Benazir condannata alle elezioni di Fabio Galvano

I sondaggi danno gli islamici moderati in vantaggio sulla Bhutto (e sull'ex star del cricket) I sondaggi danno gli islamici moderati in vantaggio sulla Bhutto (e sull'ex star del cricket) Benozir condannata alle elezioni La Corte Suprema respinge Usuo ricorso contro lo scioglimento del governo deciso nel novembre scorso dal presidente Leghari, il Pakistan vota lunedì le; e infatti la campagna di Imran Khan, 43 anni, si è incagliata sulle accuse di una sua ex amante, l'ereditiera inglese Sita White, che l'ha additato come padre di sua figlia Tyrian (4 anni). Il voto conservatore, soprattutto delle donne, è svanito. Ecco allora rispuntare nel destino del Pakistan Nawaz Sharif, 47 anni, che in queste elezioni - le quinte in 12 anni spera di rinnovare il successo del 1990, quando in un'analoga situazione - anche allora la Bhutto era stata destituita aveva conquistato il potere. In lui i pakistani moderati vedono un argine all'avanzare del fondamentalismo islamico, che rappresenta oggi uno dei maggiori pericoli interni, non minore di quanto sia - all'esterno - la tensione con l'India per l'annosa disputa sul Kashmir. «Getterò i ladri nell'Indo e trasformerò il volto del Pakistan», proclama Sharif. Ma la crisi economica, che ha provocato un'inflazione galoppante e che ha fatto piombare il Pakistan in un clima di austerità evidente persino nei toni dimessi della campagna elettorale, è la vera sfida del nuovo governo. In realtà tutti sperano che il voto di lunedì restituisca una base democratica al Paese dopo le accuse di «corruzione, nepotismo e malgoverno» lanciate da Leghari a Benazir: i 131 milioni di pakistani sperano di celebrare ad agosto il mezzo secolo del loro Paese dimenticando i 24 anni di dittature militari e i lunghi intermezzi di fragile democrazia. Fabio Galvano L'ex premier Benazir Bhutto deve affront are una difficile campagna elettorale DIPLOMAZIA IMRAN KHAN, ex capitano della nazionale pakistana di cricket, 42 anni, molto noto in Inghilterra per aver sposato due anni fa Jemima Goldsmith, figlia del miliardario inglese Sir James Goldsmith, è accreditato dai sondaggi del 12% delle intenzioni di voto. Primi due punti nel programma del suo Movimento per la Giustizia, fondato l'anno scorso: lotta alla corruzione, piena apertura all'Occidente. ASIF Ali ZARDARI, detto «mister 10 per cento» per la percentuale che secondo i detrattori pretendeva dagli appaltatori al tempo dello strapotere della moglie Benazir, è in carcere, con l'accusa di aver fatto assassinare il fratello dell'ex premier. Le divisioni all'interno della famiglia (e del partito) sono una delle cause dell'indebolimento della posizione elettorale di Benazir, che ha anche cambiato linea politica, spostandosi al centro. GHINWA BHUTTO, la vedova di Murtaza Bhutto. il fratello di Benazir ucciso lo scorso settembre dalla polizia di Karachi e della cui morte - uno degli episodi che spinse il presidente Leghari a sciogliere il governo e indire nuove elezioni - e accusato il marito della Bhutto. guida l'ala ribelle del partito di Benazir, il Ppp, Pakistan People's Party. Dopo il «golpe bianco» di novembre, Benazir ha conosciuto anche gli arresti domiciliari. AKBAR HASHEMIRAFSANJANI, pragmatico leader degli ayatollah iraniani, rappresenta gli interessi di uno dei molti Paesi interessati alle sorti politiche del Pakistan, dove esiste una grande e turbolenta comunità sciita, legata a Teheran. Anche la grande rivale del Pakistan, l'India, attende il responso delle urne, mentre i rispettivi eserciti si fronteggiano nel Kashmir: un dissidio su cui grava la minaccia nucleare. Nella gran battaglia geopolitica che si combatte in Asia centrale, i TALEBAN entrati in autunno a Kabul, appaiono più una pedina che grandi manovratori 1 guerriglieri islamici che hanno messo fuorilegge cine e tv hanno trovato appoggio nel Pakistan, che e garante degli interessi americani nella zona, e ora pare possedere un'ipoteca sul governo di Kabul. Sempre che i miliziani di Massud non riescano a riprendere la capitale. on i ministri degli Esteri dell'Unione

Persone citate: Benazir Bhutto, Bhutto, Goldsmith, Imran Khan, James Goldsmith, Massud, Murtaza Bhutto, Nawaz Sharif, Sita White