Follini: cari democristiani dovremmo vergognarci

Follini: cari democristiani dovremmo vergognarci Follini: cari democristiani dovremmo vergognarci ROMA. Ne ha parlato prima con uno scettico De Mita, poi con un attento Cossiga. Infine, presa carta e penna, ha scritto un saggio per l'ultimo numero di Liberal, che l'ha pubblicato con un titolo-shock: «Democristiani, vergogniamoci». L'autore è Marco Follini, vicesegretario del ecd, già delegato nazionale dei giovani de a fine Anni Settanta. La sua tesi: non tutta la storia della Balena bianca è da buttare, anzi. Ma se si vuole restituire l'onore politico alla storia de, occorre che gli ex leader rimasti sul campo trovino il coraggio di vuotare il sacco. Scrive Follini: «Si deve chiedere ai protagonisti democristiani una dolorosa sincerità su se stessi. Il silenzio non concede loro più nessuna innocenza. Sarà la confessione, semmai, a meritare loro l'assoluzione». I peccati sono quelli di Tangentopoli, del clientelismo, dei- l'immenso debito pubblico creato dal malgoverno democristiano. Ma invece di fare ammenda, «ogni leader dell'ultima de vede la radice della disfatta nell'orto del proprio vicino. De Mita ne fa carico al Caf. Segni ne fa carico a De Mita. Gli inquisiti di Tangentopoli ne fanno carico a Martinazzoli. Cossiga ne fa carico un po' a tutti. E quasi tutti ne fanno un po' carico ad Andreotti». [r. r.] Enzo Bettiza Marco Follini, vicesegretario del Ccd © 1997 Editrice La Stampa SpA Reg. Trib. di Torino n. 613/1926 Certificato n. 3320 del 13/12/1996 La tiratura di Mercoledì 29 Gennaio 1997 è stata di 485.677 copie

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