Il sangue dell'Apartheid

Il sangue dell'Apartheid Il sangue dell'Apartheid Cinque agenti: Biko lo uccidemmo noi Boraine, «riconoscono la responsabilità per l'aggressione a Stephen Bantu Biko nel settembre 1977 e per la sua uccisione». Essi sono il colonnello Harold Snyman, il tenente colonnello Gideon Niewoudt, il capitano Daantjie Siebert, i sergenti maggiori Ruben Marx e Johan Beneke. Essi non ammettono tuttavia, secondo indiscrezioni da Port Elizabeth, l'omicidio premeditato: soltanto di avere ecceduto nelle percosse. Biko, che aveva fondato nel 1969 il Movimento per la Coscienza Nera, era rapidamente diventato uno dei leader della resistenza all'apartheid. Negli Anni Settanta il suo messaggio orgoglioso e radicale infiammò le township nere e cambiò il corso del movimento di liberazione. Oggi si dice che, se non fosse stato ucciso, sarebbe stato un valido rivale di Mandela nella guida del nuovo Sud Africa. Arrestato a più riprese, non si arrese mai. Una volta, quando un poliziotto lo schiaffeggiò, gli restituì lo schiaffo: e non era gesto di poco coraggio, nel Sud Africa dell'apartheid. Oggi molti si chiedono se non fu proprio quel suo coraggio a ucciderlo. Il governo ebbe il coraggio di di¬ preveggenti, grandi impegni nel campo della ricerca pubblica e privata, innovazioni profonde nella formazione scientifica e culturale, rovesciamento di prospettive da parte dei manager. I quali dovranno convincersi, prima o poi, che usare tecnologie avanzate per creare maggior valore aggiunto può rendere molto di più che non impiegarle prevalentemente per ridurre l'impiego di forza lavoro. E' chiaro che, oggi come oggi, rispetto a tali bisogni noi siamo in condizione di totale carenza. Resta da vedere se qualche altra prossima cifra preoccupante sull'avanzare della disoccupazione non induca, prima o poi, un certo numero degli attori collettivi coinvolti a ripensare il proprio ruolo, nel circolo che lega tecnologia ed occupazione, allo scopo di farlo ridiventare virtuoso, da vizioso incorreggibile quale si presenta oggi. FUORI I SOGNI comparti dei servizi, dove l'automazione del lavoro d'ufficio sta cominciando soltanto ora a manifestare i suoi effetti. Poste così le cose, parrebbe che la via d'uscita sia una sola: allargare a forza i mercati, conquistarne d'impeto di nuovi, se non proprio a qualsiasi costo, quantomeno a costo di rilevanti sacrifici salariali, normativi, previdenziali. Il guaio è che mezzo mondo, letteralmente, si è buttato su questa strada, e occupare in essa nuovi spazi sarà sempre più difficile. Ma in realtà un'altra strada ci sarebbe. Si tratta di promuovere uno sviluppo ad alta intensità di lavoro per unita di prodotto. Sogni nel cassetto? Davvero no, se si cerca nel cassetto giusto. Ci sono due grandi comparti in cui si richiede molto lavoro per produrre manufatti e servizi. 11 primo è quello delle infrastrutture: dalle ferrovie alle strade, dalla posa di cavi per fonia/dati ai metanodotti, dalle scuole ai parcheggi, tutto ciò richiede molta manodopera per chilometro o per metro cubo. L'altro settore riguarda le tecnologie avanzate. Sono proprio le tecnologie più avanzate, come l'avionica, la produzione di software, le telecomunicazioni, la robotica, il multimediale, i servizi di rete, ad avere un maggior bisogno di lavoro per unita di prodotti). Con ciò si è giunti alla triste conclusione che, una situazione del genere, si poteva prevedere. A forza di ridurre la spesa pubblica, lo Stato italiano non è più in grado di effettuare investimenti infrastrutturali capaci di far da volano per le imprese privare, giusto mentre le infrastrutture del nostro Paese non solo non si adeguano agli standard europei, ma, come ha ricordato lo stesso Prodi, cascano