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Credito, decolla il piano Campi Credito, decolla il piano Campi Bianchi: ipoteche ferme, banche in rosso SETTORE CONTRATTI E APPALTI Piazza Palazzo di Città n. 1 Pubblicazione per estratto ai sensi dell art. 8, comma 3, D.Lgs. 157/95 Si rende noto che in data 11.12.1996 è stata esperita asta pubblica n. 111 / 96 per assistenza tecnica triennale per gli anni 1997-1998-1999 di macchine per ufficio. Sistema di aggiudicazione: art. 23 comma 1 lettera a) e art. 25 comma 3D.Lv. 157/95. Offerte ricevute: n. 2 Impresa aggiudicataria: Ing. C. Olivetti & C. Spa, con sede in Ivrea (TO), via Jervis 77, con il ribasso dell'11.1%. Copia integrale del presente avviso è stata pubblicata all'Albo Pretorio di questa Amministrazione ed è stata inviata per la pubblicazione alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ed all'Ufficio Pubblicazioni delle Comunità Europee. Torino, 9 gennaio 1997 IL DIRIGENTE dott.ssa Mariangela Rossato FONDAZIONE "G. STRUMIA" Tel. 011/66.35.617 Avviso per estratto del bando di gara La Banca del Sangue indice yaia a licitazione (invaia ai sensi dell art 9 commi 3 e 4 del 0 Lgs. 358/92 pei la lomilura di anlisien in lase liquida, emazie sensibilizzale pei TPHA. reagenti su colonna in lase solida occorrenli pei un biennio a partire dalla data di aggiudicazione. Le richieste d'invilo, su caria legale, dovranno pervenire enlro le ore 16 del 12 02.1997 a pena d esclusione al seguente indirizzo Banca del Sangue e del Plasma della Cillà di Torino - Segreteria Generale - C.so Dog Motti 14 - 10126 Toiino. Pei le inlormazioni relative ai documenti da allegare alla domanda di partecipazione e per il ritiro del bando di gara rivolgersi alla Segreteria Generale durante I orario d ufficio (8-16) dal lunedi al venerdì Il bando relativo alla yaia di che trattasi e stalo inviato ali Ufficio Pubblicazioni delle Comunità Europee in data 27 gennaio 1997 e all'Ufficio delle Pubblicazioni della Gazzella Ufficiale della Repubblica Italiana in dala 28 gennaio 1997 Il presente avviso non vincola l'Ente. Il presidente dell'AROMA. Torna finalmente in Consiglio dei ministri il ddl Ciampi per le fondazioni bancarie e, questa volta, il «sì» dovrebbe essere garantito. Il sistema creditizio può dunque prepararsi a tirare un sospiro di sollievo e a dare il via al completamento della riorganizzazione del settore. Il passo è necessario per rilanciare un comparto non più florido come una volta, troppo frammentato, vittima delle proprie inefficienze ma anche di quelle esterne. Le aziende di credito, ha denunciato proprio ieri il presidente dell'Abi Tancredi Bianchi, soffrono dei ritardi burocratici e legislativi del Bel Paese, come ad esempio dei «lunghi tempi che caratterizzano le procedure esecutive in Italia», circostanza che «determina un costo complessivo per il sistema di circa 2600 miliardi». 11 «numero uno» dei banchieri, in un discorso ad un convegno, se l'è presa in particolare con i maggiori tempi di escussione delle garanzie ipotecarie («da noi la media è di 5 anni, ma in diversi casi è una delle ipotesi migliori») che determinano un costo finanziario per il ritardo nel recupero dei capitali a garanzia di circa mille miliardi sulle procedure esecutive immobiliari e di 600 miliardi su quelle mobiliari, per un ammontare complessivo di 1600 miliardi a cui vanno aggiunti altri mille miliardi di costi per la gestione amministrativa delle procedure di recupero. «Tali ritardi - ha affermato il direttore centrale dell'Abi, Enrico Granata - obbligano le banche a coprire quest'onere con una riduzione dei valori dei beni immobili presi a garanzia, riflettendosi sul livello dei tassi di impiego nei confronti dell'economia produttiva». , Bianchi Quanto al ddl sulle fondazioni bancarie, quello di oggi è un ritorno, visto che il provvedimento «per il riordino della disciplina civilistica e fiscale degli enti conferenti e della disciplina fiscale delle operazioni di ristrutturazione bancaria» era già stata oggetto di un primo vaglio da parte del Consiglio dei ministri e dell'ufficio legislativo di Palazzo Chigi. La messa a punto del nuovo testo del ddl delega sulle fondazioni bancarie, che rappresenta la base giuridica per 0 processo di privatizzazione delle spa bancarie anche attraverso incentivi fiscali, è stata però piuttosto laboriosa. Il «nuovo» passaggio in Consiglio dei ministri aveva subito più di un rinvio, tanto che da più parti era stato ipotizzato uno scontro tra Tesoro e presidenza del Consiglio. Più probabilmente, a parte qualche frizione sul ruolo dell'authority e sulla natura giuridica delle fondazioni, i ritardi sono stati provocati da questioni tecniche. Dopo il primo passaggio in Consiglio dei ministri, sono state formulate una serie di osservazioni. Quelle del ministro delle Finanze sono state recepite rapidamente, ma il Tesoro ha chiesto che i rilievi di Palazzo Chigi fossero formulati in modo più circostanziato, tenendo conto anche dei pareri dei dicasteri interessati. Di qui, dopo la richiesta di ulteriori chiarimenti, il ritardo tecnico che ha fatto slittare a domani il nuovo esame da parte del Consiglio dei ministri. Tra l'altro, il testo definitivo starebbe subendo in queste ore gli ultimi ritocchi e, secondo quanto si apprende, il Tesoro non avrebbe recepito integralmente le osservazioni di Palazzo Chigi. Il presidente dell'Abi, Bianchi IL COMMISSARIO STRAORDINARIO prof Camillo Rosso tv ^ Primo produttore mondiale di pannelli metallici coibentati: organizza un meeting per la presentazione dei nuovi prodotti. 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