Anche Prodi d'accordo sull'anticipo di Alberto Rapisarda

Anche Prodi d'accordo sull'anticipo Anche Prodi d'accordo sull'anticipo 77 Polo perplesso ma interessato: si vuole evitare il confronto sulla spesa sociale? tunno alle riforme istituzionali. Dunque, nel suo calendario Ciampi vede la presentazione della finanziaria in estate, e la sua approvazione entro ferragosto. Siamo nel mondo dei sogni? Forse. Ma intanto il ministro ha mosso anche altre pedine. Da Bruxelles è attesa a giorni una risposta su una questione tecnica: la ridefinizionè delle partite contabili, per spostare l'accento dal fabbisogno all'indebitamento dell'amministrazione. Se accettata, la cosa farebbe scendere il deficit italiano di qualche decimo di punto in più. E al ministro dell'Economia olandese Gerrit Zalm, quello che diceva «se l'Italia entra nella moneta unica l'Olanda ne esce», Ciampi ha rivolto un cortese invito a venire a Roma il 19 febbraio. Tanto a bacchettarlo ci ha pensato ieri il lussemburghese Juncker: «Basta con le lezioni». sino 1 ROMA. Oggi la Gazzetta ufficiale pubblica la legge che istituisce la Commissione bicamerale per le riforme. E parte im conteggio di tempi a ritmo frenetico, studiato per impedire lungaggini e possibili insabbiamenti. Il traguardo è il 30 giugno e non ci saranno proroghe. Entro luglio potranno essere presentati emendamenti alle proposte approvate. Entro agosto dovranno essere votati. E poi il pacco delle proposte varate passerà a Camera e Senato, a settembre. Il bello, se si può dire, comincerà allora. Al confronto, i cinque mesi di lavori in commissione potrebbero sembrare un gioco facile. Perché se ne andranno mesi e mesi di estenuanti dibattiti e votazioni articolo per articolo, ' prima che entrambe le Camere possano, a loro volta, varare la legge. Che successivamente sarà sottoposta a referendum. Insomma, ce n'è abbastanza per occupare in ino- mmmm ]S8!SS!g do esclusivo il Parlamento ^^^^^^^^ alla primavera deianno prossimo. E la legge Finanziaria per il 1998, quella che deve far fare al Paese l'ultimo sforzo per agganciarci alla moneta unica europea? Potrebbe rimaner vittima delle riforme. Quindi, anticipiamola a maggio e approviamola entro Ferragosto, propongono all'unisono il ministro del Tesoro, Ciampi, e il pds, per bocca del suo responsabile economico, Lanfranco Turci. Sembra una proposta di buon senso, a patto che sia d'accordo anche l'opposizione, come tiene a precisare Ciampi. Potrebbe essere una furbata, obiettano gli uomini del Polo, guardinghi, di fronte alla richiesta a sorpresa. Che c'è dietro? «Non vorrei che il combinato disposto tra manovrina timidamente annunciata e anticipo della Finanziaria nasconda qualche altra operazione elusiva, tesa ad evitare il confronto sulla spesa sociale e il ripensamento dello Stato sociale» è la risposta su due piedi che dà il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Pisanu. «L'anticipo della Finanziaria permetterebbe al governo di evitare la "manovra" di primavera. Mi pare una cosa che non sta in piedi», dice perplesso Clemente Mastella, presidente del ccd. E, tuttavia, nessuno dei due dice no ed entrambi i rappresentanti dell'opposizione Il Parlamrischia dbloccato pdalla Bica Jacques Santer presidente della Commissione europea Fabio Squillante Il Parlamento rischia di essere bloccato per mesi dalla Bicamerale ABOCA COLTIVA ERBE E SALUTE Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi NATURA MIX Energia naturale al 100% per la tua giornata LA QUALITÀ I mento essere er mesi merale «centrista» sembrano assai incuriositi dalla novità. Perché, nella proposta di Ciampi, è contenuta una evidente richiesta di aiuto al Polo. Che Rotondi, del edu, sintetizza in questo modo: «La manovra attuale ò insufficiente, un'altra non si può l'are perché Bertinotti non l'autorizza e dunque c'è bisogno di un compromesso tra i due Poli. Ma - aggiunge - se la maggioranza riconosce che da sola non ce la fa, deve chiedere aiuto. Per ora vi accenna Ciampi». E Prodi che ne pensa? Anche lui è d'accordo sull'anticipo e si ripropone, por guadagnarsi il consenso dell'opposizione all'anticipo della sessione di bilancio, di non utilizzare questa volta leggi delega nella Finanziaria. Deleghe che, come si ricorderà, furono il motivo principale che spinse il Polo ad abbandonare i lavori parlamentari a novembre e dicembre. Ora il clima è cambiato. L'accordo per cominciare a discutere le riforme è IIMfàttllÉ stato trovato. Chissà che non si arrivi anche ad accordarsi per anticipare la Finanziaria. L'interesse del governo è evidente: ridimensionare il potere di interdizione che Bertinotti è pronto ad usare quando si dovrà parlare di liforma delle pensioni nel documento di programmazione per il 1998. L'interesse eli Berlusconi e dei suoi centristi potrebbe essere quello di inserirsi nell'apertura che Prodi farebbe per forza maggiore e, poi, chi vivrà vedrà. Nell'Ulivo ci sono Dini e Marini su di giri, molto, ma molto irritati con Prodi per come ha cambiato i dirigenti della Stet. Ed entrambi attendono Prodi al varco dell'esame-pensioni. Alla prima votazione o si piega Bertinotti, è la loro sperenza, o buttano tutto giù. Per prepararsi hanno bisogno di tempo. Alcuni mesi. Dini sta rafforzando il suo gruppo e sta collegandosi al pri di La Malfa. Intanto fa dire al suo Natale D'Amico, vicecapogruppo di Ri, che nella Bicamerale ci dovranno essere maggioranze trasversali e non uno schema maggioranzaopposizione (come vorrebbe Bertinotti). E la novità di ieri è che anche i Verdi concordano ora su riforme approvate da maggioranze non necessariamente di governo. Così, ora, Rilondazione comunista è un po' più sola. Alberto Rapisarda IN ERBORISTERIA E IN FARMACIA

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