A Bonn scoppici la «bomba» dei senza lavoro

A Bonn scoppici la «bomba» dei senza lavoro A Bonn scoppici la «bomba» dei senza lavoro Sono più di 4,2 milioni e mettono in crisi il bilancio dello Stato BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE La disoccupazione record quest'anno i senza lavoro saranno più di 4 milioni e 200 mila, con un tasso che sfiorerà l'il% - mette a rischio la partecipazione della Germania all'Unione economica e monetaria, nel '99: il bilancio pubblico sarà infatti gravato da contributi aggiuntivi di disoccupazione per almeno sei miliardi di marchi. E' «allarme rosso Europa», a Bonn: questa volta l'avviso di tempesta non proviene, infatti, da studiosi o da istituti di ricerca ma dal governo. Che mettendo in dubbio la partecipazione tedesca all'Urne mette implicitamente in discussione l'avvio puntuale dell'Unione: impensabile - e impossibile - senza la Germania. Presentando il rapporto an¬ delle preoccupazioni degli esperti e del governo, non basterà una crescita che Rexrodt stima del 2,5%, e distribuita equamente nelle regioni occidentali e in quelle orientali: con un ottimismo non condiviso dal rapporto dei Saggi, secondo i quali la crescita all'Est sarà inferiore di quella all'Ovest, e raggiungerà soltanto il 2%. Anche le previsioni di crescita hanno provocato reazioni contrastanti: se l'Associazione delle banche le ritiene credibili, gli esperti economici dell'Spd sono scettici. Una crescita del 2,5% «non è realistica», obiettano, mentre l'Associazione degli industriali la giudica «ottimista». La crescita, del resto, sarà legata quasi del tutto al buon andamento delle esportazioni, che secondo le previsioni cresceranno del 6,5%, ma non basteranno da sole ad antici- nuale sulla situazione economica - le previsioni per il '97 il ministro dell'Economia Rexrodt ha smorzato ieri l'ottimismo esibito di recente da qualche collega di governo. A proposito, soprattutto, del rapporto fra deficit pubblico e prodotto interno lordo, uno dei principali criteri di Maastricht: secondo le previsioni del governo, nel '97 sarà del 2,9%, di appena lo 0,1 per cento inferiore alla soglia massima prevista dai trattati. Sul filo del rasoio, dunque, mentre ancora di recente il ministero delle Finanze parlava del 2,5%, con un più favorevole margine di rischio. Ma anche questa cifra è contestata: l'Associazione federale delle banche ha espresso dubbi, chiedendo ulteriori sforzi per consolidare il bilancio pubblico. Ad arginare una disoccupazione sempre di più al centro Per il '97 prevista una créscita del pil del 2,5 per cento pare una svolta strutturale dell'economia tedesca. Positivo dovrebbe invece restare l'andamento dell'inflazione, stimata nell'I,5%. Ma sull'intera costruzione grava l'incognita disoccupazione: le previsioni dell'Ufficio federale del lavoro sono più pessimiste di quelle del governo. Di recente il suo responsabile, Jagoda, ha parlato di 4 milioni e mezzo di disoccupati entro la fine dell'anno, una cifra confermata dai calcoli dell'Spd. Ma secondo i sinda- Li

Persone citate: Jagoda, Rexrodt

Luoghi citati: Bonn, Europa, Germania