I camerati applaudono i tempi di Almirante di Filippo Ceccarelli

I camerati applaudono i tempi di Almirante I camerati applaudono i tempi di Almirante maker pronto a commercializzare pupazzoni di peluche, ha magnificato lo spettacolo a una platea composta di gente perloppiù anziana e quindi abbastanza smagata dal punto di vista televisivo. Sia sul freddo pungente che sulla qualità del prodotlo, Iannarilli non s'è fatto scrupoli. «Bellissimo» diceva, e «interessantissimo», «emozionante», «vedrete i personaggi», «Aimirante che abbraccia Fini: lì nacque An», «i nostri ideali immutabili nel tempo», «grazie di cuore, viva l'Italia, viva An!». E viva Iannarilli - veniva da pensare - dopo un'oretta di noia straziante, rimirando la platea smarri¬ ta, eppure fedele. Intirizzita, eppure ancora capace di articolare un tiepido applauso di circostanza sull'improbabile documentario. Pessimo infatti il sonoro, le immagini rese quasi irriconoscibili dai fari. Ma era il meno. Il più era appunto il contenuto che non era affatto - come s'è capito dopo un quarticello d'ora - «Cinquantanni di storia», ma un pezzo di Tgl del 22 maggio 1988, giorno della morte di Almirante e Romualdi; e del giorno seguente, con 1 cittadini in fila davanti alla camera ardente. Quindi un lentissimo resoconto dei funerali a piazza Navona. Funerali più che rispettabili, beninteso, ma drammaticamente datati e in qualche modo anche un po' impressionanti per via dei continui saluti romani, dei teschi, dei gladi, degli allori, degli gagliardetti, dei «Du-ce! Du-ce!» che risuonavano accavallandosi con la voce di sottofondo: «Un unico, imperioso, incontenibile desiderio» eccetera. Poi la voce stentorea spariva e arrivava la messa, in presa diretta. Ma tutta la messa, al uunto che giunti minuziosamente all'omelia di padre Spiazzi, alla mezz'ora, Iannarilli s'è avvicinato al videoregistratore e ha spinto il tasto dell'avvolgimento veloce. A quel punto, sullo schermo, tutto è cominciato a correre nel silenzio più irreale, per poi fermarsi sull'orazione del giovane e occhialutissimo Firn. Un Fini molto, anzi decisamente troppo old style, per dirla da signori. Per dirla non da signori, un Fini un po' fascista, tutto «onore», «fedeltà», «Italia che non rinnega e non tradisce». Così il filmato bidone sui Cinquanta Anni. «A Fini - commentava un camerata di una certa età mo' jepiace 'a vita bona». Intendeva comoda. Molto più suggestivo, al dunque - anche se per appassionati - il dibattito dei vecchi camerati della sezione. «Bisogna adeguarsi ai tempi che cambiano - osservava il federale Bartolo Gallino -. Cosa succederebbe, ad esempio, se mi presentassi in divisa della Decima Mas?». Una voce dal fondo: «Saresti bellissimo!». Filippo Ceccarelli

Persone citate: Almirante, Bartolo Gallino, Iannarilli, Romualdi

Luoghi citati: Italia