Ribaltone a metà per le Fs di Roberto Ippolito

Malumore di verdi e Rifondazione. An: ancora lottizzazione Malumore di verdi e Rifondazione. An: ancora lottizzazione Ribaltone a metà per le Fs Crisci resta presidente, Tesini in consiglio Rifondazione caustica «Cinque professori? Ma cosa c'entrano con le Ferrovie?» Claudio Burlando ministro dei Trasporti anche le nomine alle Fs scatenano polemiche Corrado Fiaccavento, uno si è liberato per le dimissioni di Benedetto De Cesaris. La soluzione escogitata da Ciampi provoca lamentele nella stessa maggioranza di governo oltre a quelle prevedibili dell'opposizione. Per un motivo oun altro, critiche arrivano infatti da esponenti del partito popolare, di Rifondazione e dei Verdi. Si creano così nuove tensioni dopo le discussioni per le nomine alla Stet e quelle in cantiere per le Poste. De¬ putati di diversi partiti hanno chiesto un'audizione alla commissione Trasporti di Ciampi, Burlando e del ministro delle Poste Antonio Maccanico per spiegare le scelte e fornire chiarimenti. Per le Ferrovie, c'è chi contesta il mancato azzeramento del consiglio in carica «corresponsabile della nefasta gestione Necci», come dice il deputato verde Paolo Galletti. Anche il popolare Giorgio Merlo, capogruppo in commissione, boccia «la logica del continuismo». I nuovi innesti non piacciono invece, per l'opposizione, al coordinatore di An Maurizio Gasparri che accusa il governo di lottizzare, scegliendo «ex politici ai vertici degli enti: l'ex deputato del pei Chicco Testa all'Enel, l'ex senatore della Sinistra Indipendente Guido Rossi alla Stet, l'ex ministro Giancarlo Tesini alle Ferrovie». Al centro delle polemiche c'è poi la nomina a consigliere delle Fs di cinque professori. Secondo Ugo Boghetta, responsabile trasporti di Rifondazione, i professori «nulla hanno a che fare con un'azienda come le Fs». Per Claudio Claudiani, segretario Fit Cisl, «prevalgono ribella ri docenti e giuristi quasi che le Ferrovie» siano una finanziaria e non una grande azienda. Burlando ha subito puntualizzato che il Tesoro «ha voluto individuare le professionalità più utili sia per l'azionista sia per le Fs». L'aver portato a nove i componenti del cda soddisfa, per il ministro, «l'esigenza di avere una gamma di specializzazione e professionalità» al suo interno. Per evitare che si interpreti l'allargamento del consiglio come una limitazione del peso di Cimoli, Burlando ha dichiarato di valutare «positivamente l'attuale management che in parte già c'era e in parte è stato rinnovato». C'è anche una circostanza singolare. Due dei professori nominati hanno avuto rapporti con società Fininvest, il gruppo che fa capo a Silvio Berlusconi. Si tratta di Coda, ex consigliere Publitalia, e di Cattaneo, per un breve periodo lo scorso anno membro del cda Mediaset. Rifondazione si è subito allarmata. «Continua l'inciucio» assicura Boghetta. Roberto Ippolito Anzianità nel mirino. L