E gay? Sarà un ottimo padre

POLEMICA. Lo scrittore attacca la risoluzione del Parlamento europeo restrittiva nei confronti degli omosessuali POLEMICA. Lo scrittore attacca la risoluzione del Parlamento europeo restrittiva nei confronti degli omosessuali E' gay? Sarà un ottimo padre Busi: nelle adozioni la sessualità non c'entra «Contano i valori morali e sociali Una coppia etero non dà maggiori garanzie» LA recente risoluzione (dicembre '96) del Parlamento di Strasburgo di non permettere ai gay di adottare I un bambino è tabnente ridicola che non sono andato oltre i titoli di giornale che ne annunciavano le motivazioni (le conoscevo già). Ora, io non capisco davvero quali apriorismi garantisti assoluti o relativi possa mai comportare l'inclinazione sessuale della singola persona o delle coppie nella decisione, in qualche modo istituzionale, di affidar loro o no un bimbo senza genitori naturali: è lesiva della dignità umana in sé la discriminazione strasburghese che una certa - e non altra - scelta sessuale comporti una maggiore qualità etico-sociale o grado di affidabilità complessiva neh'assegnare a qualcuno - e quindi non a qualcun altro - la facoltà di tirar su al meglio una creatura abbandonata. Ma davvero, a mente lucida, c'è qualcuno che in caso di necessità, e potendo scegliere, affiderebbe il proprio figlio a una persona in base alla sua sessualità dichiarata e non alla luce di quanto (quel poco che) trapela dei suoi valori morali, sociali, religiosi, economici, politici? e davvero un «padre» e una «madre» sono, in quanto coppia, di maggior garanzia per il benessere dell'adottando di quanto non lo siano due «pachi», due «madri» o addirittura uno o una soltanto? Una coppia sposata di per sé, ed è comprovato universalmente, non è più garanzia di alcunché, né di moralità, né di stabilità, ne di durata, né di rispetto dell'equilibrio psicofisico dei suoi figli, vuoi naturali vuoi adottivi, e non più, in ogni caso, di quanto non lo sia una persona singola, omo o etero che sia. A chi, sano di principi e non marcio di pregiudizi, può mai importare che una persona preferisca una sessualità a un'altra a patto che sia una persona perbene di fatto e non perbenista di facciata e basta? C'è qualcuno che pensa che se, per esempio, io, ufficialmente omosessuale e celibe, laico e contrario a ogni verità rivelata, decidessi di voler adottare un bambino non sarebbe per farne il bambino e poi l'adulto più felice del mondo? qualcuno a posto di mente potrebbe mai pensare che le mie motivazioni sarebbero di per sé strane'! o che comunque l'influenza culturale che subirebbe il bambino da me adottato lo porterebbe inevitabilmente verso l'omosessualità? La mia risposta qui è netta: e se così anche fosse, dove sta - e ci risiamo - il problema? Come non rappresenterebbe alcun problema, per me, se l'adottato decidesse di prendere la tonaca o il velo : potremmo avere dei contrasti sulla scelta del tessuto e dello stilista ma, al di là dell'abito che ne deve fare un monaco o una monaca, sarei il suo primo alleato. Rimarrei stupito, vedrei vanificati anni e anni di ammonimenti a non prendere gli ordini da nessuno, ma niente più. Basta non mi scriva una furbastra libressa con la parola «anima» nel titolo e gli darei la mia benedizione. Gasata o «naturale», laica o religiosa, nomade o stanziale, omo o etero, una persona non è sempre umana e preziosa? e se invece il mio ipotetico figlio adottivo decidesse di restare casto, senza per questo prendere gli ordini religiosi o anche prendendoli o prendendoli per restare casto solo ufficialmente, sarebbe forse meno persona di chi va a donne o a uomini o a entrambi, di chi si sposa, divorzia, si