«La Sacra Rota sia più severa»

Wojtyla richiama i giudici pontifici: la fatica del matrimonio non fa venire meno il consenso dei coniugi Wojtyla richiama i giudici pontifici: la fatica del matrimonio non fa venire meno il consenso dei coniugi «la Sacra Rota sia più severa» Il Papa: troppi gli annullamenti «Le nozze sono un vincolo indissolubile tra i coniugi per il bene loro e dei figli» «Un giusto rigore» Tonini: bisogna aiutare le coppie in difficoltà «Crisi alio specchio» De Filippi: molte volte la rottura è inevitabile CITTA' DEL VATICANO. Attenti a non confondere la debolezza nell'affrontare le difficoltà della vita di coppia con l'incapacità strutturale al matrimonio, che ha bisogno di «lotta», e di «sacrificio»: questo l'avvertimento che Giovanni Paolo II ha dato ieri agli «officiali» e agli avvocati della Sacra Romana Rota, ricevuti in udienza, come è prassi, all'apertura del nuovo anno giudiziario. «Le norme canoniche - ha detto il Pontefice - non sono che l'espressione giuridica di una realtà antropologica e teologica sottostante, e a questa occorre rifarsi anche per evitare il rischio di interpretazioni di comodo». Sarebbe «fuorviarne», ha aggiunto, «nella trattazione delle cause matrimoniali, una concezione troppo "idealizzata" del rapporto tra i coniugi, che spingesse a interpretare come autentica incapacità ad assumere gli oneri del matrimonio la normale fatica che si può registrare nel cammino della coppia verso la piena e reciproca integrazione sentimentale». E' tradizione che Giovanni Paolo II lanci ogni anno, in occasione di questa cerimonia, un allarme «prò vinculo»; soprattutto nel recente passato il Pontefice ha criticato pesantemente la facilità con cui in certi Paesi - in particolare gli Stati Uniti - i tribunali diocesani riconoscono la nullità del sacramento matrimoniale, sulla falsariga di quanto avviene nei tribunali civili. Ieri i toni del discorso papale sono stati più smorzati, ma il contenuto di fondo non è mutato. Il Pontefice ha ricordato che il matrimonio è «vincolo indissolubile tra le persone dei coniugi, essenzialmente indirizzato al bene dei coniugi stessi e dei figli. Di conseguenza ha proseguito - contrasterebbe con una vera dimensione personalistica quella concezione dell'unione coniugale che, mettendo in dubbio tale possibilità, portasse alla negazione dell'esistenza del matrimonio ogni qualvolta siano sorti dei problemi della convivenza». La Sacra Rota si occupa di un numero sostanzialmente ridotto di casi, quelli che in ultima istanza le provengono dai tribunali delle diocesi di tutto il mondo. Giovanni Paolo II, rivolgendosi agli Officiali della Rota, ha concluso affermando che «resta, tuttavia, il difficile compito, a voi ben noto, di determinare, anche con l'aiuto della scienza umana, quel minimo al di sotto del quale si potrebbe parlare di consenso sufficiente per un vero matrimonio». Lo scorso anno alla Rota Romana sono state assegnate 253 nuove cause, contro le 252 dell'anno precedente. Sono state archiviate 93 cause, contro le 54 dell'anno precedente. Al primo gennaio 1995 le cause in esame al tribunale erano 747, mentre al 31 dicembre dello stesso anno ammontavano a 814. Le sentenze definitive nello scorso anno giudiziario sono state 97, e tutte per «nullitatis matrimonii». Di queste, 35 si sono risolte con una dichiarazione di nullità; 62 sentenze invece sono state «prò vinculo». La Rota ha chiuso con una sentenza di «nullità» la vicenda di Maria Erminia e di Aloisio Alessandro, finiti di fronte al tribunale ecclesiastico di Medellin (Colombia). Aloisio era affetto, secondo i suoi periti, da «schizofrenia latente»; quindi il ricorso contro la sentenza di primo grado, favorevole alla nullità, è stato respinto. Marco Tosarti «Oggi c'è una grande fragilità nelle coppie - commenta mon- Monsignor signor Ersilio Tonini -. Ma le Ersilio Tonini «Non deve essere una banalità a portare alla separazione, ma Maria De Filippi ci sono tanti casi, probabilmen- conduce «Amici» te più di quanti pensi la Chiesa, in cui secondo me la rottura è inevitabile». Maria De Filippi, crisi sono normali, l'importante è che ci sia un aiuto a superarle». Secondo il cardinale, non può bastare un piccolo calo dell'intesa tra i coniugi per giustificare una separazione e,bene ha fatto Giovanni Paolo II a richiamare la Sacra Rota a una maggiore severità. «L'aiuto - aggiunge deve arrivare dalla comunità. Le diocesi hanno i consultori, i parenti dovrebbero fare la loro parte, la psicologia e la neurologia offrono un sostegno nei casi di esaurimento nervoso. Il problema vero è l'eccessivo peso dato all'eros: nei momenti brutti deve prevalere la caritas, altrimenti la crisi coinvolge anche i figli. In Inghilterra, dove la percentuale di separazioni è otto volte maggiore che in Italia, la delinquenza minorile è un problema gravissimo». ppconduttrice di «Amici» e «Amici di sera» su Canale 5, parla di violenze fisiche, di incompatibilità totale di carattere, di mancanza di amore. «Non ci si deve lasciare né sposare per una banalità - dice ma non credo a un amore intercalato alle botte. In un matrimonio ci sono sempre alti e bassi e questi ultimi non devono portare immediatamente alla separazione. Oltre certi limiti, però, non c'è più nulla da fare». Il quotidiano «Avvenire» l'ha accusata di dare una visione distorta della famiglia. «La mia trasmissione non dà un'idea della famiglia indissolubile, come la concepisce la Chiesa». a cura di Stefano Mancini Il Papa, inaugurando l'annc giudiziario delRota, ha detto che il matrimonio è anche I VERDETTI DEL VATICA uiiMcon MiiiiiTA'nci MANTENIMENTO ANNO NUMERO NUUffAML DELV|NC0L0 Dl CAUSE MATRIMONIO ^^mqnialE 1990 130 67 63 1991 126 59 67 1992 105 46 59 1993 125 57 68 1994 92 31 61 la Sacra sacrificio NO

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