«Non mettete sotto processo i pentiti»

Il superprocuratore spegne le polemiche sul caso Contomo: la sua attendibilità non è in pericolo Il superprocuratore spegne le polemiche sul caso Contomo: la sua attendibilità non è in pericolo «Non mettete sotto processo i pentiti» Vigna: ma chi sbaglia deve essere punito cipio - spiega il super-procuratore - se una persona che commette reati sia o meno attendibile. Il punto centrale, quello che interessa le indagini, sono i riscontri alle dichiarazioni, e solo quelli valgono ad attribuire credibilità alle dichiarazioni. Altrimenti si passa su un piano di giudizi e tipologie per così dire "umane" che non appartengono al nostro lavoro. Anche perché è capitato tante volte di verificare che persone immuni da qualsiasi reato o propensione a delinquere non dicano la verità. Quindi...». Quindi questa brutta storia in cui è incappato - e non è la prima volta - il pentito soprannominato «Coriolano della Floresta», non avrebbe nulla a che vedere con la sua attendibilità. E' quanto conferma Piero Grasso, dieci anni fa giudice a latere nel primo maxi-processo alle cosche e oggi sostituto della Superprocura antimafia. «Non provo sensazioni particolari, né meraviglia - dice . Dieci anni fa Contomo contribuì, con Buscetta, a farci fare il primo grande passo giudiziario contro Cosa Nostra. Poi è caduto in situazioni che dimostrano come non abbia fatto in maniera definitiva e completa il salto verso la legalità, ma questo non ha alcuna attinenza con le sue dichiarazioni». Il destino di Salvatore Contorno, che viveva con le garanzie del programma di protezione stipendio, casa, cambio di iden-

Persone citate: Buscetta, Piero Grasso, Salvatore Contorno