«finanziaria anticipata, ma leggera» di Alberto Rapisarda

«Niente tagli», avverte Rifondazione. Il premier: con Bertinotti mi diverto, con Dini meno «Niente tagli», avverte Rifondazione. Il premier: con Bertinotti mi diverto, con Dini meno «finanziaria anticipata/ ma leggera» Prodi è d'accordo con Ciampi BICAMERALE sulla Finanziaria, si approdi al «governo delle larghe intese» che terrebbe fuori solo An e Bertinotti. Sospetto che avvalora il vicesegretario dei Socialisti italiani, Viiletti, il quale vede dietro gli eventuali accordi «uno spirito di grande coalizione». Una ipotesi che sembrerebbe solo il frutto del chiacchiericcio di Montecitorio (va avanti da mesi) e che, tuttavia, pare l'unica causa che possa giustificare le iniziative affannose con le quali Dini sta cercando di costruirsi un gruppo parlamentare (per non trovarsi disarmato), e Berlusconi sta mettendo con insolita durezza An con le spalle al muro (dovete «maturare» e diventare un partito «moderato»). Più che ipotesi credibili per il futuro (che nessuno è in grado di programmare), si coglie tra i politici in campo una sorta di elettrica euforia, come quando i corridori si agitano e si spintonano per trovare il posto migliore sulla linea di partenza. La corsa, va da sé, dovrebbe avere come traguardo la poltrona di Prodi. Il quale, però, sembra ben fermo e sicuro a Palazzo Chigi, grazie ai risultati economici ottenuti dal suo governo. Rimane solo l'incertezza della vicenda giudiziaria della Cirio per la quale Prodi è indagato. A metà febbraio il tribunale dovrebbe decidere se ci sono elementi per rinviare o no a giudizio il presidente del Consiglio. Alberto Rapisarda

Persone citate: Berlusconi, Bertinotti, Ciampi, Dini, Prodi