Guerra del latte, la pace è più vicina

Giovedì il governo intende chiudere la vertenza: si profila un congelamento delle multe Giovedì il governo intende chiudere la vertenza: si profila un congelamento delle multe Guerra del latte, la pace è più vicina Ma l'Alitalia chiede i danni per Linate in tilt ROMA. Prima di far pagare qualcuno vediamo di chi è la colpa attraverso una commissione di inchiesta. E intanto congeliamo le multe. Il senso della trattativa sulle quote latte e le relative sanzioni da pagare (370 miliardi), era questo ieri sera alle 18 quando la riunione a palazzo Chigi tra i cobas degli allevatori e il governo (Prodi e Pinto) era stata sospesa per una pausa di riflessione, e per consentire al presidente del Consiglio di incontrare le organizzazioni sindacali di categoria (Coldiretti, Confagricoltura e Cia). La vertenza-latte sembra quindi a un punto di svolta, ancorché non formalizzato. Ma tutto questo è stato il risultato di una giornata convulsa, iniziata con gli allevatori ancora in agitazione, continuata con la minaccia del governo di ricorrere alle maniere forti contro i blocchi alle vie di trasporto (il capo della polizia è stato convocato a palazzo Chigi), turbata dalla richiesta di danni avanzata da Alitalia agli allevatori che avevano bloccato gli aeroporti, e conclusa da una polemica (poi rientrata) tra il ministro delle Risorse agricole Michele Pinto e il leader dei cobas del latte Giovanni Robusti sul numero effettivo degli allevatori che avrebbero sforato la quota di produzione. Alle 15,30, quando la delegazione degli allevatori entrava a palazzo Chigi per incontrare il presidente del Consiglio e il ministro Pinto, il clima non era disteso. Quando però la stessa riunione è stata sospesa alle 18 le cose volgevano al meglio. Sul tappeto esisteva una proposta governativa che prevedeva il pagamento di una prima tranche di multa, pari circa al 10% dell'ammontare (quindi una trentina di miliardi), per poi passare ad una indagine che chiarisse effettivamente le re- sponsabilità e quindi stabilisse chi avrebbe dovuto pagare il resto, e in che tempi. Una soluzione tecnica possibile, ovviamente previa autorizzazione europea, ma non gradita agli allevatori. Alle 18 uno sblocco. La sensazione che le cose volgessero al meglio traspariva dai volti degli allevatori della delegazione. «Tra stasera e domani mattina confido che la situazione si chiarirà» ha detto Giovanni Robusti, l'ex senatore della Lega nord, portavoce dei gruppi di allevatori lombardi. «Speriamo di giungere a una soluzione che sia legale e consenta di guardare al futuro», ha aggiunto Guido Carandini, presidente della associazione romana degli allevatori. Grandi speranze, dunque, ma poche indicazioni concrete: gli allevatori mantengono la consegna del silenzio sul merito delle proposte avanzate. «La fase estremamente delicata a cui siamo pervenuti suggerisce la riservatezza - ha detto Robusti - non siamo entrati nei dettagli. Prodi voleva verificare fino a che punto arrivasse la disponibilità degli allevatori e fino a che punto fosse presente una strumentalizzazione politica». Però si è capito che un accordo è possibile solo se la multa sarà quantomeno congelata. «Gli allevatori non devono subire il prelievo» ha detto Robusti, e «pagare la multa, anche parziale, sarebbe un'ammissione di responsabilità che invece non abbiamo» ha confermato Carandini. Pace fatta anche col ministro Pinto, con cui c'erano stati scambi di battute a colpi di comunicati. «Ci siamo chiariti con il ministro - ha detto Robusti abbiamo fatto passi avanti: abbiamo dato al presidente del Consiglio ipotesi di soluzione». E ancora: «I rapporti col governo sono sempre stati cordiali». In pratica, si è capito che la pace si può fare su un congelamento delle multe e l'istituzione di una commissione di inchiesta sulle quote latte e sulla loro gestione. A presiedere la commissione, di cui faranno parte anche i cobas (contro il parere dell'ex ministro Poli Bortone) dovrebbe essere chiamato il generale della Guardia di Finanza Natalino Nega, responsabile del servizio repressione frodi comunitarie. Ora Pinto dovrà convincere il commissario europeo Franz Fischler ad aspettare le conclusioni dell'inchiesta. Giovedì il Consiglio dei ministri deciderà il da farsi. [r. r.] 19 GENNAIO I 23 I J 23 I GENNAIOJ nmniitMìlVnìnrr JnmniitMìlVnìrnrr A Milano gli allevatori, provenienti da tutte le province lombarde, con almeno mille trattori, bloccano la zona intorno all'aeroporto di Linate A Milano marcia degli allevatori dalla statale Rivoltana all'aeroporto di Linate. Neanche i taxi e i mezzi pubblici possono raggiungere l'aeroporto Manifestazione degli allevatori pugliesi a Massafra, in provincia di Taranto Prosegue il blocco dell'accesso all'aeroporto di Linate. Circa 200 produttori delle province di Latina e Frosinone organizzano una protesta a Roma Comincia la protesta a Piacenza, obiettivo bloccare il casello autostradale. Corteo di allevatori a Roma. Circa 300 allevatori e agricoltori bloccano a Taranto la statale 106 per Reggio Calabria A Venezia, gli allevatori bloccano l'aeroporto 'Marco Polo' I prefetti di Roma e Piacenza vietano la circolazione delle macchine agricole. Segnalati nuovi presidi: a Battipaglia e in altri centri della Piana del Sele, alla periferia di Cremona e vicino a Mantova LE TAPPE DELLA PROTESTA Il portavoce dei Cobas del latte, Giovanni Robusti