risposa, diventa finalmente e felicemente Avanza la giungla dei benefit retributivi L'indecorosa vicenda della I otteria Italia ha scoperto un altro fianco all'inesplicabile mosaico che caratterizza i trattamenti retributivi dei dipendenti pubblici e del parastato. Si apprende, infatti, che i premi delle lotterie, del gratta e vinci, del lotto, ecc, non pagati, non restano nelle casse dell'erario ma affluiscono in un fondo speciale che alimenta i trattamenti retributivi e previdenziali dei dipendenti del ministero del Tesoro, dando origine ad un integrazione salariale. Il sospetto che la diffusa litigiosità tra premiati e amministrazione pubblica trovi incentivo da questa prassi non è fuori luogo. Quindi non ci sono solo le mensilità aggiuntive dei dipendenti della Banca d'Italia, i viaggi gratuiti dei dipendenti e dei familiari delle FF.SS. e dell'Alitalia, le tariffe agevolate dei dipendenti Enel e Teleconi, per non parlare di parlamentari che conservano la titolarità e gli stipendi delle facoltà universitarie, per ricordare alcuni dei casi più a portata di mano. La giungla retributiva si infittisce e avanza, alimentando odiosi ma inevitabili confronti tra persone che svolgono uguali mansioni e assumono analoghi rischi provocando giusti interrogativi sul ruolo degli organi di controllo e dei sindacati. Sugli organi di controllo, Corte dei conti anzitutto, per sapere quali nuove norme, dopo l'abolizione dei diritti causali, autorizzano retribuzioni e benefit i cui oneri, sia nel caso dello statale sia del parastatale, finiscono per ricadere sul pubblico bilancio. Verso i sindacati, per chiederci se l'obiettivo della dignità professionale che dovrebbero perseguire, sia compatibile con le disparità retributive. In questi giorni, da più parti, sichiedono tagli per alleggerire le spese dello Stato sociale e facilitare il rientro del bilancio nei parametri di Maastricht. Non sarebbe più giusto, prima di tagliare lo Stato sociale, baby pensioni incluse (visto che dopo tutto hanno consentito nuova occupazione) recuperare CI IE'sicuramente una buona dose di pre/ giudizio nella risoluzione presa dal Parlamento di Strasburgo, di non concedere ai gay di adottare un bambino. I D'altra parte gli organismi governativi e politici non sono per loro natura tesi all'innovazione, o a soppesare quali comportamenti debbano essere rivalutati alla luce di nuovi atteggiamenti psicologici, sociali ed etici. Un Parlamento legifera piuttosto in modo da crearsi i minori problemi possibili, cercando di interpretare la volontà popolare dalla quale si attende il consenso. Ed il consenso è tanto maggiore quanto più si fa ricorso agli stereotipi ed ai pregiudizi che, a nostra stessa msaputa, informano e inficiano quelle convinzioni che ingenuamente crediamo dettate soltanto dalla ragione. In realtà non si potrebbe affermare ai tempi LETTERE AL GIORNALE Qui sopra, una manifestazione gay; a sinis in fatto di civiltà. Che m'importa se uno è calvo o ha i capelli ricci o lisci a condizione che abbia una testa e, ma questo solo come optional, magari pure un pensiero? Per dirne un'altra, quale perverso meccanismo civilistico e burocratico ha permesso fino ad ora che una donna accorata, di grande energia, di sicura indipendenza economica come Dalila Di Lazzaro (oltretutto madre orbata che già ha dimostrato di aver saputo tirar su da sola e splendidamente l'unico suo figlio ora defunto e resistendo a quei tempi a tutte le sirene abortiste) non abbia ancora potuto adottare il bambino da lei tanto agognato? c'è un orfanello al mondo che, per quanto ignaro, vedendola non so¬ impari quattro lingue, consegua due lauree e almeno un master in economia o nel ricamo al tombolo, suoni