Il governo studia altri sgravi per l'edilizia

Il governo studia altri sgravi per l'edilizia Il governo studia altri sgravi per l'edilizia E Costa promette «tempi stretti per la riforma degli appalti» Addio, fìsco «maschilista» ROMA. Il governo potrebbe estendere la riduzione dell'Iva sulla manutenzione degli immobili anche agli interventi ordinari. L'ipotesi, secondo quanto dichiarato dal presidente dell'Ance Vico Vaiassi, è sul tavolo del ministro delle Finanze Vincenzo Visco che si è «impegnato per continuare a lavorare per vedere se ci sono gli spazi per sostenere le nostre ragioni». L'associazione dei costruttori chiede da tempo un'azione del governo che aiuti a rilanciare un settore, quello edilizio, messo in dùficoltà dalla crisi e da tangentopoli. Di questi problemi s'è parlato ieri in un incontro di due ore a Palazzo Chigi con il presidente Romano Prodi a cui hanno partecipato i vertici dell'Ance, il direttore generale della Confindustria Cipolletta e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uii. Presenti anche il ministro delle Finanze, Visco, e quello del Lavoro Treu. Oltre all'estensione del taglio dell'Iva, i costruttori hanno invocato anche la deducibilità (fino al 50%) delle spese soste- IL nome della contribuente Valeria Ciampitti, da Milano, entrerà nei sempiterni ringraziamenti delle italiane separate o divorziate. Il ministro delle Finanze, Visco, ha infatti deciso di cambiare la procedura che prevede, in caso di dichiarazione dei redditi congiunta, l'attribuzione automatica di eventuali rimborsi fiscali al «coniuge maschio». E ad ottenere questa vittoria del gentil sesso Valeria Ciampitti ha contribuito in maniera decisiva sollevando il caso del Fisco maschilista. Tempo fa le Finanze avevano assegnato al marito della signora milanese il rimborso di una somma versata all'erario senza essere dovuta. La cosa non era sembrata giusta alla contribuente, che aveva fatto notare come il suo reddito fosse più alto di quello del marito e come il suo matrimonio prevedesse la separazione dei beni. Questo faceva cadere la spiegazione data dal Fisco ad una prima richiesta di chiarimenti: «Nel caso di dichiarazione congiunta - avevano risposto i funzionari interpellati - il rimbor- confederale della Cisl Natale Forlani, ha affermato che i provvedimenti di rilancio adottati dal governo a fine '96 vanno nella giusta direzione «ma sono ancora insufficienti per riportare l'attività a livelli adeguati». Secondo il sindacalista, nel corso del vertice a Palazzo Chigi è stato possibile sottolineare «al governo l'esigenza di un'azione più coraggiosa per far emergere il lavoro sommerso soprattutto nell'area delle manutenzioni, attraverso l'adozione di misure che consentano la detrazione fiscale per tali lavori non limitandola solo ai mutui per le ristrutturazioni». Inoltre, ha proseguito Forlani, è necessario che venga rapidamente data attuazione ai contenuti del patto per il lavoro sulla accelerazione delle procedure sulle opere pubbliche: «La disporiibilità del governo a trovare soluzioni non è ancora confortata da proposte concrete che ci auguriamo emergano dal gruppo di lavoro che si è deciso di costituire tra le parti». se parlamentare, sottolineando che l'esecutivo si riserva di presentare degli emendamenti. Tornando all'incontro sull'edilizia, il presidente dell'Ance ha notato che la presenza al vertice del ministro Treu «è fondamentale per eliminare abusivismi e lavoro nero». La proposta dell'associazione dei costruttori edili punta a contemperare le esigenze di rilancio dell'edilizia con quelle di gettito fiscale e occupazionale. A questo proposito, Vaiassi ha detto che «il governo si è impegnato ad aprire un tavolo di confronto per il rilancio dell'edilizia». Il lavoro nero nel settore, ha ricordato il presidente dell'Ance, ha mi giro d'affari di 40mila miliardi l'anno (il 70% del totale) con circa 400mila lavoratori «illegali». L'Ance chiederà, inoltre, di essere ascoltata dalla commissione Finanze della Camera «perché intendiamo portare avanti un corifronto non solo dialettico, ma sulle cose che si possono fare subito». In una nota, il segretario II ministro Vincenzo Visco li ministro Paolo Costa (Lavori pubblici) nute entro il tetto massimo della rendita catastale dell'immobile. Potrebbe dar man forte al settore edilizio la promessa del nùnistro dei lavori pubblici, Paolo Costa, che ieri si è impegnato a far varare al più presto la nuova normativa sugli appalti, in modo da poter dare certezze normative al settore entro la fine del 1997. L'esponente del governo ha anche precisato di non essere disposto a tollerare ritardi o rinvii in sede parlamentare. Costa ha annunciato che la «Merloni ter» verrà presto presentata al consiglio dei ministri per poi passare alla fa¬ so spetta al dichiarante del reddito più elevato tra i due coniugi». Due punti che davano quindi ragione alla signora Valeria, visto che era lei a guadagnare di più e non c'era comunione dei beni. Invece niente da fare: alle rimostranze della Ciampitti dalle Finanze avevano ribattuto che, comunque: «Il rimborso spetta al maschio indipendentemente da chi tra i coniugi è dichiarante o percettore del reddito maggiore». A questo punto Valeria Ciampitti si è proprio arrabbiata e la sua protesta è approdata al Parlamento, dove i progressisti denunciavano il caso coinè una evidente discriminazione tra i sessi. All'interrogazione era seguito un notevole imbarazzo di ministero delle Finanze, diiche perché veniva fuori che, in realtà non esisteva nessuna nonna specifica per i rimborsi. Una legge di ventanni fa stabilisce invece che, se da mia dichiarazione congiunta emerge un'evasione fiscale, la cartella di pagamento deve essere notificata al marito. Su questa base il Fisco aveva adeguato anche ia piassi per i rimborsi, non rispettando così il nuovo diritto di famiglia con i conseguenti problemi pratici: in caso di scioglimento del matrimonio c'è infatti il rischio di rimborsare somme o applicare sanzioni ad un coniuge contribuente anziché all'altro. Adesso le cose cambieranno e con il nuovo meccanismo di rimborso il Fisco anche dovrà tener presente anche se i due coniugi non sono più insieme. Ma bisognerà aspettare ottobre, termine entro il quale il governo emanerà mi decreto ad hoc. j o ad hoc. lv. cor.j

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