letteralmente a pezzi. Né è un sogno nel cassetto l'alta tecnologia combinata con un'alta intensità di lavoro: solo che per realizzare questo connubio si richiedono politiche industriali e tecnologiche Luciano Gallino Il leader serbo 1980, non riconobbe alcuna responsabilità. «Provo una magnifica sensazione e quei cinque nomi li conosco bene», ha commentato ieri Donald Woods: «Per anni mi sono domandato se sarebbero usciti dalla loro tana». Woods è il giornalista - bianco - che divenne ammiratore e amico di Biko: l'autore, quando le sue denunce lo costrinsero a trovar rifugio a Londra, della biografia da cui Attenborough avrebbe tratto il film (Denzel Washington nella parte di Biko, Kevin Kline in quella di Woods) che con il suo successo fece all'apartheid più danno di mille comizi. Ma la famiglia di Biko non è soddisfatta. Troppo comodo, dice il figlio Nkosinathi, «confessare Improvvisamente è mancato all'affetto dei suoi cari Guido Montafia anni 89 Addolorati l'annunciano la moglie Angiolina, il figlio Angelo con Egldla, i nipoti Luca e Claudio, parenti tutti. Funerali giovedì 30 c.m. ore 14 parrocchia Madonna dei Poveri (Collegno). Non fiori ma offerte per opere di carità. - Torino, 28 gennaio 1997. Erna, Enrico e Giusi si uniscono al dolo- Glusepplna, Millo, Giorgio Celorla uniti alle loro famiglie partecipano al vostro dolore. Famiglia Qulrlghettl commossa partecipa al grande dolore. E' mancato al nostro affetto I' aw. Concetto Greco Ne danno il doloroso annuncio la moglie Flora nata Gestri. I parenti Gestri, Mancini, Blscontl, Gigli, Caraffl, Calzavara. I nipotini Margherita, Adele, Alessandro. — Pistola, 21 gennaio 1997. Dopo una lunga vita cristianamente vissuta è mancata la CONTESSA Laura De Rege Thesauro Malingri di Bagnolo Desolati ne danno il triste annuncio i figli Anna, Carla, Marco e Amedeo con le rispettive famiglie, i nipoti, i cognati e i parenti tutti. I funerali si svolgeranno venerdì 31 c.m. alle ore 9 nella parrocchiale di S. Giovanni (Brescia). La salma sarà tumulata nella tomba di famiglia del cimitero di Vercelli. — Brescia, 29 gennaio 1997. E' mancato Angelo Vacchiano capomastro anni 85 L'annunciano la moglie Angelina, parenti tutti. Funerali giovedì 30 corr. ore 10 chiesa Madonna di Campagna. — Torino, 28 gennaio 1997. Cristianamente è mancata Pasqualina Ponzettl ved. Bonisconti anni 77 L'annunciano addolorati i figli: Ferruccio con Piera, Adriana con Franco. I nipoti: Roberto, Luisa, Giovanni, Adriana. I pronipoti: Emanuela, Valentina, Francesca. Parenti tutti. Funerali in Torino giovedì 30 ore 10 parrocchia S. Pio X. — Corlo, 27 gennaio 1997. Improvvisamente è mancato Biagio Glario Lo annunciano Maria Galatea, i figli Luigi, Massimo e rispettive famiglie con parenti tutti. Funerali 29 gennaio 1997 ore 8,15 parrocchia S. Ermenegildo, corso Telesio 98, Torino. La salma proseguirà per Bene Vagienna. Ti 29 — Torino, 29 gennaio 1997. Pia Maccagno ci ha lasciato. Lo annunciano i nipoti: Albertina con Bruno, Dani con Piero e Giulia. Si ringrazia particolarmente Maria. Funerali giovedì 30 ore 11,45 parrocchia San Bernardino. — Torino, 28 gennaio 1997. NECROLOGIE - NECROLOGIE: nome e cognome del defunto centrati, nonché eventuali titoli accademici ed onorifici: tariffa doppia. Località e data, obbligatorie in calce alla necrologia, vengono conteggiate per n. 4 parole. ADESIONI: in presenza del nome e cognome centrati (tariffa doppia) sono obbligatori località e data in calce (conteggiati per n. 4 parole). ANNIVERSARI: data e nomi centrati (obbligatori) tariffa doppia. RINGRAZIAMENTI: con nome e cognome centrati (tariffa doppia) sono obbligatori località e data in calce (conteggiati per n. 4 parole). Oltre a spese di trasmissione, Iva 19% per avviso.