« Non rinuncio alle mie idee»

« « Km rinunci® esile mie idee » Forattini: «Questa maggioranza tollera solo chi è "organico"» Allora Forattini, sorpreso da tanta acrimonia? «Lo immaginavo, visto che ho attaccato indirettamente il suo amico Guido Rossi. Ma io esprimo soltanto le mie idee». Si direbbe che non coincidono con quelle di Scalfari. Sostiene che «scrittori e disegnatori satirici sono quasi sempre di umor melanconico poiché dev'esser faticoso anche per loro mendicare un sorriso, a prezzo della correttezza deU'hiformazione». «Non vogbo polemizzare, ma que- sa castrista. La reprimenda di Scalfari è arrivata a stretto giro di posta nel fondo di ieri su Repubblica. A contrariare l'ex direttore, le accuse di lottizzazione «ulivesca» lanciate dal Polo e da Rifondazione, accuse «alle quali è sembrato porgere orecchio anche il nostro Forattini»: «Ma a Forattini si perdona quasi tutto: chi fa satira di solito scambia volutamente lucciole per lanterne perché quello vuole il pubblico, per concedere almeno un sorriso». Insomma, la penna del padre fondatore di Repubblica contro la matita più che aguzza del vignettista. Botta e risposta fra Eugenio Scalfari e Giorgio Forattini. Il casus belli destinato a rispolverate vecchie ruggini • è scaturito dall'ennesimo sberleffo forattiniano, planato sabato da Parigi sulla prima pagina del quotidiano diretto da Mauro: tanto per surriscaldare - se ce ne fosse stato bisogno - il già movimentato dibattito sul «ribaltone» ai vertici Stet. Protagonisti della scenetta, Berlusconi e Prodi. «Pronto, Telecom Italia?», domanda il Cavaliere in doppiopetto. «No, qui Telecom Cuba», replica il premier, infagottato in una similcopia della divi¬ Giorgio Forattini sta non l'ho capita. Intanto non sono affatto melanconico, anzi non mi sono mai divertito tanto come con questo governo. E poi la correttezza deU'informazione non c'entra nulla con la satira, che non è descrittiva: è uno sfottò che nasce da una posizione personale».

Luoghi citati: Parigi