Referendum verso la «decimazione»

Indiscrezioni dalla Corte Costituzionale: sarebbero stati bocciati i quesiti sul sistema elettorale Indiscrezioni dalla Corte Costituzionale: sarebbero stati bocciati i quesiti sul sistema elettorale Referendum verso la «decimazione» La furia di Pannella: «Una raffica golpista» L ROMA DALLA REDAZIONE referendum - ha sottolineato il leader di Alleanza nazionale - si tratterebbe di una sentenza emessa con criterio politico e non giuridico». E' prevedibile che le polemiche sulla decisione della Corte non accenneranno a placarsi tanto presto. Anche perché sia la bocciatura di alcuni referendum che la promozione di altri può avere una valenza di un certo tipo sul piano politico. L'inammissibilità dei quesiti elettorali, per esempio, rappresenta una grande boccata d'ossigeno per molti partiti. Mentre se veramente la Corte avesse ammesso il referendum sulla «golden share», questo potrebbe avere conseguenze di tipo opposto. Infatti, eliminate le iniziative referendarie più importanti che potevano avere un effetto di trascinamento sugli elettori, i referendum dichiarati invece ammissibili potrebbero non raggiungere nemmeno il quorum. E questo che cosa significherebbe? Che ha ragione Bertinotti, contrario alle privatizzazioni? E se, viceversa, il quesito sulla «golden share» venisse approvato, Rifondazione risulterebbe sconfitta? Del resto, gli stessi giudici costituzionali devono essersi posti questi interrogativi. Tant'è vero che, secondo alcune voci, il presidente Renato Granata si è trovato più volte in imbarazzo perché il suo voto in alcune occasioni è stato determinante. Sarebbero molto pochi i referendum sopravvissuti all'esame della Corte Costituzionale. Diciotto erano quelli proposti da Marco Pannella, dodici dalle Regioni. E secondo le numerose indiscrezioni che circolavano ieri nei palazzi della politica, ne sarebbero passati dodici. Quelli elettorali, che prevedevano l'abolizione della quota proporzionale, sono stati bocciati. Analoga sorte ha subito il quesito referendario sul Csm. Dovrebbero invece essere stati promossi, tra gli altri, il referendum che cancella l'ordine dei giornalisti, quelli sulle carriere dei giudici, sulla caccia, sulla smilitarizzazione della Guardia di Finanza e sul Ministero dell'Agricoltura. Secondo alcune fonti politiche, contraddette però da altre indiscrezioni circolate in serata, passerebbe pure quello sulla «golden share», che prevede l'abolizione dei poteri di controllo del Tesoro su aziende privatizzate fornitrici di servizi. Quanto a quelli proposti dalle Regioni i promossi dovrebbero essere due, che comunque potrebbero essere riassorbiti nel ddl Bassanini sul decentramento amministrativo. Il responso ufficiale si avrà soltanto oggi, ma la Consulta ha praticamente terminato le votazioni ieri, dopodiché i giudici costituzionali sono andati tutti all'Hassler Medici per festeggiare, con una cena alla quale hanno preso parte anche gli ex presidenti della Corte, i neonominati. La decisione della Consulta non è stata facile. Riuniti in camera di consiglio dall'8 gennaio, i suoi componenti hanno avuto accesissime discussioni. Soprattutto sui referendum elettorali. Personaggi come Valerio Onida hanno caldeggiato la loro ammissione, però alla fine non l'hanno spuntata, anche se hanno perso - a quanto pare per un margine veramente esiguo. «Leopoldo Elia - raccontava ieri il vice presidente della Camera Lorenzo Acquarone - mi ha raccontato che prima di partecipare alle sedute della Corte è andato a chiudersi hi una casa isolata, credo in montagna, con molti tomi per studiare in che modo riuscire a far passare i referendum che abolivano la quota proporzionale». Ieri sera al quartier generale radicale si sono susseguite riunioni su riunioni per stabilire quali iniziative prendere per replicare alla Corte Costituzionale. Tra im po' partirà una raccolta di firme per altri 20 refrendum. E si pensa pure ad una sorta di corteo mascherato per celebrare i funerali dei referendum che dovrebbe partire dalla scalinata di piazza di Spagna. E Palmella ha rilasciato delle durissime dichiarazioni: «Il plotone di fuoco - è stato l'atto d'accusa del leader riformatore - ha sparato a mitraglia. Alla sudamericana, alla mercenaria, alla golpista. Pensano di aver cosi di nuovo salvato la partitocrazia, i compagni di merenda del regime. E invece hanno perso la faccia e l'anima». E pure Gianfranco Fini non si è mostrato tenero nei confronti della Corte. «Se la Consulta