La trincea si allunga in Italia

la trincea si allunga in Italia la trincea si allunga in Italia Blocchi e controlli, gli aeroporti nel mirino AMILANO LLE 16 e 57 parte un Johnn Deere blu, prima la sirena, poi il lampeggiante. Poi tocca a tutti gli altri 800 trattori, divisi in due file ordinate su una carreggiata della strada Rivoltana, dove da dodici giorni gli allevatori di mezzo Nord sono sulle barricate. «Vogliono farsi sentire fino a Roma», spiega Adriano Borraccini, responsabile dei comitati spontanei per la zona di Reggio Emilia. Perché è a Roma che si gioca la partita finale con il governo Prodi. Ed è sempre alla capitale che guardano gli allevatori ai blocchi sulla Rivoltana. E a Torino, Verona, Cremona, Pavia, Venezia. Più tutto il Sud, che si è mosso in ritardo ma poi si è mobilitato. «Ah, hanno interrotto la riunione? Beh, tanto noi non ci muoviamo di qui fino a quando non c'è il Consiglio dei ministri», dice Borraccini, cartellino rosa al collo ad indicare che è un capo. Aggiunge: «Prima Prodi ratifica i risultati della trattativa, poi ce ne andiamo». Un giorno più o uno in meno sulla Rivoltana, non fa un baffo agli allevatori che via telefonino si sono mobilitati in un amen, planando qui dal Piemonte al Friuli. Anche se si sentiva nell'aria, che la giornata di ieri era speciale. Al mattino pulizia della carreggiata occupata. «Poi abbiamo aggiustato anche 2 guardrail. Non sono stati rotti da noi, ma così nessuno potrà dire che abbiamo fatto dei danni», giustifica Carlo, che viene da Brescia. Che un giorno sta qui lui, un giorno il fratello. Si danno i turni, perché il trattore può rimanere fermo, ma le mucche sono da mungere. E allora anche ieri c'è stato il coro dei telefoni cellulari, l'arma segreta degli agricoltori. Un orecchio a Roma, per sapere della trattativa. L'altro a casa, dove c'è comunque qualcuno a mandare avanti la stalla. Sulla carreggiata libera, di- visa in due corsie, le auto vanno a passo d'uomo ma intanto vanno. I commercianti della zona si lamentano dei guadagni mancati, gli abitanti di Novegro possono finalmente uscire dallo stato d'assedio. L'Alitalia, calcolatrice alla mano, stima che i danni provocati dal blocco di Linate ammontino a svariati miliardi. E chiede i danni, con un esposto presentato ieri alla procura di Milano. Anche gli allevatori chiederanno i danni, per i superprelievi, cioè le multe, chieste dall'Aima. Si sono già rivolti ad un legale, l'avvocato Diego Comba. Ha già preparato i ricorsi al Tar per ottenere la sospensiva delle multe, al giudice civile per avere dei risarcimenti, alla commissione Agricoltura della Cee e pure alla Corte di giustizia europea. «Riteniamo che l'Aima abbia compiuto degli abusi di potere. La corte di giustizia europea potrebbe condannare l'Italia a rivedere il sistema delle quote o anche imporle il pagamento delle multe», spiega il legale, fascio di esposti sotto al braccio. In attesa della battaglia giudiziaria che ci sarà, gli agricoltori sono sul piede di guerra in molte regioni. Duecentocinquanta trattori sono sulle vie d'accesso all'aeroporto torinese di Caselle. Altri 150 sono stati bloccati in zona, da un provvedimento del prefetto di Torino che blocca la circolazione dei mezzi agricoli. Sono proprio gli aeroporti la meta preferita dei dimostranti. Con grande capacità strategica controllano tutte le più importanti aerostazioni del Nord. Cinquanta trattori sono fermi nei campi attorno a Malpensa in provincia di Varese, un centinaio attorno a quello di Villafranca vicino a Verona, centosessanta vicino all'aeroporto Marco Polo di Venezia. Altri blocchi: 30 trattori a Desenzano del Garda, 50 in La frana sulla costa sorrentina: causò la morte di quattro persone provincia di Cremona, 30 a Pordenone, 20 a Reggio Emilia, 40 a Modena. Al Sud, oltre ai 100 trattori che da giorni bloccano la statale Jonica che unisce la Puglia alla Calabria, sono da registrare altri 40 trattori a Grammichele in provincia di Catania. Più i 20 fermati sull'Aurelia, alle porte di Roma. «Perché noi abbiamo una forza incredibile», dice Claudio che viene da Brescia e si è fatto giorni e notti sulla Rivoltana. Annuncia: «Solo qui ci sono trattori per 120 mila quintali di peso e 1 milione e 300 cavalli motore». Domenico Cem Fabio Potetti

Persone citate: Adriano Borraccini, Aurelia, Diego Comba, Domenico Cem Fabio Potetti