Bomba nell'auto, la mafia volevo uccidere Ceselli

C'è «Pulp Fiction» per le Primissime C'è «Pulp Fiction» per le Primissime Bombo nell'effe, la mafia volevo uccidere Ceselli Palermo, Vattentato sventato dopo un'intercettazione: otto arresti ¥\ NI A LA GUARDIA SEMPRE ALTA PALERMO. Dopo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino la mafia voleva assassinare anche il capo della procura di Palermo, Gian Carlo Caselli. L'attentato è stato sventato dopo una intercettazione, otto persone (una nona è latitante) sono state arrestate per associazione mafiosa e favoreggiamento. Il caso è stato assegnato alla procura di Caltanissetta, competente per territorio. Il boss Giacomo Teresi, 50 anni, arrestato il 16 aprile scorso, con due «amici», Domenico Marino e Giuseppe Sabato, aveva chiesto all'autista giudiziario Matteo Grutti di 40 anni di piazzare un ordigno nell'auto blindata assegnata a Caselli. La proposta, rivelata da una microspia, fu fatta nel dicembre '95. Non vi fu alcun seguito. Ma sviluppi hanno avuto le indagini che carabinieri e polizia hanno intensificato. Le cosche non si arrendono, «esiste una Cosa nostra segretissima», sottolinea il sostituto Lo Forte. Grignettl Ravidà e Rizza ALLE PAG. 4 E 5 m\ ¥PIETROSTEFANI SI CONSEGNA ■ m\ SI

Luoghi citati: Caltanissetta, Palermo