tipo pxticolare, nazionalisti e statalisti! [a. r.]