«Noi, rivoluzionari con il mitra» di Lodovico Poletto

«Noi, rivoluzionari con il mitra» «Noi, rivoluzionari con il mitra» amarcord di una gang L'ex compagno: sparammo, ma non per ammazzare TORINO rapine, il Adriano Rovoletto 63 anni Fu uno dei componenti della banda Cavallero di. Il medico di Cirio, ad esempio... «Noi non volevamo ammazzare. Il medico morì per una raffica partita per sbaglio. Pietro aveva una machine pistole che non funzionava a colpo singolo. Quel giorno sbatté la canna addosso al medico per spa¬ ventarlo. Ma la massa battente fece partire i proiettili. Prima di andarcene Pietro disse di chiamare un'ambulanza». E a Milano come andò? Il film sulla banda Cavallero fa vedere mitra puntati sui bambini. «Quella è mistificazione della verità. A Milano abbiamo sparato, ma ha sparato anche la polizia. Le minacce ai bambini non ci sono mai state. Lo abbiamo detto tante volte Pietro ed io: quante balle hanno detto su di noi». Ribellione e comunismo sono stati la molla di tutto. Ma la ricchezza l'avevate raggiunta? «Niente affatto. I soldi erano pochi. Bastavano per mantenere la famiglia. Qualche cena, qualche bevuta, ma nulla di più. Il denaro che avanzava lo davamo ai poveri del quartiere». Poi verme la cattura, il processo, gli anni di carcere. Si è mai pentito? «Del male che ho fatto certamente Oggi sono cambiato. L'uomo che mi ha assunto, a 53 anni, in un'impresa di pompe fùnebri mi ha offerto una possibilità, mai avuta in gioventù». Lei ha scritto una lettera a Susanna Agnelli. Per dirle cosa? «Per chiederle un aiuto. Le ho scritto che ero diventato bandito perché allora ero stato licenziato. Le ho chiesto di offrire una chance a mio figlio, con un lavoro. La Fiat lo ha assunto settimane dopo». Cavallero si è convertito. E lei? «Sono credente e vado in chiesa. Se è vera conversione non so. E non so neanche dire se sono ancora comunista: non ho diritto di voto. Certamente credo nel bene del popolo». Da credente: morendo la sua anima dove andrà? «Credo di aver espiato per quello che ho fatto, anche con il rimorso. Un'opportunità Dio me la darà, almeno lo spero». Lodovico Poletto

Persone citate: Adriano Rovoletto, Cavallero, Susanna Agnelli

Luoghi citati: Milano, Torino