«Tutto il Caucaso ci seguirà»

«Tutto il Caucaso ci seguirà» «Tutto il Caucaso ci seguirà» Grozny ha votato il presidente (e l'indipendenza) mibili». Cerco di provocarlo un po'. Non pensa di aver fatto un grande regalo a Eltsin accettando di incontrarlo al Cremlino nel pieno della sua campagna elettorale? E' punto sul vivo, evidentemente. Si dilunga nel racconto dei dettagli di quell'incontro, che fu burrascoso. Lo vanta come una sua vittoria multipla. Racconta quando, per esempio, Eltsin pretese di sedere a capotavola mettendo lui, Jandarbiev, a destra, e Zavgaev, il presidente fantoccio, a sinistra. «Gli dissi che non ero venuto a Mosca per partecipare a una messa Altissima l'affluenza Nessuno pare credere alle urne, code ordinate all'avvento di uno Stato e senza incidenti integralista islamico LA SETTA DELLA DISCORDIA LOS ANGELES NOSTRO SERVIZIO Attorno a lui, nell'ufficio presidenziale, solo manifesti scritti in turco che lo ritraggono assieme a Dudaev. E' vero che dietro a ogni candidato c'è un Paese islamico? «Tutte storie. Tutti ci appoggiano in eguale misura. Il popolo turco (non 0 governo turco) in prima fila». Dove aprirete la vostra prima rappresentanza diplomatica? «Nel Paese più coraggioso. Fùilandia, Turchia, Estonia, Lituania, Ucraina: non c'è deficit di simpatie per noi. Specie ora che abbiamo vinto». E come reagiranno gli altri popoli del Caucaso? «Il nostro esempio troverà continuatori, ne sono assolutamente certo. Giungerà l'ora che altri popoli impareranno a battersi per le proprie aspirazioni». Fuori, nella notte, i fari dell'auto della scorta armata che ci segue dovunque tagliano la neve fitta e sottile che inonda le macerie della capitale dell'Ichkeria indipendente. sorride socchiudendo gli occhi. «Fu una commedia davvero penosa. Mi disse che ci saremmo visti l'indomani mattina con Cemomyrdin nella dacia dove alloggiavamo e invece non anivò nessuno. Arrivò invece la notizia che tutti erano andati a Grozny, per dimostrare che avevano il pieno controllo della situazione. Penoso. Mi vergognai per loro. Arrivarono all'aeroporto di Seveniij e si spinsero due km verso la città. Oltre non poterono andare. Non osarono. Se Eltsin me lo avesse chiesto, lo avrei accompagnato io a vedere coi suoi occhi cosa ne aveva in scena. E che non accettavo il suo ruolo di grande mediatore super partes sulla presunta disputa cecena. Gli dissi: "Boris Nikolaevic, qui ci sono solo due Presidenti, io e lei. Sono venuto per fare un vertice". E mi sedetti di fronte a lui. Eltsin, a quel punto, si sedette anche lui, scuro in volto». E come accadde che, il giorno dopo, Eltsin volò a Grozny mentre lei era ancora a Mosca? Jandarbiev Giuliette Chiesa Il Dipartimento di Stato cita tra i «cattivi» il fedele alleato, accanto alla Corea del Nord e alla Cina

Persone citate: Boris Nikolaevic, Dudaev, Eltsin, Jandarbiev, Jandarbiev Giuliette