uno strumento, faccia sci, equitazione e nuoto, e ami i Sonetti di Shakespeare, Le sorelle Materassi di Palazzeschi e (ma questo non è indispensabile) almeno L'amore è una budella gentile del suo papà. Ma poi, anche se decidesse di fare solo lo shampista o la donna in carriera o addirittura si desse alla politica, pazienza, non mi lascerei torturare più di tanto dal destino, se è avverso solo a me e non a lei o lui che sia. Una sessualità tale o talaltra, la sessualità in sé, come la razza o la religione, non è un granché come nastro di partenza se si vuole davvero arrivare da qualche parte onanista incallito e così via? Sarebbe il mio bambino sempre e comunque, difenderei a spada tratta la sua poetica sessuale (nella quale, detto per inciso, non vorrei mischiarmi troppo, fermo restando che lo tutelerei da ogni forma di stupro e di pregiudizio in questo senso) e non m'importerebbe alcunché - non avrei apriorismi sessisti - di cosa fa delle sue ghiandole preposte a un qualche anelito, slancio, illusione, sogno d'amore: se ne ha uno, quello che ha è quello perfetto. Mi basterebbe che egli (seppure, detto en passant, potendo scegliere, sceglierei una bambina) sia onesto, leale, coraggioso, abbia il senso del dovere e della carità, sviluppi un'etica universalistica e non familistica, tra, Aldo Busi sostenitore della necessità di gnerebbe di poter essere coccolato e accudito da lei? I cinici storceranno il naso, ma talvolta non si capisce niente delle motivazioni e delle azioni di un uomo, di una donna, se non si capisce che, al di là di tutte le disquisizioni sull'egoismo, il narcisismo, l'ansia di protagonismo, c'è un semplice e verissimo spirito di servizio, una sete di giustizia per i più bisognosi (e per sé medesimi, ovviamente), un affetto profondo (insanabile...) per gli offesi e gli umiliati, la volontà di correre in soccorso, la frustrazione di non poterlo fare... Quando io vedo Oriella Dorella a spasso con i suoi due bambini di origine brasiliana, capisco che (sbaragliando ogni peloso sillogismo psicanalitico) è davvero lei Tilde Giani Gallino con ad aiutare loro, non loro ad jutare lei: io ho chiaro chi ha aiutao chi, altrimenti essi non sprizzerobero tutta quella felicità da tutti pori. Questa signora è regolarment sposata, sì, ma sarebbe cambiatojualcosa nel benessere dei due baibini se, non essendo sposata, e/esse mantenuto la stessa grazia di carattere e, dei suoi mezzi econmici? (Tuttavia, sulla non indispasabilità di quest'ultimo aspetto bisognerebbe aprire un capitolo aparte: uno può essere un imbardalo sorridente e rivelarsi un pezzo i sadico querulo e schizofrenico). Penso che regolarsi personlmente, socialmente e giuridicmente partendo da una sessualità :he oltretutto, per essere quella Chiarata, non sempre corrisponde quella reale: da qui l'impossibibtà i stabilire se tale o talaltra incliazione sessuale comporti di per sé omportamenti di vita più o menoiasilarmente «disordinati») o daa coppietà o dalla singleness sia n sicuro sintomo di barbarie e.tomunque, una patente di stupidit morale e intellettuale, vale i dire politica. Con questa risoluzione ccurantista e superficiale, il Parlaxento di Strasburgo si porta fuori a ogni idea di apertura al progresseociale e viene consegnato definithimente alla agorafobia ideale del assato: penso che da subito si posa trasformarlo in una comune lasserie alsaziana con alle pareti fdeli riproduzioni dei più riusciti sentimentali acquarelli di Hitler. cedere le adozioni agli omosesuali AlddBusi mwsMwUUUifil

Persone citate: Aldo Busi, Busi, Dalila Di Lazzaro, Hitler, Oriella Dorella, Palazzeschi, Shakespeare, Tilde Giani Gallino

Luoghi citati: Italia, Strasburgo