bocciasse veramente la maggior parte dei LEGGE ELETTORALE PER LA CAMERA Eleggere tutti i deputati con il sistema uninominale maggioritario, abrogando la quota proporzionale del 25 per cento attualmente in vigore LEGGE ELETTORALE PER IL SENATO Eleggere tutti i senatori con sistema uninominale maggioritario abrogando la quota proporzionale del 25 per cento attualmente in vigore CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA Svolgere le elezioni dei membri del Csm con il sistema maggioritario e non con il sistema proporzionale attualmente in vigore CARRIERA DEI MAGISTRATI Vincolare gli scatti di carriera dei magistrati a un concorso e non, come oggi, alla semplice anzianità di servizio RESPONSABILITÀ' CIVILE DEI MAGISTRATI Obbligare i magistrati a risarcire in proprio i cittadini danneggiati dai loro eventuali errori. Oggi, la legge Vassalli assegna allo Stato l'onere del risarcimento INCARICHI EXTRAGIUDIZIARI DEI MAGISTRATI Vietare ai magistrati di assumere incarichi extragiudiziari, come arbitrati e collaudi di opere pubbliche » Abrogazione del ministero dell'Industria, Commercio e Artigianato > Abrogazione del ministero della Sanità > Abrogazione del ministero delle Risorse agricole, alimentari e forestali » Abrogazione del dipartimento del Turismo e dello Spettacolo • Abrogazione della funzione statale di indirizzo e coordinamento dell'attivila amministrativa delle Regioni • Abrogazione della figura dei segretari comunali e provinciali • Abrogazione della competenza statale nei rapporti internazionali anche nelle materie trasferite o delegate alle Regioni e delle norme che vietano alle Regioni di avere rapporti autonomi con l'estero • Rapporti con la Comunità europea. Attribuire anche alle Regioni a statuto ordinario la possibilità di attuare le direttive Ue senza attendere che lo Stato approvi una legge comunitaria • Abrogazione del potere direttivo dello Stalo sulle materie delegate alle Regioni • Concorsi unici. Abrogazione degli articoli di legge che impediscono di assumere personale attraverso concorsi banditi dalle singole amministrazioni • Abrogazione del sistema dei controlli statali sugli atti amministrativi delle Regioni i Abrogazione dei controlli di legittimità da parte del Coreco sugli atti amministrativi dei Comuni altri giovani si sono sforzati di compensarlo con un'accoglienza festosa. Si è iniziata così la breve giornata milanese del Presidente il quale, pur di non disertare l'appuntamento con l'Università che l'ha visto studente dal 1937 al 1942, ha rinviato l'incontro, a Roma, con il Capo di Stato finlandese. Dopo una messa celebrata in da noi la porta alla credenza nei miracoli. La tragedia è proprio questa: i miei connazionali hanno creduto di poter ottenere il miracolo senza lavorare». Come finirà questo sventurato riciclaggio postumo del 1989 in chiave balcanica è ancora presto per dirlo. Il mito defraudato in Serbia, la democrazia dribblata in Bulgaria, la cornucopia vuota in Albania quali effetti potranno avere sulla Macedonia instabile, sulla Romania insoddisfatta, sul Kosovo dove negli ultimi tempi si ripetono strani e destabilizzanti attentati terroristici contro esponenti albanesi? Le tradizionali «polveriere» della regione sono tutte, come si vede, lambite dallo sfrigolio delle micce accese. Sarà bene che i pompieri e gli infermieri d'Europa, se ancora esistono, preparino di corsa gli attrezzi antincendio e le ambulanze di pronto soccorso. LE PROPOSTE DEI RIFORMATORI OBIEZIONE DI COSCIENZA Consentire ai giovani di leva di accedere all'obiezione di coscienza con una semplice autocertificazione, abolendo il parere vincolante della commissione di valutazione DROGHE LEGGERE Liberalizzare la coltivazione, la Ì&'H ven(ll,a e il consumo della canapa a indiana e dei suoi derivati GOLDEN SHARE Abolire la possibilità dello Stato di esercitare il controllo delle aziende privatizzate mantenendo il possesso di azioni che «pesano» più delle altre GUARDIA DI FINANZA Smilitarizzare le Fiamme Gialle, trasformandole in una struttura civile interamente dedicata alla lotta contro i reati finanziari CACCIA Vietare ai cacciatori di accedere ai fondi privati senza l'autorizzazione di proprietari e coltivatori I QUESITI DEI FEDERALISTI PRESENTATI DALLE REGIONI

Persone citate: Bassanini, Bertinotti, Gianfranco Fini, Hassler, Leopoldo Elia, Lorenzo Acquarone, Marco Pannella, Pannella, Renato Granata, Valerio Onida

Luoghi citati: Albania, Bulgaria, Europa, Kosovo, Macedonia, Roma, Romania, Serbia