Auto, export stabile ma meno produzione

Nel '96 fabbricate in Italia 1318 mila vetture Nel '96 fabbricate in Italia 1318 mila vetture Auto, export stabile ma meno produzione I premi raccolti sopra 3600 miliardi (+40%) Per la Toro e Comau un 1996 a gonfie vele TORINO. La produzione di auto in Italia ha contenuto la flessione al 7,3% con 1.317.995 unità, grazie all'andamento delle esportazioni che sono terminate praticamente sugli stessi livelli del 1995, quando erano cresciute del 18,5%. Lo riporta l'Anfia, l'associazione dei costruttori italiani, che sottolinea come «il calo produttivo sia da imputare soprattutto alla compressione del mercato interno e all'attesa per l'avvio produttivo di importanti nuovi modelli, cui si sono aggiunti i gravi provvedimenti protezionistici adottati dal Brasile» che, con dazi proibitivi, hanno fermato di fatto le esportazioni. Nel 1995 erano state di oltre 84.000 unità. Per il 1997, comunque, «l'attività produttiva è prevista in miglioramento, poiché - prosegue l'Anfia - essa dovrebbe beneficiare dei riflessi positivi che gli incentivi e i paralleli sconti praticati dalle Case determineranno sulla domanda di nuove auto. Anche se continua a gravare una pressione fiscale molto elevata», sia in generale che sul settore. Per le esportazioni, la reazione dell'industria è stata efficace. Con 639.528 unità complessivamente vendute all'estero, infatti, il rapporto con quelle prodotte è salito al 48,5% contro il 45,1% del 1995, portando Fiat Auto a significativi guadagni di quota, soprattutto in Europa. Nel 1996 l'incremento delle vendite è stato T MILANO. Arrivano i conti del gruppo Fiat. Mentre giovedì il consiglio di amministrazione della Fiat prenderà in esame i primi dati del bilancio 1996, e la lettera agli azionisti sarà firmata per la prima vota da Cesare Romiti, ieri sono stati comunicati i consuntivi di Toro, Comau e Ipi. TORO. Hanno superato i 3700 miliardi di lire, con uno sviluppo complessivo superiore al 40%, i premi raccolti dal Gruppo Toro Assicurazioni nel corso del '96. Dalle prime risultanze esaminate dal Comitato di amministrazione della società presieduta da Benedetto Salaroli, risulta, in particolare, che la caposettore «Toro Assicurazioni», ha consuntivato premi per oltre 1700 miliardi, con una crescita dell'8%; la Roma Vita (joint-venture con la Banca di Roma), ha raccolto premi, per oltre 250 miliardi di lire; la Nuova Tirrena (di cui la Toro ha acquisito oltre il 91%), ha superato gli 860 miliardi, con una crescita del 10% rispetto all'anno precedente. Inoltre, premi per 850 miliardi sono stati consuntivati in Francia. Nel corso dell'esercizio, gli investimenti finanziari ed immobiliari hanno fatto registrare un'ulteriore crescita, superando i 9000 miliardi di lire, con un'eccedenza rispetto alla riserve tecniche, di circa 1500 miliardi di lire. La Toro Assicurazioni spa ha superato i 5600 miliardi di lire, con un incremento di oltre 500 miliardi rispetto al 31 dicembre '95. COMAU. Bene anche i ricavi Piero Fusaro presidente Anfia del 22,3% contro un aumento globale, Italia esclusa, del 7,6%, confermando «il crescente apprezzamento dei nuovi modelli». Questo ha permesso di alzare la quota europea all'I 1,3%, con traguardi particolarmente rilevanti sui principali mercati. In Francia il gruppo è passato dal 6,5% all'8,2%, con un salto delle vendite del 40,5% contro il 10,4% globale; in Germania è salito dal 4,1% al 4,8% con un incremento del 25,6% contro il 5,9%; nel Regno Unito la quota è cresciuta dal 3,8% al 4,5%, con un aumento delle immatricolazioni del 24,3%, contro il 4,1% complessivo. Ottimi i livelli di vendita registrati nel 1996 dalla Punto in tutta Europa, con circa 630.000 ordini cliente (il modello è stato leader delle vendite europee in dicembre) e dalle gemelle Bravo e Brava che, al loro primo anno di piena commercializzazione, hanno totalizzato circa 300.000 immatricolazioni, [r. vii.] consolidati della Comau spa nel corso del '96: sono ammontati ad oltre 1600 miliardi di lire, con una crescita del 19% rispetto all'anno precedente. I) risultato operativo consolidato, pari a circa 69 miliardi di lire, ha registrato in termini assoluti un miglioramento di circa 5 miliardi di lire sul '95. Il risultato ante imposte consolidato si è attestato nel 96 sugli 85 miliardi di lire (73,1 miliardi nell'esercizio precedente), rimanendo sostanzialmente in linea, in termini percentuali, sui ricavi nei confronti del 95. La posizione finanziaria a fine dicembre scorso manteneva una liquidità per circa 58 miliardi (153,8 miliardi al 31 dicembre 95). Le spese per investimenti e sviluppo sono ammontate nel corso dello scorso anno ad oltre 64 miliardi, in linea con quanto registrato a fine 95. IPI. Anche l'attività di investimento e promozione immobiliare (gruppo Fiat) chiude il '96 con un aumento dell' 11 % dei ricavi a livello consolidato che raggiungono i 44 miliardi di lire. Il consiglio di amministrazione della società ha esaminato l'andamento dell'esercizio '96 e le situazioni dopo la fusione per incorporazione della Ipi. Il risultato operativo dell'esercizio è stimato in 14 miliardi rispetto agli 11,6 del 95 con un aumento del 24,5% mentre il risultato prima delle imposte ammonta a 15 miliardi contro i 27 dell'esercizio precedente che tuttavia beneficiava di una plusvalenza di 13,4 miliardi.

Persone citate: Benedetto Salaroli, Cesare Romiti, Piero Fusaro